Back in Time – Inazuma Eleven

Il prossimo 22 agosto cade il decimo anniversario di Inazuma Eleven, serie di JRPG calcistici di Level 5 divenuta popolarissima in Giappone, ma poi affermatasi anche in Europa – soprattutto in Spagna e in Italia – grazie all’operato di Nintendo of Europe, che seppur con un cospicuo ritardo, ha localizzato l’intera prima trilogia, Strikers e i primi due capitoli della seconda trilogia, Inazuma Eleven GO.

Dopo anni di eccessiva “mungitura”, la serie è stata messa in pausa, per essere rilanciata proprio quest’anno con Ares no Tenbin, una sorta di sequel reboot, in quanto contempla gli eventi di Inazuma Eleven ma non quelli del seguito. Augurandoci che il gioco venga prontamente localizzato, noi andiamo a riscoprire proprio il primo episodio (vedremo gli altri nelle prossime settimane), uscito originariamente su Nintendo DS e poi su 3DS esclusivamente su eShop (unica sortita della serie negli Stati Uniti).

Protagonista di Inazuma Eleven è il giovane portiere Mark Evans, che sogna di seguire le orme del nonno e di portare la sua squadra alla vittoria del Football Frontier. Peccato che la sua squadra non conti nemmeno undici giocatori! La storia ruota attorno al nostro eroe e ai personaggi che, attratti dal suo entusiasmo e dal suo carisma, decideranno di aiutarlo nell’impresa. Il prodotto è mirato a un pubblico giovane, quindi si perdonano facilmente le numerose banalità e ingenuità che caratterizzano la trama, che non è mai stata il piatto forte delle produzioni Level 5. Da questo punto di vista, anzi, ci si potrebbe anche lamentare dell’eccessiva verbosità in relazione alla consistenza della vicenda; peccato che scene e dialoghi non siano skippabili. Inazuma Eleven, comunque, ha il merito di creare un cast cui è facile affezionarsi: personaggi come Mark, Axel e Jack riescono simpatici con poco, tutto sommato Molti altri, invece, sono piuttosto anonimi, soprattutto a causa di uno screen time risicatissimo.

Su grafica e sonoro non vale la pena soffermarsi più di tanto: abbiamo un gioco vecchio, uscito su Nintendo DS nel 2008, solo un attimo tirato a lucido per la release su 3DS. Segnaliamo come postilla che molti temi della buona OST di Mitsuda torneranno nei vari seguiti, come spesso avviene nelle serie videoludiche. Ovviamente è presente il doppiaggio in Italiano, uguale nelle due versioni del gioco.

Il gameplay è il fiore all’occhiello della produzione Level 5, risultando al contempo semplice e accattivante. Facciamo finta che non sappiate come funziona e rivediamo in breve le regole. La struttura é semplice: come in un comune JRPG ci sono aree esplorabili, random encounter (con un rate abbastanza pressante), item ed equip, abilità, level up ecc.; solo che è tutto a tema calcistico, quindi gli scontri casuali sono partitelle quattro contro quattro, gli equipaggiamenti sono guanti, scarpette e fasce e le abilità sono legate al dribbling, al tiro, alla parata e al tackle. Tutte le meccaniche ruolistiche sono molto semplificate, ma abbiamo già detto che il target non è costituito da giocatori smaliziati, quindi ciò non deve sorprendere. Anche il livello di difficoltà è basso, come del resto nei seguiti.

Ciò che contraddistingue Inazuma Eleven dagli altri JRPG è lo svolgimento delle battaglie, che in questo caso sono partite undici contro undici. Il tutto si svolge in tempo reale, tracciando sullo schermo inferiore della console le traiettorie di corsa dei calciatori e dei passaggi/tiri. L’azione si ferma – oltre che nei calci piazzati, va da sé – nel momento in cui due giocatori entrano in contrasto oppure nei tiri, cioè in tutti quei frangenti in cui è possibile attivare una Tecnica Speciale per avere la meglio sul proprio avversario. Queste mosse sono spettacolari e indispensabili, ma a lungo andare risultano ripetitive, quindi avremmo gradito un’opzione che consentisse l’animation skip.

Rispetto ai seguiti, Inazuma Eleven manca solo di opzioni secondarie, come i tiri concatenati e da lontano, le mosse bloccanti e le Tattiche Speciali; nel complesso, dunque, risulta divertente come i successori, ma rispetto a essi ha il pregio di essere stato il primo, cioè il gioco che ha introdotto nel 2008 una formula fresca, usurata poi dalla serializzazione selvaggia.

In generale si può dire che il capostipite della serie possa invidiare ai successori solo la mole di contenuti, cioé il numero di calciatori reclutabili (che sono “solo” più di mille), Tecniche Speciali, squadre e così via. Ciò, comunque, non incide eccessivamente sulla longevità, siccome va a toccare extra o elementi di post-game; insomma, la solita run da una ventina (scarsa, stavolta) di ore non ve la toglie nessuno, ma dopo di questa l’interesse per il gioco potrebbe scemare abbastanza rapidamente.

Inazuma Eleven


Inazuma Eleven è un JRPG sui generis, il cui target è costituito da un pubblico giovane, ma in grado di intrattenere anche i meno giovani. Uno dei suoi punti di forza fu l’ottimo sfruttamento della gimmick di Nintendo DS, all’epoca davvero dirompente.

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