3D Dot Game Heroes – Recensione 3D Dot Game Heroes

In un mondo dove ormai il mercato dei videogiochi è decisamente saturo, i titoli che riscuotono più pareri positivi sono senz’altro quelli che sorprendono con la loro originalità. Il team From Software (i creatori di Demon’s Souls), con 3D Dot Game Heroes, sono riusciti a rendere simpatico e originale un genere che invece è così vissuto da essere uno dei capisaldi della storia dei videogames. Qual è questo genere? Ha un nome preciso? Diciamo piuttosto che è il genere "Zelda", nei suoi sfarzi del periodo bidimensionale come in A Link to the Past. Un plagio? No, una parodia.

Il 2D non basta piu’

Ci troviamo nel reame di Dotnia, terra in 2 dimensioni come i bei vecchi giochi, che in tempi andati fu salvata da un signore malvagio grazie a un coraggioso eroe. Finora la sua economia si è retta soprattutto grazie al turismo, grazie a coloro che venivano a visitare le lande dove è vissuto l’eroe leggendario. Ma a distanza di tanti anni la gente ha iniziato a stufarsi delle solite cose, i visitatori non vengono più e l’economia di Dotnia è in serio pericolo. È per questo che l’anziano re decide di dare una svolta e realizzare ciò che la gente chiede da molto tempo: passare dal 2d al 3d. È così che il reame acquisisce una nuova dimensione, e tutto sembra rinnovato. Purtroppo però un nuovo servo del male è comparso: Fuelle. Costui ha rubato i 6 cristalli che tenevano imprigionato l’oscuro signore e ha intenzione di riportarlo alla vita. Riuscirà il discendente del leggendario eroe a fermare questa nuova minaccia?

L’eroe e’ Link? No, chi ci pare

Il gameplay di questo titolo, come già detto, è essenzialmente lo stesso dei giochi di Zelda nel suo periodo bidimensionale, con la differenza della telecamera che, sfruttando la tridimensionalità degli ambienti, non sempre sarà posta in alto. Con le freccette direzionali possiamo muovere il nostro personaggio tra le lande, e con la semplice pressione di un pulsante sferrare, di fronte a noi, un colpo di spada per colpire i nostri nemici. Semplice vero? Come in Zelda, poi, ci sono molte altre azioni che potremo tentare man mano che otterremo nuovi oggetti: come lo scudo che ci permetterà di pararci dai colpi in arrivo, il boomerang che stordisce i nemici lontani, o il rampino che ci darà modo di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Il tutto mentre esploriamo il vasto mondo e superiamo i vari dungeon che sono necessari ai fini del completamento della storia. Ma allora cosa c’è di diverso da Zelda?
Apparentemente nulla. Eppure è la natura stessa di parodia a dare a questo gioco una ventata d’aria fresca, non solo per quanto riguarda la grafica, cioè un ammasso di cubi colorati in pieno stile Minecraft che dovrebbero dare l’idea di un mondo pixelloso bidimensionale che ha all’improvviso ottenuto una nuova dimensione, ma anche per quanto riguarda i dialoghi, le situazioni, le mosse o le citazioni da altri giochi. I ragazzi di From Software infatti non sprecano occasione per essere autoironici, mettendo qua e là citazioni dai loro e da altri giochi (come in un dungeon in cui troviamo scritte per terra le classiche frasi col sangue che si possono leggere online in Demon’s Souls, o le musiche che ricordano fin troppo bene altri classici come Dragon Quest), o inserendo mosse così esagerate da risultare sia assurdamente utili quanto ridicole (come i colpi di spada che diventano grandi quasi quanto tutto lo schermo se sferrati mentre abbiamo piena vita).

In ogni caso, per quanto possa essere una parodia e una non troppo velata presa in giro a tutti i videogiocatori che in un titolo vanno a guardare solo la grafica, è comunque un gioco rispettosissimo e dal design ben fatto. Durante il nostro viaggio tra i dungeon troveremo anche una gran quantità di sidequest, le cui ricompense possono essere pezzi di cuore per aumentare i nostri punti vita o altri oggetti, ma che spesso non ci forniranno molti indizi su come proseguire, rendendo il gameplay molto simile anche ai vecchissimi giochi di una volta in cui parte del divertimento era anche lo scoprire personaggi "segreti" o nuovi luoghi in grado di darci dei potenziamenti.
A parte il gameplay in sé, comunque, una caratteristica del gioco molto apprezzata e ben fatta è la personalizzazione del personaggio. Potremo infatti scegliere per la nostra avventura un personaggio già presente all’interno del disco, oppure crearne uno da zero, in un editor dove potremo fare tutto ciò che vogliamo, inserendo e togliendo "mattoncini" di qualsiasi colore e in qualsiasi posizione così da creare il personaggio che più ci aggrada (ma può essere qualunque cosa, anche un oggetto inanimato o un ammasso di pixel messi a casaccio), e farlo anche per tutte le varie possibili azioni come il modello dell’eroe durante il colpo di spada. Questo rende il titolo ancora più divertente, grazie anche al fatto che possiamo esportare i nostri personaggi e darli a chiunque (non è difficile, facendo una breve ricerca su internet, trovare e scaricare una infinità di personaggi creati da altri giocatori), e ogni volta che riprendiamo l’avventura ricaricando il salvataggio potremo anche cambiare modello a nostro piacimento.

Novità retro

È quasi impossibile, a dir la verità, dare una votazione singola a ogni aspetto di 3D Dot Game Heroes. Parlando di grafica, per esempio, qualcuno potrebbe vedere la sua composizione in cubi come una cosa orribile e datata, mentre in realtà è una scelta visiva degli sviluppatori e raffinata anche con varie tecniche di texture e giochi di luce. La storia? Una gioco banale e privo di trama, se vogliamo, ma allo stesso tempo anche questa una cosa voluta e arricchita in ogni momento da geniali prese in giro ai cliché e divertenti citazioni da molti giochi. Il sonoro? Musiche accattivanti e orecchiabili, con palesi riferimenti a famosi giochi, e allo stesso tempo di un gusto retrodatato.
Insomma, il comparto tecnico di questo gioco può essere da 2 o da 10 a seconda dei punti di vista, ma noi vediamo queste caratteristiche esattamente come dovrebbero essere viste: geniali e che meritano una giusta menzione e ricompensa.

In conclusione

3D Dot Game Heroes è un gioco geniale, un titolo che ripropone ai giorni d’oggi un gameplay che ha fatto la storia, senza rinnovarlo, ma infarcendolo di divertimento visivo e sarcasmo in ogni dove. Questo permette ai giocatori di vecchia data di riavere antichi ricordi con un nuovo gioco, cosa quasi impossibile ai giorni d’oggi, mentre alle nuove generazioni dà la possibilità di provare con mano cos’era il Zelda di un tempo senza doverlo provare su un Super Nintendo. Attenzione però: non a tutti piacerà quello che questo gioco vuole trasmettere. Se siete di quelle persone che pensano che l’aspetto più importante di un videogame sia la grafica, siete esattamente il tipo di giocatori che questo gioco prende di mira con le sue velate battutine.

 

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