Binary Domain – Anteprima Binary Domain

Binary Domain è un interessantissimo gioco sviluppato dalla Yakuza Studio e pubblicato da Sega. Il suo papà, Toshihiro Nagoshi, è anche il creatore della saga di Yakuza, come si capisce dal nome del nuovo studio. Uno shooter di squadra in terza persona, che ricorda molto da vicino Mass Effect per certi suoi aspetti. Diamo un’occhiata più da vicino.
 

 

 


Loro, Robot

A dir la verità, per il momento, ancora non si conosce con assoluta precisione la trama di Binary Domain. Quello che ci è dato sapere è che ci troviamo nell’anno 2080, in un futuro dove la tecnologia è salita al livello da creare dei robot così ben fatti da sviluppare sentimenti umani, una coscienza, addirittura dei sogni. Naturalmente, un simile livello mentale ha degenerato nella volontà dello sterminio del genere umano, come in ogni fantascientifico che si rispetti. Il protagonista si chiama Dan, uno degli umani sopravvissuti, e assieme ad alcuni compagni è deciso a spazzare via le teste di metallo a suon di pallottole.
 

 

 

Ti voglio taaanto bene

Essenzialmente il gameplay è estremamente simile agli sparatutto di questo tipo, come per esempio a Gears of War. Noi controlliamo un personaggio specifico, ci possiamo riparare dietro ciò che lo scenario ci offre, e per il resto dobbiamo semplicemente pensare a riempire di pallottole i nemici, con un quadro di comandi che rispecchia, anch’esso, questo tipo di titoli. Le freccette direzionali ci permetteranno ad esempio di scegliere tra le nostre 2 armi equipaggiate, la pistola con colpi infiniti o le granate, mentre con i dorsali penseremo a mirare e sparare. Ma allora cosa c’è in questo titolo che si differenzia da tutti gli altri?

Appena iniziata la demo, ci renderemo subito conto che innanzitutto i vari personaggi presentano varie caratteristiche e utilizzano differenti armi. Su 4 personaggi secondari dovremo sceglierne 2 che ci accompagnino nella nostra avventura (probabilmente in maniera provvisoria), ponendo particolare attenzione sulle loro doti. Per esempio abbiamo il tank con le arme pesanti, o la ragazza cinese con il fucile da cecchino. Una volta scelti i nostri compagni, dopo ben poco ci accorgeremo di qualcosa di inaspettato: i personaggi inizieranno a conversare. E non frasi fatte: saranno delle conversazioni tra i png che cambiano a seconda di quale combinazione di compagni abbiamo scelto. E da qui noi potremo rispondere, tra varie frasi che lo schermo ci mostrerà, come più desideriamo; una volta risposto ci renderemo conto che queste scenette non sono messe lì per caso. Nello status dei personaggi troveremo infatti una barra, quella della fiducia, che si alzerà od abbasserà a seconda di qualunque cosa faremo: risposte alle conversazioni, azioni in battaglia, ordini azzeccati o che portano al suicidio, o anche complimenti e rimproveri che potremo elargire quando più desideriamo utilizzando una lista su schermo di frasi da far comparire con la pressione di un tasto dorsale.

Tutto ciò porta il gioco su un livello mai visto prima di intelligenza artificiale: non solo avremo la sensazione di parlare davvero con i nostri compagni, ma a seconda del loro livello di fiducia si comporteranno di conseguenza, ubbidendo agli ordini o meno, proteggendoci o evitando di venirci a salvare quando saremo a terra e privi di una cura medica da usare, e molto altro. Oltretutto, ci viene messo a disposizione un’opzione davvero interessante, cioè quella di giocare con il nostro headset e parlare con la nostra voce, con un buon riconoscimento vocale di una lunghissima serie di parole e frasi.

Questa è senza dubbio la caratteristica fondamentale del titolo che promette una grande profondità, ma abbiamo anche altre rilevanti aggiunte a questa tipologia, ad esempio il fatto che i nostri ripari possono venire distrutti, o anche la possibilità di comprare in vari negozi, oltre ad armi e cure, dei microchip da assegnare all’inventario dei personaggi per potenziarli ulteriormente rispetto al solo avanzamento di livello nelle loro caratteristiche che possiamo effettuare spendendo i soldi ottenuti sconfiggendo i nemici od effettuando azioni speciali.
 

 

 

Aspettative

Sin dalla demo, un gioco che nei primissimi secondi può apparire uguale a molti altri, si mostra invece come un potenziale capolavoro. Il sistema di fiducia porta la strategia a livelli enormi e il divertimento nel vivere un’avventura simile conversando con i propri compagni è ad alti livelli, mantenendo l’interesse nel titolo molto forte.
Le nostre speranze sono che abbia grande longevità e che non duri solo poche missioni, che abbia una trama ben concepita a parte le poche linee guida che già conosciamo e che i personaggi siano sviluppati in maniera tale da affezionarci a ciascuno di loro. Ma la demo sembra già volerci rassicurare sull’ultimo punto. Graficamente è nella fascia medio-alta e il doppiaggio italiano non è affatto male. Se non avevate mai sentito parlare di questo titolo è il momento giusto per provarlo per far nascere anche in voi un hype non da poco.

Appuntamento sulle pagine di Gamesource per la recensione!

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