Back to the Future Ep 1 HD – Recensione Back to the Future: The Game – Episode I: It’s About Time

I ragazzi della Telltale, già noti per le ottime riproposizioni di brand quali Sam & Max e Monkey Island, hanno ripreso la mitica serie degli anni ’80 “Back To The Future” e l’hanno sapientemente resa sotto forma di avventura grafica. Il lavoro svolto dalla software-house è stato ben curato sotto molteplici aspetti, in modo tale da rimanere quanto più fedele alla nota serie cinematografica e per non deludere le aspettative dei moltissimi fan; anche questa volta, la Telltale dimostra di essere un’ottima casa videoludica, proponendo quello che è il primo capitolo dei cinque che andranno a formare una delle più interessanti serie d’avventure grafiche di questi ultimi anni. 

A spasso nel tempo

Per chi avesse visto le pellicole di Robert Zemeckis, noterà come Telltale svolga la trama proseguendo dagli eventi visti nell’ultimo film della trilogia, per l’essere precisi 6 mesi dopo il terzo film. Ovviamente i protagonisti sono sempre il giovane Marty e lo stravagante Doc, dove il primo trascorre al momento una vita tranquilla con la propria famiglia e Jennifer nella Hill Valley dell’anno 1986, mentre il secondo sembra essere sparito, dopo aver messo su famiglia con la professoressa Clara del Far West. L’avventura ha inizio con un incubo di Marty, il quale rivive il suo primo viaggio temporale negativamente, pensando così che Doc possa trovarsi in pericolo. Al suo risveglio Marty corre a casa del suo amico, poiché tutte le invenzioni dello scienziato sono state messe in vendita a causa dei numerosi debiti che doveva scontare con la banca cittadina. Il nostro giovane protagonista cerca quindi di recuperare alcuni oggetti importanti di Doc, fino a che la famosa macchina del tempo Delorean compare davanti alla casa di Doc con a bordo il suo cane Einstein. Dentro all’auto Marty trova un audio messaggio contenente una richiesta d’aiuto da parte del suo vecchio amico, allarmando il giovane e allo stesso tempo rendendolo felice per aver avuto, dopo tanto tempo, sue notizie. Da questo punto in poi si avvia l’interessante trama proposta da Telltale, ricca d’humor e colpi di scena, che vi divertirà e vi terrà sulle spine in attesa per l’uscita dell’episodio successivo. 


Tra passato, presente e futuro!

E’ bene sottolineare sin dall’inizio che questo titolo è stato sviluppato più come film interattivo anzichè avventura grafica vera e propria. Gli enigmi sono pochi e semplici e se proprio ci si dovesse bloccare in una determinata sezione, è presente un sistema di suggerimenti che ci svelerà, senza troppi giochi di parole, la soluzione dell’enigma. Tale aspetto non va comunque inteso come un vero e proprio difetto: ciò che Telltale ha voluto proporre con tale prodotto è una vera e propria continuazione alla trama della serie di Zemeckis, non un titolo che riprende solamente alcuni cliché del film per farne un videogioco. Spicca per cui all’interno dell’intera produzione la cura con cui è stata scritta la trama, e la perfetta resa delle atmosfere e del carisma dei protagonisti; il titolo stesso si apre con una scena introduttiva in pieno stile cinematografico. Tutto il resto incornicia solamente la storia di gioco. L’inventario è essenziale, dati anche i pochi oggetti che si dovranno portare con sè, ad anche l’interazione con il mondo di gioco ed oggetti superflui al proseguimento della storia è stata limitata all’essenziale.
Per quanto riguarda invece la gestione del nostro protagonista, ad accompagnare il movimento tramite mouse, si potrà scegliere di utilizzare il consueto "wasd" della tastiera.

Per quanto concerne la gestione dei dialoghi, Telltale non propone nulla di nuovo e neppure troppo elaborato. Scegliere una risposta invece che un’altra non comporterà mai chissà quali conseguenze. Peccato che anche questa volta la software-house non abbia rilasciato una versione in lingua italiana, ragion per cui il titolo è caldamente sconsigliato a chi non ha padronanza della lingua anglosassone. Per quanto riguarda la longevità, saranno sufficienti circa tre ore per completare questo primo episodio. Naturalmente bisogna considerarlo nell’ottica del primo dei cinque capitoli che andranno a formare la serie, il cui prezzo si aggira attorno ai 20€.
 

 

 

 


Tecnologicamente avanzato

Dal punto di vista tecnico, Back to the Future vanta di un comparto grafico caratterizzato da modelli 3D ottimamente realizzati, scenari particolareggiati e animazioni facciali buone, seppur correlate a movenze talvolta poco credibili; non mancherà neppure la possibilità di settare l’"AA" nelle impostazioni grafiche. Per essere un’avventura, Back to the Future spicca parecchio fra le varie produzioni in stile “cartoon”, dimostrando ancora una volta come Telltale riesca a realizzare scenari tridimensionale davvero ottimi e particolareggiati. Peccato per alcuni effetti grafici di bassa risoluzione, ed alcuni paesaggi d’intermezzo in sottotono rispetto al resto della produzione.

Il sonoro rappresenta forse il lato migliore del titolo, con musiche d’atmosfera e mai invasive, tra cui la nota colonna sonora del film, ed un doppiaggio inglese da vero e proprio film, tra cui spicca la voce dell’attore Christopher Lloyd e di un certo Locascio che ha saputo imitare magistralmente il parlato di Michael J. Fox. 
 

 


 

Conclusioni

Tirando le somme, questo primo episodio dei cinque che saranno rilasciati dall’ormai nota Telltale è un meraviglioso inizio che promette molto bene per quella che potrà essere la serie completa. La storia è il punto di forza, mettendo da parte enigmi e rompicapo, lasciando spazio alla presenza di aiuti che svelano al giocatore come proseguire lungo la trama. Il comparto tecnico è ottimo, con un motore grafico ben realizzato ed un sonoro eccelso, data la presenza della bellissima colonna sonora del film ed un doppiaggio in lingua inglese che nulla ha da invidiare a quello ad una produzione cinematografica. Nota di demerito è la mancanza di una traduzione in lingua italiana, problema comune a numerose avventure grafiche, che rende quindi inaccessibile il titolo a coloro che non hanno un minimo di conoscenza dell’inglese. Altra pecca è la scarsa durata del titolo, che preso nella sua singolarità dura davvero poco.
Ad ogni modo, questo “Episodio 1: It’s About Time” è consigliato a tutti gli amanti dell’omonimo film senza però scartare tutti coloro che vogliano comunque avvicinarsi ad una delle serie cinematografiche più belle di tutti i tempi. 

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