Youtubers e i contenuti di Call of Duty: WWII demonetizzati

Le nuove regole di Youtube stanno danneggiando creatori di contenuti legati alla serie di Call of Duty.

A seguito dell’applicazione delle nuove regole relative al sistema di pubblicità, molti canali di Youtube stanno subendo pesanti demonetizzazioni sui loro video. Una delle cause è la presenza nei suddetti di violenza reale o fittizia, venendo così considerati “inappropriati per le sponsorizzazioni“.
Ovviamente con violenza fittizia non può che mancare quella videoludica e i canali che trattano la popolare serie di Call of Duty non sono stati esclusi da questa penalizzazione.

Call of Duty: WWII youtube

Ora che Activision ha annunciato Call of Duty: WWII, la penalizzazione economica sembra stia prendendo una piega ben peggiore.
PrestigeIsKey, ChaosXSilencer e molti altri canali stanno subendo demonetizzazioni e segnalazioni da parte del nuovo sistema di policy per le pubblicità, trovandosi impossibilitati a trattare il nuovo titolo della serie CoD.

Tutto era iniziato con la segnalazione in cui Wall Street Journal sottolineava la presenza di importanti pubblicità (come quelle di AT&T) su video con contenuti razzisti e violenti. Da quel momento, la piattaforma di streaming ha introdotto i “Brand Safety Controls“, sistemi con cui i brands possono decidere di escludere video aventi contenuti ritenuti “a rischio” come l’utilizzo di linguaggio volgare, la sopracitata violenza, contenuti sessualmente impliciti e riferimenti alla guerra (altro fattore che sta danneggiando i video relativi a Call of Duty).

Fin dalla nascita di queste nuove policy, grandi canali come PewDiePieH3H3Productions avevano già subito gravi danni economici. Ora che però Call of Duty: WWII è stato annunciando diventando automaticamente un importante trend, le penalizzazioni si stanno sempre più espandendo.

Call of Duty: WWII youtube
Quel che infiamma le polemiche è quel che sembra essere una sproporzionata reazione negativa della piattaforma contro i canali relativi alla serie, dato che i “Brand Safety Controls” sembrano non essere in grado di notare le differenze tra scene di guerra reali e quelle videoludiche.
Youtube non ha espresso alcuna conferma o smentita relativamente a tali accuse, consigliando di cambiare il tipo di contenuti creati al fine di riottenere di nuovo le monetizzazioni (cosa impossibile per quei canali che hanno basato i loro contenuti sulla serie di CoD).

 

 

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