Bergamo, rubati i videogiochi dei piccoli pazienti in un reparto pediatrico

Svuotata una teca. Un bambino ricoverato ha fatto la triste scoperta

È con amarezza che riportiamo uno spiacevole episodio avvenuto all’Ospedale Giovanni Paolo XXIII di Bergamo: un ladro ha derubato diversi videogiochi PlayStation 2 svuotando lo scaffale di una teca del reparto pediatrico. A fare la scoperta un bambino ricoverato del reparto alla ricerca di un gioco con cui passare il tempo, che ha chiesto al custode se avessero rimosso temporaneamente i giochi per le pulizie. Il custode ha dovuto deludere le attese del bambino, rispondendo: “No, sono stati rubati“.

A svelare pubblicamente il furto, invece, è stata la pagina Facebook “Associazione Amici della Pediatria”, onlus che ha sede proprio nel bergamasco e che ha corredato la denuncia con una foto in cui si può notare la mancanza di almeno trenta videogiochi nella teca, ormai semi-vuota:

“Perché l’hai fatto? Questi erano i giochi dei bambini ricoverati! Non sai quanta amarezza il tuo gesto ha lasciato in noi!”, queste sono alcune delle parole che si possono leggere nel post:

https://www.facebook.com/AssociazioneAmiciDellaPediatriaOnlus/posts/1889297984514708

 

Milena Lazzaroni, presidente di Amici della Pediatria, ha commentato all’ANSA: “Hanno rubato in una sala di aggregazione del reparto che viene usata dai bambini: si tratta di una trentina di giochi che usano i piccoli degenti, sono principalmente per la Playstation. È successo crediamo tra martedì e mercoledì, pensiamo tra le 11 e 12: è stata scassinata la teca con all’interno una trentina di giochi elettronici. Sono stati tutti rubati”.

Naturalmente, le risposte solidali delle persone non si sono fatte attendere, chiedendo nei commenti come fare per aiutare i piccoli pazienti ed allietare le loro giornate in ospedale. Tra i commenti ne spunta uno, che afferma che “due settimane fa era ricoverato mio figlio, ho visto che i parenti di un bambino si erano appropriati di alcuni giochi, messi in una borsa e andati via”. Tali persone non sarebbero quindi andate nella camera ospedaliera comune, ma avrebbero portato i giochi con sè. Sarebbe successo alle 21 circa, secondo l’autrice del post. Ovviamente, si spera che la giustizia farà il suo corso e che il colpevole, o i colpevoli, verranno trovati e i videogiochi restituiti, a prescindere da accuse fatte su Facebook, che saranno oggetto di investigazione.

Per chi vuole aiutare i bambini del reparto dell’Ospedale Paolo Giovanni XXIII l’associazione accetta volentieri videogiochi (nei prossimi giorni dovrebbe arrivare una lista dettagliata) per colmare il vuoto, lasciato non sono nella teca, ma anche nel cuore dei bambini ricoverati, derubati dei loro giochi. In alternativa, ecco il link alla pagina donazioni dell’onlus.

 

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