Asura’s Wrath – Recensione Asura’s Wrath

Asura’s Wrath, videogioco nato dalla collaborazione tra Capcom e CyberConnect2, che conosciamo negli ultimi tempi soprattutto grazie ai lavori sui picchiaduro di Naruto rilasciati su Playstation3, fu presentato nel 2010 all’E3, e solo nel febbraio del 2012 ha raggiunto le nostre console. Un magnifico esperimento, in pratica un anime interattivo, che non mancherà di appassionare gli otaku e in generale gli amanti dei manga (considerato anche il fatto che, nella sua totalità, Asura’s Wrath sembra una perfetta fusione tra Dragon Ball, Naruto e Berserk), ma anche coloro che vogliono godersi una buona storia intervallata da sessioni di gioco in cui ci lasceremo andare a lunghe sessioni di lotta. Ma vediamo di cosa si tratta più nel dettaglio.

 

  

Ora vengo lì e vediamo chi è la femminuccia.

 

Divinità arrabbiata

Asura, uno degli otto guardiani celesti, è il potentissimo generale dell’armata delle forze divine, in perenne lotta contro la demoniaca razza dei Gohma, guidata dal mostruoso Vlitra, essere tentacolare che vive all’interno del nostro pianeta, chiamato Gaia.
Il Nostro e gli altri sette guardiani celesti agiscono sotto gli ordini dell’Imperatore Strada, che anela alla pace perenne del genere umano. Purtroppo la minaccia dei Gohma è sempre presente, e ogni scontro contro Vlitra serve solo a farlo cadere in uno stato di sonno che risulta in una semplice pace temporanea, ma mai alla salvezza eterna. Ad ogni suo risveglio, oltretutto, Vlitra è sempre più potente, e oramai persino il grande potere della figlia di Asura, la sacerdotessa Mithra, in grado di amplificare il Mantra dei guerrieri (cioè la loro energia), è diventato appena sufficiente a placare il demoniaco essere.

Il capo dei guardiani celesti, Deus, se ne rende conto, e visto il rifiuto dell’Imperatore Strada di accettare la situazione e trovare una soluzione definitiva, decide di tentare il tutto per tutto utilizzando al massimo e propagato negli anni il potere della sacerdotessa Mithra. Naturalmente suo padre, Asura, non lo permetterebbe mai, e quindi i guardiani celesti fanno in modo che, con l’inganno, Asura venga incolpato dell’assassinio dell’Imperatore. Con Strada quindi morto, Mithra rapita, e la moglie di Asura uccisa, il generale viene additato come traditore e impuro, e gettato negli abissi del Naraka, cioè l’inferno. Ma un semidio come Asura, la cui forza è alimentata dalla sua stessa ira, non si fermerebbe mai per questo, ed è deciso a tornare, anche dopo millenni, per vendicarsi e riprendersi ciò che è suo.

 

  

Sono TANTO incazzato.

 

Ti ammazzo perché mi va

Il gameplay di Asura’s Wrath è estremamente particolare, e, in effetti, forse è errato parlare di semplice videogioco poiché per la maggior parte del tempo è un vero e proprio anime da guardare. La visione di quest’anime è però intervallata da tre diverse fasi in cui potremo mettere mano al joypad: la fase QTE, la fase sparatutto, e la fase di combattimento. Vediamole nel dettaglio.

Il gioco è diviso in diciotto capitoli chiamati Kanda, o meglio, in episodi dell’anime, visto che è in tal modo che sono strutturati (con tanto di Eyecatch a metà capitolo per simulare lo stacco pubblicitario in Giappone, o le anticipazioni dell’episodio successivo alla fine di ogni Kanda). Guardando i Kanda, ci ritroveremo molto spesso a guidare le azioni di Asura tramite dei QTE, nei quali dovremo premere un pulsante quando apparirà su schermo, muovere le levette analogiche in una certa direzione, premere un pulsante col giusto tempismo o ancora premerlo il più velocemente possibile. Queste sono tutte le azioni che ci ritroveremo a compiere, osservando con attenzione le gesta di Asura, intervallate poi solo dalle altre due fasi.

 

  

Tra un Kanda e l’altro assisteremo a delle scene statiche disegnate in stile anime ogni volta da un autore diverso, che ci delucideranno su parti della storia non raccontate.

 

Nelle sezioni di Shooting controlleremo un Asura in situazioni nelle quali volerà nel vuoto e dovrà distruggere i nemici che si ritroverà di fronte tramite colpi di energia. Tenendo premuto il pulsante Quadrato (o X sulla 360) Asura scaglierà una continua raffica di colpi energetici verso il punto dove teniamo il mirino, che possiamo spostare tramite l’analogico destro. Mentre muoviamo il mirino, nel caso passassimo sopra a dei bersagli, compariranno anche diversi segnalatori che indicheranno un "lock on": la pressione, quando vorremo, del tasto Triangolo (Y), risulterà nel lancio di sfere energetiche giganti che infliggeranno danni massici ai nemici e che colpiranno automaticamente i bersagli agganciati. Mentre saremo impegnati a colpire gli avversari e a schivare i loro colpi, utilizzando dei dash con la pressione del tasto X (A) e della direzione voluta, si caricherà una barra chiamata Impeto. Quando questa sarà piena potremo premere L2 (LT) per entrare in una modalità, limitata nel tempo, durante la quale i nostri attacchi saranno molto più veloci e pesanti, e noi stessi saremo quasi invulnerabili.

