Animal Crossing: New Leaf – Animal Crossing: New Leaf

Animal Crossing (in originale Dobutsu no Mori) è da molti anni un fenomeno atteso da tantissimi, nell’universo Nintendo. Sin dalla sua prima entrata in scena nel 2001, su Nintendo 64 e poi su Gamecube come porting, abbiamo avuto un titolo della serie su ogni console della grande N, quindi a seguire abbiamo avuto quello per Nintendo DS e quello per Nintendo Wii. E ormai siamo a pochi giorni dall’uscita del nuovo capitolo, Animal Crossing New Leaf, in arrivo su Nintendo 3DS. Noi abbiamo già messo le mani sul gioco per provarlo, e vi diremo per bene sulla recensione che cosa dovrete aspettarvi, ma nel frattempo che ne dite di fare un ripassino generale sulla saga così da avere ben chiare tutte le novità apportate?
 

Un nuovo arrivo in città

La serie di Animal Crossing, finora, ha sempre mantenuto una formula standard. Il personaggio del giocatore è un ragazzo (o una ragazza ovviamente) umano, che si ritrova su un treno in viaggio verso una fantomatica cittadina. Qui, sul treno, farà la conoscenza di un personaggio, un animale umanoide, che ci chiederà il nostro sesso, il nostro nome, il nome della città dove stiamo andando, e altre domande varie. Tutto ciò determinerà, casualmente, come è fatto esteticamente il nostro avatar, così come la mappa della città dove andremo ad abitare.
Una volta giunti lì, scopriremo di essere l’unica persona umana in tutto il villaggio! Sì, perché tutti gli abitanti della città sono animali: cani, gatti, mucche, tori, papere, rane, elefanti e chi più ne ha più ne metta, tutti coloratissimi e felici del nostro arrivo. Saremo subito contattati da Tom Nook, un tanuki con grande senso degli affari e proprietario del negozio cittadino, che ci proporrà di comprare una casa. Ci farà dunque un prestito di stelline, la valuta corrente in Animal Crossing, e ci darà una piccola casetta, con la promessa che prima o poi lo ripagheremo.
E’ qui che inizia la nostra vita nel nuovo villaggio. Animal Crossing non ha un vero e proprio scopo finale, ma dà semplici incoraggiamenti al giocatore di proseguire la sua seconda vita nel gioco, tramite eventi e tante piccole cose da fare. Possiamo acquisire oggetti, piantare alberi e fiori in giro per il villaggio, parlare con gli altri abitanti (scelti randomicamente, quindi difficilmente avremo gli stessi abitanti di un nostro amico), e il tutto è vissuto in tempo reale. Dunque, se giocheremo alle 10 di mattina di giovedì 23 maggio, sarà quella data e quell’ora anche nel gioco, il che va ad inficiare su eventi come le feste (Natale, Pasqua, ecc.) ma anche sull’orario in sé (di notte i negozi saranno chiusi).
Potremo dunque personalizzare praticamente tutto nel gioco, a partire appunto dall’aspetto del villaggio, piantando alberi e curandone l’estetica, fino ad arrivare al nostro stesso personaggio, con vestiti, cappelli, e taglio di capelli, passando per l’interno della nostra casa dove potremo piazzare mobilio, oggetti vari e pazzi, carta da parati, tappezzeria, e molto altro.
Il villaggio di Animal Crossing è tutto da scoprire: iniziamo dai negozi, dove potremo comprare ogni giorno oggetti per la casa, vestiti, o attrezzi importanti (la pala per scavare a terra, l’ascia per abbattere alberi, canna da pesca per prendere pesci, retino per acchiappare insetti, e cerbottana per colpire palloncini che portano con sé regali) in cambio ovviamente di stelline, guadagnabili in tantissimi modi diversi, ma soprattutto andando a rivendere ogni giorno le conchiglie in spiaggia, eventuali pesci e insetti, e anche la frutta sugli alberi (ogni villaggio ha un suo frutto particolare, ma è possibile ottenere anche frutti di altri villaggi tramite il multiplayer, che potremo poi piantare nel nostro. Essendo frutti esotici, inoltre, ci consentiranno di conseguire anche guadagni molto più consistenti).
Altro luogo importante è il museo, dove si trovano i collezionabili che possiamo donare: insetti e pesci, ma anche fossili scavati in giro per il villaggio, o dipinti comprati dal furbo Volpolo, nonostante ci sia sempre il rischio di beccarsi un falso. Il tendone d’arte di Volpolo è solo uno dei tantissimi eventi che possono capitare ogni giorno, come anche l’apparizione di Sahara, una cammella che vende tappezzeria e muri per la casa, o magari di una indovina che ci predice la fortuna, o, ancora, gare di pesca o di cattura di insetti tra tutti gli abitanti del villaggio. Insomma, ad Animal Crossing c’è sempre qualcosa da fare, e sempre qualcosa che ci sprona a fare una visitina ai nostri vicini ogni singolo giorno.
 

Ciclo evolutivo

Come già detto, Animal Crossing ha vissuto finora 3 apparizioni, una su Nintendo 64 e Gamecube, una su Nintendo DS, e una su Nintendo Wii. Essenzialmente, nel suo insieme, è sempre rimasto lo stesso identico gioco, con qualche piccola aggiunta a rinnovare però il gameplay senza mai stravolgerlo, ma col solo scopo di dare sempre più spunti per continuare le proprie partite. Tutti i titoli di Animal Crossing permettono anche una interazione sociale, e a partire dal gioco su DS questa avviene anche online. I giocatori possono infatti connettersi con i propri amici e visitare gli altri villaggi, prendendo da lì frutta, facendo amicizia con i loro abitanti (i quali magari potrebbero anche decidere di trasferirsi da noi!) e partecipare assieme a svariati eventi.
Animal Crossing ha un grandissimo numero di fan in tutto il mondo, forse grazie alla sua spensieratezza o grazie alla presa che fanno sui nostri cuori certi personaggi. Oltre a quelli già citati c’è il famosissimo Mr. Resetti, la talpa burbera che ci viene a rompere le scatole ogni volta che spegniamo il gioco senza salvare, o anche K.K. Slider, il simpatico cane che nel bar ci delizia con le sue canzoni di chitarra, protagoniste anche di molte tracce per Super Smash Bros: Brawl.
Sono tanti i fattori, ed ognuno di essi ha contribuito a fare di Animal Crossing un fenomeno di massa sempre atteso da milioni di fan in ogni sua nuova incarnazione.
 


Ora, finalmente, siamo all’uscita di New Leaf. Inizialmente pensavamo fosse, come al solito, un semplice aggiornamento dello stesso gioco con qualche piccola aggiunta, e invece ci siamo dovuti ricredere. Giorno dopo giorno, durante le nostre partite, scopriamo qualcosa di nuovo che ci fa sorridere e ci sprona a continuare senza mai smettere. Ma di tutte queste aggiunte ne parleremo in sede di recensione, voi aspettatevi un succoso resoconto di tutto ciò che potremo fare nel nostro nuovo villaggio. Sì, nostro, perché questa volta il caro sindaco Tortimer se n’è andato a fare una vacanza, e il sindaco siamo noi!


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