A New Beginning – Recensione A New Beginning

Già si era visto come i ragazzi di Daedalic Entertainment  fossero riusciti a sviluppare un’affascinante avventura grafica con The Whispered World. Ecco quindi che dopo ben quattro anni di sviluppo la software house ha rilasciato A New Beginning, titolo che si permette di affrontare importanti temi che si concentrano principalmente sui disastri ambientali scatenati dall’inquinamento causato dall’uomo. Ed è quindi l’energia il fulcro su cui ruota la trama di questo nuovo videogioco, tematica scottante e recente dati gli ultimi disastri avvenuti in Giappone a causa delle centrali nucleari e la sempre maggiore richiesta energetica verso le attuali centrali dato il continuo aumento della popolazione mondiale. Tutto questo viene trattato dalla Daedalic Entertainment, che attualmente con A New Beginning è riuscita a lanciare una delle migliori avventure di quest’anno.


Anno 2500

Agli inizi del ventunesimo secolo,  a causa dell’esplosione di una centrale nucleare in Brasile, nella terra hanno cominciato a manifestarsi rapidamente disastri climatici e ambientali che hanno progressivamente eliminato gran parte della popolazione globale. I pochi superstiti si sono rifugiati in bunker sotterranei. Nell’anno 2500 una potentissima eruzione solare sta uccidere anche gli ultimi sopravvissuti. Viene dunque formata una squadra per dare inizio al “Piano Fenice”, ultimo disperato tentativo per prevenire l’estinzione dell’essere umano, che prevede un viaggio nel tempo di 500 anni prima all’imminente catastrofe, al fine di contattare il ricercatore Bent Svensson, che ha scoperto una forma di energia pulita ottenuta da un alga. Sfortunatamente la missione sembra in un primo momento fallire, e sopravvivono al viaggio temporale solo Fay, Salvador e Delvin. Il gioco si aprirà proprio con l’incontro tra Bent e Fay, la quale dice di provenire dal futuro e che comincia a raccontare la propria storia all’incredulo Bent.

 
Sia ben chiaro, il titolo non vuole essere una semplice lezione ecologista riguardo a come stiamo pian piano distruggendo il nostro pianeta. Tale tematica presenta in sé varie sfaccettature, come ad esempio l’egoismo da parte delle multinazionali ed i grandi imprenditori, che non pensano a null’altro se non ai loro interessi economici. Ad essa vengono poi affiancati altri temi, come l’importanza della famiglia, oppure il valore che ha il lavoro nella vita delle persone. Tutti aspetti che rendono il titolo colmo di temi importanti, che si amalgamano in una trama che non annoia e non manca di colpi di scena. 
 
I personaggi sono ben caratterizzati ed ognuno svolge un suo ruolo raccontando un po’ della propria vita. I due protagonisti, Bent e Fay (entrambi controllabili in diverse situazioni del gioco), hanno tanto da dire sul loro passato e sui loro ideali, e nel corso della storia verrà svelato pian piano un nuovo aspetto della loro vita. Entrambi hanno lottato per salvare il mondo dall’inquinamento ma il Bent che la tenace Fay incontra all’inizio dell’avventura è un uomo distrutto, che oramai non vede più alcuna possibilità di salvezza del mondo dalla morsa delle multinazionali e dell’inquinamento che esse creano con le loro centrali. 
 
La trama realizzata dalla Daedalic Entertainment per A New Beginning è quindi ottima, ricca di varietà e personaggi ben caratterizzati, ricca di temi che è difficile riscontrare in un consueto videogioco.


Da una città post apocalittica… alla foresta tropicale

 
I paesaggi bidimensionali di A New Beginning sono interamente disegnati a mano e spaziano da desolati scenari post apocalittici alle foreste tropicali del Brasile, tutti comunque magnificamente realizzati. Peccato per la mancanza di settaggi grafici, costringendo i giocatori dotati di schermo widescreen  a giocare ad una risoluzione fissa in 4:3; il risultato sarà la presenza di due bande nere ai lati dello schermo, inspiegabile in anni in cui gran parte della gente possiede schermi widescreen. Altra pecca dal punto di vista tecnico sono le animazioni dei personaggi, poco fluide e a tratti poco credibili. Anche i filmati in stile fumetto addottati, con animazioni dinamiche, presentano fastidiosi problemi che vedono il presentarsi di pause tra il passaggio da una vignetta ad un’altra, oppure desincronizzazioni del labiale con l’audio del parlato. A tal proposito il doppiaggio è interamente in lingua inglese, con sottotitoli in lingua italiana, che nel complesso risulta buono, seppur in certe situazioni i due protagonisti non sembrano  esprimere adeguatamente il proprio stato emotivo risultando di conseguenza un po’ “piatti”. Ottime invece le musiche, che non risultano mai banali e riescono invece a sorprendere amalgamandosi perfettamente alla situazione e all’ambiente a cui sono state predisposte.
 
Per quanto concerne il gameplay il titolo rientra tra le più classiche avventure grafiche. Quando premeremo su un hotspot con il tasto sinistro del mouse si aprirà un menù che ci mostrerà le varie possibilità di interazione con l’oggetto o la persona (esse cambieranno in base a ciò con cui interagiamo). Maggior parte dei problemi da risolvere riguarderanno la classica raccolta di oggetti per poi combinarli nell’inventario oppure il loro uso con altri elementi presenti nello scenario. Gran parte di essi non saranno troppo impegnativi, seppur non ricadano mai sul banale. I veri e propri enigmi saranno pochi e di non difficile risoluzione. Se proprio si dovesse rimanere bloccati nella loro risoluzione si potranno saltare dopo qualche minuto dal loro inizio. Sicuramente il titolo è stato pensato maggiormente dal punto di vista della trama, senza essersi focalizzato in rompicapo complicati. Ad ogni modo narrazione ed enigmi sono stati ben miscelati fra loro, senza dare la netta idea di un aspetto che primeggia sull’altro.


Concludendo…

 
A New Beginning risulta in definitiva un’ottima avventura grafica, che riesce a soddisfare ogni palato. L’ottima trama, ricca di tematiche mature e profonde e accompagnata da personaggi molto caratterizzati, si amalgama bene alla risoluzione di enigmi e rompicapo ben pensati, senza mai annoiare il giocatore. La resa magistrale dei fondali bidimensionali, disegnati a mano, dà un tocco di classe al titolo, arricchendolo di moltissimi dettagli. Peccato per alcune imprecisioni tecniche, come errori durante la sequenza delle vignette nei filmati d’intermezzo, la mancanza di una risoluzione adatta agli schermi widescreen, e delle animazioni dei personaggi lente e scattose. Tutte pecche che comunque non distolgono da un acquisto è caldamente consigliato.
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