Le sezioni di combattimento invece ci pongono di fronte un action in stile Devil May Cry. Mentre il tasto quadrato (X) rimarrà adibito al lancio dei colpi energetici, gli altri pulsanti avranno nuove funzioni. Con X (A) salteremo, con Cerchio (B) sferreremo dei colpi leggeri da concatenare in lunghe e devastanti combo, che possono diventare anche colpi pesanti in grado di mandare all’aria i nemici se teniamo premuto il tasto, mentre Triangolo (Y) servirà ad eseguire un colpo forte ma che necessiterà di un cooldown prima di poterlo rieseguire. Questo colpo è però importante da risparmiare perchè eseguito su nemici atterrati risulterà in una tecnica speciale capace di infliggere molti danni. Mentre L1 (LB) servirà per eseguire una schivata, L2 servirà ancora una volta per attivare la modalità Impeto, presente anche in queste sezioni, che oltre a renderci più forti e veloci, ci permetterà di usare i colpi del tasto Triangolo senza dover attendere il Cooldown.

Sia la sezione di battaglia che quella shooting, in ogni caso, avranno una particolarità molto interessante: non c’è fine ai nemici e i boss non possiedono barre della vita. No, i danni che infliggeremo serviranno solamente a riempire una nostra barra, quella della Furia, per alimentare la rabbia di Asura oltre ogni limite. Una volta che tale barra sarà riempita ci basterà premere il grilletto destro per far continuare il video dell’episodio, in modo che ci sia una vera e proprio continuità a tutto ciò che accade, in maniera veramente ben orchestrata.

 

 

Questi qui mi sa che vogliono morire.

 


Una gioia per i sensi

Tecnicamente Asura’s Wrath è senza ombra di dubbio un bel vedere e un bel sentire. Graficamente ci ritroviamo praticamente in maniera continua di fronte a un filmato, con personaggi modellati in maniera sublime e animati in grande stile (e si può vedere molto bene, da certi movimenti o comunque da certe opere di distruzione, quanto i video abbiano preso molto spunto dai filmati delle super nei giochi di Narutimate Storm), anche se certe volte i paesaggi sono fin troppo spogli, ma probabilmente per scelta di ambientazione. Le musiche sono varie, tutte stupende e adattissime ad ogni situazione che alimenterà la tristezza nei momenti tragici, ma potenzierà la nostra rabbia assieme a quella di Asura nei momenti di furore, cosa che ci porterà a impersonificarci molto nel protagonista. Sono presenti sia il doppiaggio americano che quello giapponese, ma naturalmente, essendo questo praticamente un anime, le voci giapponesi sono praticamente obbligatorie, a meno che non si voglia rovinare parte dell’atmosfera: quindi per prima cosa filate nelle opzioni e cambiate il settaggio audio.

La longevità si attesta sulle sette-otto ore per terminare la storia, una durata sufficiente, anche se il giocatore, giunto verso la fine, vorrebbe che questa esperienza durasse molto, molto di più. La possibilità comunque di sbloccare certe cose aumenta il tempo di gioco e dà un pretesto per la rigiocabilità: non si parla solo di votazione e punteggio in ogni capitolo, ma anche di artwork, filmati, e addirittura di nuove "skin" per le barre di energia di Asura, che avranno anche effetti ingame (come quello di prendere meno danni, o di diminuire il cooldown del colpo potente). Se a questo aggiungiamo un diciannovesimo capitolo segreto, non ce la sentiamo di bocciare la longevità, ma naturalmente rimaniamo in ansia di avere i nuovi capitoli annunciati come DLC.

 

  

Aerith, nooooo! Ehm…

 

In conclusione

Asura’s Wrath è un’esperienza di gioco eccezionale, soprattutto per gli amanti di manga e anime. Una storia per la quale ci immergeremo totalmente nei panni del protagonista, raccontata magistralmente, e un gameplay solidissimo, nonostante le poche effettive fasi nelle quali saremo noi a muovere Asura, sono il connubio perfetto per un titolo che finalmente ci mostra qualcosa di nuovo. Le scene di combattimento ultradistruttive e dai colpi in grado di distruggere pianeti sono solo la manifestazione visiva dei sentimenti che proveremo: rabbia, frustrazione, dolore, a pari passo con le emozioni del protagonista che sembra non riuscire a mostrare appieno, come se dovesse esplodere, e tale furia lo rende cieco ma sempre più potente.

Lasciatevi accompagnare in questo gioco/anime dalle sei braccia di Asura, e godetevelo fino all’ultimo secondo, perché quando sarà terminato vorrete che fosse durato molto di più.

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