100ft Robot Golf – Recensione

Prendete dei giganteschi robot, metteteli in mezzo a popolate città terrestri piene di grattacieli e armateli di mazze da golf. Il concept alla base di 100ft Robot Golf è a dir poco geniale quanto folle, con l’ultimo prodotto di No Golbin che si candida tranquillamente a singolarità dell’anno 2016. Metteteci nella mischia anche il supporto al PlayStation VR e avrete un’idea di che cosa vi aspetti. O forse no, perché anche dopo averlo provato a fondo un senso vero e proprio non si riesce a trovarlo in questo strano, strano titolo.

100ft Robot Golf

100 piedi sono circa 30 metri

Un po’ Everybody’s Golf, un po’ Evangelion, un po’ Katamari Damacy, l’ultima opera di No Goblin mette a disposizione del giocatore un roster variopinto di personaggi, ognuno ai comandi del proprio megarobot, pronti a sfidarsi sui campi da golf. Nulla in 100ft Robot Golf è preso particolarmente sul serio, in primis la trama di fondo, narrata tramite prolissi video animati, accompagnati da un doppiaggio davvero poco entusiasmante (e da sottotitoli totalmente imprecisi).

Molto divertente risulta anche il commento dal timbro comico/sportivo durante le partite vere e proprie, anche se diventa presto altamente ripetitivo. Ovviamente giustificare le motivazioni per vedere sfidarsi sul green dei robot alti cento piedi è più un esercizio di forma che altro, e quindi non ci soffermiamo troppo su questo argomento. Ogni personaggio che si cimenta in questo quanto mai peculiare sport ha il suo modo di gestire la precisione e la potenza dello swing, oltre a disporre di attacchi speciali personalizzati per devastare l’ambiente circostante.

100ft Robot Golf

Pronti a distruggere il green

Se dal punto di vista golfistico il titolo No Goblin si presenta come una versione all’acqua di rose dello sport da ricchi per eccellenza, l’altro elemento di gameplay predominante è la possibilità di devastazione offerta dai robottoni protagonisti. A differenza dei classici del genere, in 100ft Robot Golf la libertà di movimento lasciata al giocatore è pressoché totale, dovendo di fatto andare a inseguire la pallina sul campo a ogni tiro.

Durante il percorso si troveranno centri abitati di svariato tipo, così come giganti animali volanti o simili, con i quali poter sfogare un po’ di rabbia repressa, ma il più delle volte esso rappresenta un esercizio puramente fine a sé stesso: a parte quando un edificio ostruisce la traiettoria di tiro, non ci sono altre vere motivazioni per fare a pezzi quartieri su quartieri, se non per puro, sadico divertimento.

Peraltro, una sorprendente mancanza è la possibilità di disturbare i giocatori avversari ingaggiandoli in qualche scontro letale, fattore che avrebbe un minimo giustificato le disponibilità offensive di cui dispongono i robot. Affianco al classico regolamento da “Par”, il titolo propone anche una alternativa tutta basata su chi arriva prima in buca, fattore che aiuta a creare confusione e – di conseguenza – divertimento, specialmente in multiplayer. 100ft Robot Golf da infatti il meglio di sé in compagnia di amici, fino a 4 in locale, mentre l’I.A. non pare quasi mai all’altezza di una vera sfida.

100ft Robot Golf

Stile e VR

Le buche sulle quali si sfideranno i robot protagonisti del gioco sono realizzate attorno ad ambienti più o meno abitati, come città terrestri, avamposti lunari o sottomarini. La fantasia degli sviluppatori è l’unico limite del titolo, e la varietà di ambienti si differenzia, oltre che dal punto di vista dello stile e dei contenuti, anche sull’effetto offerto sulla fisica della pallina: la forza di gravità cambierà a seconda dell’ambiente e influenzerà ampiamente l’inerzia del proprio tiro.

Lo stile complessivo dell’opera è assolutamente piacevole, richiamando classici del genere tra manga e anime, ma il tasso tecnico complessivo non è certamente sbalorditivo, complici anche animazioni un tantino legnose. Qualche calo di frame-rate si nota specialmente nello split-screen e nei momenti di maggiore confusione.

Dedichiamo qualche riga anche al supporto al PlayStation VR: la totalità di 100ft Robot Golf può essere gustata attraverso il visore Sony, che calerà il giocatore dal punto di vista del robot stesso. Il risultato finale non convince molto, non aggiungendo quasi nulla al gioco standard e con una gestione della telecamera non adatta per la VR. Insomma, simpatico da provare ma niente di più.

100ft Robot Golf parte da un’idea molto particolare ma che fatica a essere realizzata in modo compiuto, complice anche una mancanza generale di rifinitura. Per chi è amante dello sport, la versione proposta da No Goblin può rappresentare un simpatico diversivo, un modo diverso dal solito di gustarsi il green. Da tenere in considerazione anche per chi cerca una divertente esperienza in multiplayer locale, purtroppo sempre più rare oggigiorno.

7

Pro

  • Idea geniale
  • Stile azzeccato
  • Divertente in multiplayer locale

Contro

  • Realizzazione traballante
  • Il VR aggiunge poco
  • Complessivamente limitato
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