Battlefield 1 – Recensione

Ci sono periodi dell’anno in cui i videogiocatori non possono far altro che trattenere il fiato e cercare, quanto più possibile, di tenere chiuso il portafogli: i salassi sono dietro l’angolo con l’approdo sul mercato di un quantitativo spropositato di titoli di un certo spessore, che vanno a rimpolpare le line up delle console. Ebbene il periodo in questione è arrivato, e se EA ha già messo in cassaforte un ottimo risultato di vendite col suo simulatore calcistico per eccellenza, FIFA 17, non sembra aver intenzione di chiudere i registratori di cassa, visto l’arrivo imminente sugli scaffali del nuovo Titanfall 2, ma prima ancora di Battlefield 1!

Battlefield 1

Il titolo sviluppato da DICE ha infatti calamitato le attenzioni degli amanti (e non) del genere FPS, con una serie di video che, nel periodo subito antecedente il lancio, ha invaso i social del colosso statunitense. Che sia giunto il momento per lo storico brand, dopo qualche apparizione condizionata da ombre, di tornare ai fasti del passato?

Battlefield 1

Guerra di trincea, ma non solo!

Uno dei punti di forza che traspariva dai numerosi contenuti condivisi dagli sviluppatori nei mesi addietro è senza ombra di dubbio la campagna: uno sparatutto in prima persona di ultima generazione, è cosa abbastanza nota, punta parecchio sulla componente multigiocatore, a discapito di quella single player (chi ha detto Star Wars Battlefront? Ndr). In Battlefield 1 la dinamica sembrerebbe essere diversa, sebbene le proporzioni consentano, come è giusto che sia, al multiplayer online di mantenere una posizione preponderante.

Battlefield 1

La campagna del titolo dei ragazzi di DICE non si potrebbe chiamare tale per la modalità stessa con cui è stata confezionata: prendendo infatti spunto dalle numerose vicende e accadimenti della Prima Guerra Mondiale, fascia temporale (molto inusuale) in cui il titolo va a inserirsi, il gioco consente agli utenti di empatizzare con svariati personaggi, disseminati in lungo e in largo sulla mappa dell’Europa di inizio ‘900.

Ognuno è protagonista di una determinata trama che permetterà di rivivere alcuni dei più importanti e spettacolari scontri bellici del primo conflitto mondiale. Dalle più classiche trincee in mezzo al fango alle fitte foreste disseminate di avamposti nemici, passando per le fredde vette delle Alpi e gli azzurri cieli inglesi, tante saranno le location da esplorare e conquistare, ognuna con missioni a tema che garantiranno il giusto ventaglio di varietà, utile per scoprire ogni singola sfaccettatura del gioco EA.

I giocatori potranno infatti, nel corso delle cinque diverse storyline (più una brevissima introduttiva) confrontarsi con i più disparati stili di combattimento: oltre ai classici scontri di fanteria, si passa dal pilotare carri armati dal grilletto facile agli scattanti velivoli aerei, con duelli che varieranno per velocità, ma di certo non per intensità. Le sceneggiature allestite dagli sviluppatori faranno il resto, con storie sempre di grandissimo impatto, e che saranno in grado di garantire un elevatissimo grado di immersione. L’oretta scarsa necessaria per completare ogni singola trama lascia un po’ l’amaro in bocca, rendendo quindi il singleplayer una sorta di mordi e fuggi, una palestra in cui prendere confidenza con i vari stili da adottare nel corso delle serrate battaglie multigiocatore.

Battlefield 1

La guerra totale

Come detto in apertura del paragrafo precedente, è innegabile che il cuore pulsante dell’esperienza ludica FPS risieda nella sue dinamiche multigiocatore: non fa ovviamente eccezione Battlefield 1, che per l’occasione porta sullo schermo il canonico ventaglio di proposte più classiche, non lesinando poi su qualche contenuto un po’ più particolare.

