Bladestorm: Nightmare – Recensione

Uno dei videogiochi di punta di Koei Tecmo usciti nella scorsa generazione di console è stato sicuramente Bladestorm: The Hundred Years’ War, che narrava le vicende della Guerra dei Cent’Anni tra la Francia e l’Inghilterra, in uno stile unico che non si discostava molto dai grandi titoli come Dynasty Warriors e Samurai Warriors. Quello che rendeva unico il videogioco era tuttavia la sua componente strategica, che unita alla sua componente action, rendeva il titolo unico nel suo genere. Con le nuove generazioni di console Koei Tecmo ci ha riprovato con il remake del titolo uscito su PlayStation 3 e Xbox 360, offrendo gli stessi contenuti del videogioco originale e aggiungendo una nuova modalità che inoltre dà anche il nome al titolo, Bladestorm: Nightmare. Scoprite cosa ne pensiamo del nuovo lavoro di Koei Tecmo in questa nostra recensione.

bladestorm: nightmare recensione

La Guerra Dei Cent’Anni

Il titolo ci permette dunque di entrare nel conflitto tra francesi e inglesi nelle vesti di un mercenario che dovremo creare tramite l’editor offerto dal videogioco. Quando avremo creato il mercenario ci ritroveremo nella locanda in cui ha inizio la nostra avventura. Conosceremo diversi personaggi fra cui l’oste è sicuramente il più importante, infatti sarà il proprietario della locanda che ci fornirà informazioni riguardo alla guerra tra Francia e Inghilterra e ci fornirà i contratti da firmare per aiutare una o l’altra forza in una battaglia. Ogni contratto si contraddistingue per una diversa difficoltà dalla quale dipende il compenso in denaro che otterremo, oltre che dalla lunghezza della battaglia, che può essere da un solo giorno fino a diverse settimane. Uno dei punti di forza del gioco sta nel fatto che ogni volta potremo decidere da che parte schierarci, il che non solo allunga la longevità del titolo ma offre anche un livello di sfida variabile a seconda che si decida se servire un un’unica nazione o se preferire i contratti che ci riempiranno di denaro. Nella locanda inoltre ci sarà anche un mercante che ci venderà equipaggiamento e strumenti utili in battaglia. Quando avremo finito di scegliere un contratto e la strategia che useremo in battaglia, di cui fa parte anche il nostro equipaggiamento, verremo catapultati direttamente sul campo al comando del nostro battaglione.

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Una volta scesi sul campo di battaglia noteremo subito che il sistema di gioco non si discosta dal suo predecessore. Il nostro mercenario sarà al comando di un battaglione che potrà crescere in unità ogni volta che sbloccheremo un potenziamento diventando sempre più grande e più potente. Potremo inoltre cambiare il battaglione di cui saremo al comando passando dalla fanteria alla cavalleria, o ancora dai lancieri agli arcieri, o dalle mazze chiodate agli alabardieri a qualunque altra categoria avremo a disposizione. Non ci sono limiti alle volte in cui potremo cambiare battaglione, l’importante è avere a disposizione il tomo di addestramento che ci permette di assumere il comando. Questi tomi ci verranno regalati alcuni dall’oste della locanda e altri li dovremo conquistare come ricompense sul campo di battaglia. Ogni battaglione ha a disposizione tre tipi di azione, solitamente due azioni di attacco e una di difesa o uno di supporto, che dovremo sbloccare di volta in volta sempre utilizzando i tomi. Acquisendo diversi potenziamenti saremo anche in grado di aumentare le abilità del nostro battaglione e la quantità di truppe che lo formano; inoltre potremo anche evocare sul campo di battaglia un battaglione di mercenari che ci potranno aiutare nella conquista di una fortezza o nella vittoria di un singolo combattimento contro gli eserciti nemici. Ogni battaglia ha una sua particolarità anche se alla lunga, una volta capito come affrontare ogni tipo di nemico, le battaglie saranno tutte piuttosto facili.

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Anche lo stile grafico non si discosta dal videogioco originale e sicuramente non è particolarmente dettagliato, anche se va detto che gli enormi ambienti e il grande quantitativo di truppe sullo schermo non ci fanno quasi notare il poco dettaglio delle ambientazioni, che molto spesso quindi tendono a essere uguali. Inoltre resta ancora scarsa l’intelligenza artificiale dei nemici che in molti casi sono davvero facili da battere. Anche i boss a difesa delle fortificazioni nemiche non offriranno un grande livello di sfida. Il comparto sonoro tuttavia è abbastanza discreto anche se forse sarebbe servito avere qualche musica in più nel corso di ogni battaglia.

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Forze Oscure

Una delle grosse novità inserite in questo titolo, come vi abbiamo detto, è la presenza di una nuova modalità che si chiama Nightmare. In questa nuova modalità affronteremo una diversa Guerra dei Cent’Anni, con una storia inventata, in cui il nostro nemico sarà Giovanna D’Arco al comando di un esercito di mostri che vanno dai semplici goblin, ai chiromanti, passando per i troll e i draghi. In questo nuovo scenario gli eserciti di Francia e Inghilterra si uniscono per affrontare il nemico comune. Questa nuova modalità permetterà al giocatore di prendere il controllo di ulteriori trentadue personaggi giocabili, basati sia sulla finzione che su importanti personaggi storici di un tempo. Con il loro aiuto il giocatore potrà cercare di controllare le armate demoniache, e restituire al mondo la vera Giovanna D’Arco.

Ci sono poche differenze con la modalità originale se non la differenza delle truppe presenti in campo e una storia nuova e originale. Inoltre potremo anche scegliere di utilizzare il mercenario della storia principale con tutte le abilità sbloccate e con tutto l’equipaggiamento sbloccato durante la campagna originale. Una caratteristica che differisce dal titolo originale e che risulta innovativa sta nel fatto che una volta conquistato una fortezza nemica e sconfitto l’esercito di demoni potremo reclutarli a nostra volta e schierarli sul campo di battaglia a combattere al nostro fianco contro i nemici.

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[signoff icon=”quote-circled”]Bladestorm: Nightmare in definitiva lo consideriamo un remake riuscito. Un videogioco consigliato agli amanti degli strategici action e a chi ha giocato anche il titolo originale. Il comparto tecnico anche se non eccezionale non inficia il giudizio di un titolo che nel complesso ha saputo soddisfare. Riteniamo quindi il videogioco un must have per tutti gli amanti del genere storico e dei videogiochi Koei Tecmo.[/signoff]

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