Act of Aggression

Act of Aggression è un RTS (real time strategy) vecchia scuola sviluppato dai veterani Eugen Systems (noti per le serie Act of War e Wargame) ed edito da Focus Home Interactive. Disponibile dal 2 Settembre 2015, è proposto in versione fisica e digitale (su Steam) in esclusiva per PC. Ambientato in un futuro prossimo, pone il giocatore di fronte alle classiche fazioni in lotta e a tutta una serie di strutture e unità che ammiccano con prepotenza ai fasti degli anni Novanta dove Command & Conquer era uno dei titoli più apprezzati da tutti i pc gamer.

Un futuro tutt’altro che pacifico

Nella modalità Campagna di Act of Aggression vestiremo i panni inizialmente dei Chimera, una task force segreta composta da diversi paesi membri delle Nazioni Unite, mentre successivamente sbloccheremo le fazioni Cartel e U.S. Army. Ambientate attorno al 2020, le vicende della modalità in solitaria partiranno dallo “Shangai Crash” ovvero il crollo della borsa cinese con conseguenti danni all’economia planetaria. La storia sarà pilotata tra una missione e l’altra con brevi dialoghi tra personaggi raffigurati da avatar statici che, ricordando sempre la serie C&C seppur senza gli attori in carne e ossa, ci faranno addentrare nel lato oscuro della politica planetaria attraverso rapimenti, occupazioni ecc. in tutti i continenti della Terra.

Act of Aggression Recensione
Chi tra voi segue la serie Netflix House of Cards avrà sicuramente notato una certa somiglianza con Claire Underwood.
Guerra globale

Naturalmente il punto forte di Act of Aggression e dell’ottimo lavoro di Eugen Systems è il gameplay che prevede oltre alla campagna solitaria e al classico skirmish, un interessante lato multiplayer in cui confrontarci in sfide classificate 1vs1 e 2vs2.

L’impostazione delle missioni sarà inizialmente semplice con una serie di unità che dovranno conquistare avamposti o metterne in sicurezza altri con un numero limitato di veicoli e fanteria iniziali, sufficienti al completamento dell’obiettivo. Inutile dire che ben presto verremo introdotti alla gestione delle basi con lo sfruttamento delle due tipologie di risorse (Petrolio e Alluminio) disponibili, tutta una serie di strutture da costruire (dalle raffinerie, alla produzione di elettricità fino alle classiche caserme e fabbriche) per giungere, infine, alla produzione di veicoli e fanteria con lo scopo di difendere e attaccare. Per i giocatori veterani del genere RTS sarà come sentirsi a casa in un ambiente fin da subito confortevole e ben oliato ma anche i nuovi giocatori sapranno, dopo qualche difficoltà, padroneggiare a dovere le tattiche di produzione e combattimento.

Act of Aggression Recensione
I Tank rimangono sempre tra le unità più appaganti sia come effetti speciali che come efficacia sul campo di battaglia.

Act of Aggression mette in evidenza un livello di sfida abbastanza alto che porterà il giocatore a studiare bene le proprie strategie onde evitare un fatale passo falso: sottovalutare i nemici mandando, ad esempio, attacchi allo sbaraglio porterà alla sicura sconfitta. Per questo sarà necessario pianificare a dovere le nostre mosse, soprattutto nelle missioni avanzate, per conludere nel migliore dei modi obiettivi primari e secondari (in gran numero). La longevità è quindi assicurata, scordatevi missioni da risolvere in 5-10 minuti, sia per la difficoltà sia per il buon numero di obiettivi da rispettare per completare al 100% ogni partita. In aggiunta a ciò avremo tre fazioni giocabili che, come detto in apertura, saranno Chimera, Cartel (le cui missioni ci mostreranno l’altro lato della medaglia in modalità campagna) e U.S. Army, spettro della potenza militare che siamo abituati a conoscere. Ognuna di esse avrà naturalmente edifici e unità differenti che renderanno l’esperienza di gioco molto varia e interessante.

Per quanto riguarda il multiplayer, altro elemento che allungherà notevolmente la longevità di AoA, nella modalità Ranked avremo a disposizione circa venti ampie mappe sparse nei cinque continenti. La presena di una classifica (Rankings) e di un sistema di chat in tempo reale, implementato nel menù di gioco, renderanno l’interazione tra giocatori quasi obbligatoria. Non stupisce quindi la necessità di registrare un profilo al primo avvio di Act of Aggression data la possibilità di interloquire con altri giocatori nelle varie stanze, aggiungere amici e organizzare quindi partite multiplayer.

Act of Aggression Recensione
Gli scenari di gioco saranno ampi e vari con location rurali, urbane o metropolitane.
Una macchina da guerra

Il lavoro dei ragazzi di Eugen Systems è eccellente nel comparto tecnico sia audio che visivo. Nonostante le specifiche hardware richieste non eccessive, i dettagli grafici saranno quindi davvero gradevoli con le impostazioni al massimo ma anche a livelli di dettaglio inferiori il gioco risulterà godibile da tutti grazie a effetti di luce ed esplosioni appaganti. Molto utile e interessante l’auto configurazione video che calibrerà in automatico i migliori settaggi per la nostra macchina garantendoci, così, un’esperienza di gioco fluida e priva di cali di framerate. L’audio risulta davvero ben curato grazie ad alcune musiche gradevoli e, soprattutto, grazie all’ottimo campionario di effetti sonori e frasi delle nostre unità, sempre in linea con la tradizione, che saranno davvero varie e credibili. Sia audio che testi sono, però, solamente in inglese ma reputiamo che sia una mancanza da poco per un titolo così curato. Anche i menù ci hanno soddisfatto presentandosi completi e ben curati, con la già citata chat utilizzabile sempre e in modo funzionale sia prima che durante una partita.

[signoff predefined=”Signoff 1″ icon=”signoff”]Con Act of Aggression gli sviluppatori di Eugen Systems, è davvero il caso di dirlo, hanno colpito in pieno non solo grazie a una campagna in solitario impegnativa e varia ma anche grazie a un comparto tecnico interessante e a un gameplay davvero solido. Il multiplayer garantisce, inoltre, l’utilizzo per lunghi periodi di un gioco che, a diritto, si posiziona come punto di rilancio di un genere che da almeno una decade non vede titoli di guerra all’altezza dei fasti del passato.[/signoff]

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