Se infatti tra le varie modalità disponibili troviamo le canoniche Deatchmatch a squadre, Corsa, Dominio e Conquista che non hanno ovviamente bisogno di presentazioni; sono le Operazioni e Piccioni di Guerra le chicche inserite in questa edizione del titolo. Quest’ultima vedrà i giocatori alle prese con alcuni simpatici volatili, che dovranno recapitare determinati messaggi per far si che la propria fazione la spunti su quella avversaria, con i nemici intenti a fare lo stesso, oltre a evitare con ogni mezzo a propria disposizione che i piccioni avversi arrivino a destinazione.

Molto più intrigante e dal ritmo serrato sarà invece l’altra novità, le Operazioni: qui i giocatori, dopo una breve introduzione sia vocale che video non-in-game (alla stregua della campagna per singolo giocatore, ndr) potranno selezionare, in un hub dedicato e sulla mappa dell’Europa, varie location dove prendere parte a veri e propri assedi, dove un numero massimo di 64 giocatori potranno darsi battaglia.

Battlefield 1

Attaccanti e difensori avranno ognuno un compito diverso, dal momento che i primi dovranno avanzare e conquistare, in un campo diviso in vari settori da liberare progressivamente occupando i punti indicati, mentre i secondi dovranno ovviamente resistere agli assalti nemici, asserragliandosi in posizioni strategiche.

Varie ondate saranno a disposizione di chi attacca, ognuna caratterizzata da un predeterminato numero di truppe a disposizione, con importantissimo supporto (Zeppelin, Treni con artiglieria) che, all’inizio di ogni nuovo assalto, garantirà un fuoco continuo e utile ai fini della vittoria finale. Una lotta senza quartiere che beneficerà poi dei numerosi mezzi “all’avanguardia”, quali artiglieria fissa, carri armati e potenti velivoli aerei, che sposterà quindi il combattimento su più “livelli”. In ogni Operazione, due saranno i fronti disposti sequenzialmente, da espugnare (o difendere), che decreteranno il vincitore di una partita che, in media, terrà impegnati gli utenti per un lasso di tempo che si assesterà tra i 40 e i 50 minuti.

Il tutto va a contornare ovviamente le meccaniche di crescita del proprio alter ego digitale più che collaudate. Esse consentiranno di ampliare il proprio arsenale, che vedrà come sempre una divisione nelle sempreverdi classi (Assalto, Medico, Supporto e Scout), cui si affiancheranno una manciata di nuove classi speciali, sviluppate ad hoc per questo episodio, prendendo spunto da alcune unità realmente impiegate durante gli scontri di trincea. Esse saranno rispettivamente l’unità corazzata, quella dotata di lanciafiamme, e quella anticarro: ognuna di esse sarà dotata di una resistenza ai colpi di gran lunga superiore a quella standard.

Battlefield 1

Uno (spaventoso) spettacolo chiamato guerra

Sotto il profilo tecnico, Battlefield 1 non consente di muovere critiche di rilievo: certo qualche bug è occorso durante le estenuanti sessioni di gioco completate negli ultimi giorni, ma nulla che inficiasse in maniera decisiva l’esperienza ludica.

I ragazzi di DICE hanno svolto un lavoro con i controfiocchi, confezionando un titolo di indubbio spessore che, come un’altra produzione recente di Electronic Arts (FIFA 17), beneficia del motore grafico Frostbite. Proprio il motore garantisce un livello di fotorealismo molto elevato, fatto di corpi sbalzati via in modo naturale dalle numerose deflagrazioni, ed effetti particellari davvero ben curati. Assoluta nota di merito va data poi al comparto acustico, con una campionatura di mezzi e armi di pregevole fattura, cui fanno il paio un doppiaggio italiano che vive momenti di lustro (alternati, purtroppo, a scambi di battute anonimi, ndr) e soprattutto una colonna sonora che non ha nulla da invidiare ai Colossal cinematografici del cinema bellico.

Battlefield 1

Battlefield 1 è un titolo da avere nella propria collezione, per non dire incollato all’interno della propria console, da mettere a ferro e fuoco così come le trincee virtuali che riproduce tanto fedelmente!

9.2

Pro

  • Tecnicamente di pregevole fattura
  • Multiplayer magnetico
  • Trame single player immersive...

Contro

  • ... ma forse troppo brevi
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