[E3 2014] Battlefield Hardline

Dopo la presentazione di alcuni trailer, Visceral Games, in collaborazione con DICE, ha rilasciato la possibilità di iscriversi al beta testing di Battlefield Hardline, il prossimo titolo sparatutto ambientato nella giungla d’asfalto di Los Angeles, con uscita prevista per il prossimo 21 ottobre 2014. Come di regola, non tutte le caratteristiche del futuro gioco sono attualmente disponibili, ma sono abbastanza corpose da permetterci di darvi la nostra idea in merito alla componente multiplayer del titolo.

Tralasciando il single player che è stato soltanto accennato, l’online gaming di questo guardie e ladri si svolge attualmente in due modalità: Blood Money e Heist. A parte i rimandi chiave al parente Payday 2, che ancora riesce a far parlare di se sulla piattaforma Valve, queste modalità sono molto meno ragionate delle missioni presenti in esso. Soprattutto perché non vi sono dei veri e propri fronti da cui poter creare bene l’azione: essa si svolge in lungo e largo per le strade di Los Angeles, nell’unica mappa attualmente disponibile High Tension, tra grattacieli, parcheggi, strade a più corsie e veicoli corazzati.

Come suggerisce in nome stesso, Blood Money ci porta a essere assetati di denaro, perché la fazione che alla fine della partita avrà più soldi o arriverà per prima a 5 milioni di dollari, vincerà il match. Per accumulare i soldi non bisognerà per forza recuperarli dal centro della mappa, ma sarà possibile rubarli anche alla fazione avversaria. Ogni giocatore potrà portare con se un totale di 500 mila dollari, e nel caso in cui venga atterrato, il nemico, o l’alleato, potrà recuperare la refurtiva e portarla al sicuro.

La modalità Heist è forse un po’ più meditata rispetto alla precedente, anche meno disordinata, perché una volta fatte esplodere le porte di un furgone blindato, un corriere criminale dovrà portare la refurtiva in specifici posti di estrazione segnalati nella mappa, mentre il poliziotto dovrà bloccarli a mettere a sicuro la merce prima che venga definitivamente rubata.

I veterani del multiplayer di Battlefield potrebbero storcere il naso vedendo questo nome affiancato a Hardline, anche perché a parte i contenuti e il battlelog (sempre molto efficiente ndr), le cose in comune non sono poi così tante. Il respawn è sempre attivo e sarà possibile ritornare in vita su veicoli intelligentemente posizionati o su alleati specifici della squadra, oltre che alla normale base. Le classi di giocatori sono sempre quelle, ovvero: operatore, geniere, supporto e scout. In questo caso però le armi e le attrezzature non si sbloccheranno con l’aumentare del punteggio sul battlelog o con il raggiungimento di particolari obiettivi, ma si dovranno utilizzare i soldi accumulati in ogni partita: uccidere i nemici, far esplodere i veicoli, creare disastri in città o mettere a posto la refurtiva darà accesso a un quantitativo variabile di danaro in aggiunta a quello accumulabile dalla vincita del match. Prima di ogni scontro o durante un respawn, sarà quindi possibili customizzare ogni classe e rendere l’esperienza più personale, acquistando gadget e aggiungendo attrezzature interessanti alle armi. Per darvi un’idea, nel caso in cui non vogliate utilizzare la mazza da baseball, potrete acquistare un coltello. Altrimenti potrete aggiungere accessori agli slot vuoti, quali granate o maschere a gas. Oppure acquistare direttamente nuove armi legate alla vostra classe.

Il Frostbite 3 attualmente non sprizza di luce propria e bisogna ammettere che ogni tanto, nei momenti più concitati, gli fps diventano forse un po’ troppo ballerini. Pecca importante per uno sparatutto, dove gli fps stabili sono un’arma del tutto vincente. Ma naturalmente è ancora troppo presto per giudicarne le sue qualità. Il level design della mappa High Tension è comunque ben architettato e il Levolution non tende a mancare: sarà possibile godere della sua potenza soprattutto con la distruzione di una gru, che crollando lascerà un’interminabile scia di polvere e raderà al suolo ponti e impalcature senza batter ciglio. Si spera che a breve una nuova mappa sia disponibile, così da poter osservare la potenza grafica a lavoro su diverse situazioni. Anche perché, per quanto la mappa attuale sia grande ed esplorabile quasi completamente, alla fine ci ritroviamo sempre intorno agli stessi punti.

Forse rilasciarlo come standalone potrebbe essere un passo falso, magari sarebbe stato meglio affiancarlo al fratello maggiore Battlefield IV come DLC. E qui bisogna lasciare il duro giudizio alla campagna single player, che avrà l’arduo compito di renderlo un prodotto vincente. Anche perché il prezzo attualmente proposto sembra altino e non giustifica del tutto l’esperienza. Intanto però questa nuova rotta del franchise ci esalta e ci diverte particolarmente, e speriamo possa continuare a farlo magari con l’aggiunta di qualche succulenta modalità diversa dal solito. Anche perché altrimenti avrà serie difficoltà a crearsi una propria identità solida, in quello che è un panorama shooter difficilmente diversificabile.

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