Automobili Lamborghini – Recensione Automobili Lamborghini

Toro scatenato

Lamborghini: un nome che non ha bisogno di presentazioni. Italiche antagoniste delle ben più blasonate ed onnipresenti Ferrari sia sulle strade peninsulari che sui circuiti di gara internazionali, queste bellezze su quattro ruote si sono sempre sapute ritagliare il loro spazio di notorietà in giro per il mondo grazie all’elemento che più di tutti ha reso celebre ogni modello, dalla storica Miura alla popolare Diablo alla spettacolare Reventon: la velocità. Quanti giochi esistono dedicati ai bolidi del toro furioso? Pochi, e fra l’altro, sono quasi tutti raccolti nella collana Need for Speed di casa EA, quando ancora non si parlava di modifiche esagerate. Un’altro invece doveva essere pubblicato dalla Rage per PS2 e comprendere tutti i modelli esistenti con un rivoluazionario motore grafico, ahimè cancellato poco prima dell’uscita. Rimane soltanto questo condensato "cartuccioso" a 64 bit prodotto dalla Titus per Nintendo 64. E’ dunque questo un buon esempio di monografia videoludica dedicata ai bolidi nostrani?

Toro annebbiato 

Parliamo della grafica: non male come solidità degli elementi. Auto e vari particolari scenici sono resi abbastanza bene e senza particolari difetti, senza contare poi che l’azione si muove ad un framerate complessivamente nella norma, senza dare troppi problemi. Eppure c’è qualcosa che non torna. Non c’è un po’ troppa nebbia per le giornate di sole (le poche di cui è possibile godere nei circuiti, dato che le ambientazioni sono quasi sempre cittadine/industriali). Va bene, forse volevano evitare a tutti i costi il pop-up o fenomeni come il bad clipping, però forse potevano semplicemente mettere un po’ più di cura nella programmazione grafica in modo da non avere l’impressione di vagare nel buio anche con il sole! Inoltre, i circuiti non hanno personalità. A quanto pare gli sviluppatori hanno sacrificato la cura nelle ambientazioni in favore della solidità delle ambientazioni e della fluidità di gioco, sperando di richiamare i giocatori con la velocità. Bel tentativo, ma non basta la velocità a fare un gioco di guida…

"Voglio derapare in campagna…" peccato che qui non sia possibile…

Toro impazzito

Un’altra grossa pecca è costituita dai controlli. Non parliamo della configurazione dei tasti che fra l’altro è abbastanza comoda, ma dell’eccessiva reattività dello sterzo e di alcune grosse pecche nel motore fisico che fanno davvero storcere il naso all’ennesimo. Forse si pensava a un arcade ancora più arcade del normale, ma così è davvero troppo. Sembra di guidare sulla colla, in quanto finchè rimaniamo sull’asfalto la macchina potrebbe riuscire ad affrontare anche le curve più strette senza bisogno di toccare il freno. Non c’è sfida, non c’è l’incognita dell’errore… a meno che non vogliate andare a fare escursioni fuori dal tracciato: in quel caso la macchina inizierà un vorticoso testacoda quasi impossibile da fermare e a volte sarà più facile ricominciare la gara daccapo piuttosto che tornare in pista. Ma la cosa più insopportabile è l’IA: eccessivamente aggressiva, inverosimilmente abile e incredibilmente caotica nelle manovre.

Nebbia in Val Padana, tutti calmi gli altri mari…

Toro annoiato

Anche il parco modalità è ahimè privo di ogni personalità e differenziazione. C’è una modalità arcade, un campionato, una modalità VS e supporto per 3 o 4 giocatori in simultanea. Insomma, come si suol dire, niente che non abbiate già visto da altre parti. I circuiti sono 6, raggruppati in due categorie: Novice e Pro. Inutile dire che per riuscire ad avanzare di classe dovrete riuscire a vincere ognuna delle gare proposte (se riuscirete a uscirne vittoriosi dalla lotta con l’odioso sistema di controllo e l’IA superimbattibile). Le macchine presenti sono Lamborghini. Basilarmente sono presenti tre modelli di Diablo e di Countach, che variano tutti solo ed esclusivamente per il colore! Avete capito bene, nessun tipo di differenza nel comportamento, nessuna variante di alcun tipo a seconda del modello. Ma la volete sapere la cosa più incredibile? Esistono delle macchine bonus. Ma non sono Lamborghini! Stupendo! L’utilità di questa magistrale mossa della Titus va ancora capita. Non era meglio, invece, includere più modelli della stessa casa in modo da offrire più varietà?

 

La migliore auto del gioco? Spiacente di deludervi… ma è esattamente uguale alle altre…

Toro Tamarro

Il suono conta, parafrasando una nota casa produttrice di autoradio. Quelli della Titus non solo non l’hanno capito, ma hanno fatto il possibile per peggiorare ancora di più il comparto audio. Infatti come si fa a peggiorare ulteriormente una soundtrack mediocre, composta di sole tre canzoni di genere electro, per altro di pessima fattura, e un rombo di motori che sembra più vicino a quello di un robot da cucina? Abbassandone il volume! Esatto, forse si sono accorti di aver fatto degli errori madornali e dunque hanno pensato a questo ridicolo camuffo. Ovviamente, esistono le opzioni audio… se proprio volete rimbecillirvi con le musichine da pseudo rave party o avere l’impressione di far sgommare un Moulinex da cucina.

Toro Evirato

Può un gioco del genere rendere giustizia al prestigio di un marchio prestigioso quale la Lamborghini? Può una grafica solida ma piatta portare alla mente gli scintillanti bolidi nostrani nel loro splendore? Può una giocabilità quasi nulla e senza alcuna possibilità di impervisto dare lo stesso brivido di un rettilineo a 300 all’ora al volante di una Diablo SV? Beh, a questo punto credo che le righe precedenti la dicano lunga al riguardo. Per cui, un consiglio finale: se avete questo gioco, levatelo dalla console e usatelo come fermacarte: è molto più utile. Qua dentro non c’è il toro Lamborghini e se ce ne fosse rimasta davvero qualche traccia, non sarebbe un toro…
 

 

 

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