Blood Bowl – Recensione Blood Bowl

Cosa accadrebbe se…

Immaginate di essere un giocatore di football americano. Vi hanno lanciato la palla con un tiro altissimo, e voi state correndo come pazzi nel tentativo di prenderla e segnare così il touchdown della vostra vita. Ma c’è qualcosa che non va: sulla vostro cammino un enorme orco con il numero 4 scritto sulla maglietta insanguinata vi sbarra la strada, e sbavando e digrignando i denti si prepara a fare polvere di buona parte delle vostre ossa. Socchiudete gli occhi per mezzo secondo, probabilmente l’ultimo colpo che avete preso in testa vi ha annebbiato le idee, ma quando li riaprite quell’energumeno verde è ancora lì, e sta correndo verso di voi con l’espressione sul volto tipica di chi vi vede già degente all’ospedale. La palla e la vittoria sono vicine; il bruto e la fine della partita lo sono anche di più. Spiccate un balzo verso la palla per prenderla prima che siate voi ad essere agguantati, ma poco prima che le vostre dita riescano a sfiorarla, sentite un tonfo sordo, e poi il buio.
Quando vi svegliate, vi accorgete di non essere in un campo da football americano, bensì davanti alla nuova fatica di Cyanide, la trasposizione digitale del famoso Blood Bowl, il fratellino sportivo di Warhammer.



Ouch! Questo nano ha appena vinto un biglietto di sola andata per il regno del dolore!


Calcio d’inizio

Cominciamo dalle brutte notizie: Blood Bowl non è un gioco per tutti. In quanto diretta trasposizione del gioco originale da tavolo, le sue regole sono veramente tante, non tutte perfettamente comprensibili anche nonostante l’esaustivo tutorial presente. Se non avete mai giocato ma l’idea di essere l’allenatore di una squadra di football composta da orchi vi affascina, la cosa migliore che possiate fare è andare sul sito della Games Workshop e scaricarvi gratuitamente il manuale del gioco da tavolo, ma anche così ci vorranno parecchie partite prima di prendere confidenza con il gioco, anche al livello di difficoltà più basso. Se invece siete già giocatori navigati, cominciate a leccarvi le labbra, perché di sorprese ce ne sono tante e sono tutte per voi.
Innanzitutto, le razze: ce ne sono otto in totale, ognuna diversa dall’altra (al punto che cambia completamente il modo di gestire la partita), ciascuna delle quali con i suoi punti di forza e le sue debolezze. A questo punto, creata la vostra squadra, potrete decidere se affrontare la campagna (potenzialmente infinita), sfidando il computer in sfide sempre più difficili ed evolvendo di partita in partita la vostra squadra, con tanto di sponsor, rimpiazzi per feriti e defunti, giocatori più forti e così via, oppure sentirvi coraggiosi e tuffarvi nella modalità multiplayer, scontrandovi contro tanti altri giocatori e scalare la vetta della classifica mondiale. In caso poi abbiate un amico nelle vicinanze, i ragazzi di Cyanide hanno pensato bene di aggiungere una modalità multiplayer offline, dando l’opportunità a due giocatori di giocare sullo stesso computer. Comunque, oltre alla modalità di gioco a turni è stata aggiunta anche una modalità in tempo reale, che però non convince appieno a causa del caos e della strana intelligenza artificiale più incentrata sul fare a pezzetti tutti i vostri giocatori che a segnare touchdown.



Un buon schieramento iniziale è fondamentale per la vittoria


Dal piombo ai pixel

Graficamente parlando, Blood Bowl è un bel gioco senza per questo gridare al miracolo. Colorato, buffo, umoristico e chiassoso esattamente come il gioco originale. Gli stadi sono variopinti e contestuali, diversificati anche per importanza della squadra e della lega in cui si gioca. Si potranno quindi vedere stadi di campagna che altro non sono che campi recintati da uno steccato di legno, e ben più colossali arene nelle quali si affronteranno squadre di serie A. Tutti i personaggi ritraggono fedelmente i modellini della Games Workshop, e ad essi aggiungono quella vita che piombo e plastica difficilmente possono dare. In particolare sono apprezzabilissimi i filmati d’apertura del gioco, spesso diversi e tutti molto ben realizzati, utili per calare immediatamente il giocatore nell’atmosfera giusta. Menzione d’onore alla colonna sonora, veramente bella e calzante, che non annoia ma anzi accompagna molto bene anche i momenti più concitati. Anche gli effetti sonori presenti durante il gioco, come il tifo e le urla dei giocatori, fanno il loro giusto effetto, accompagnando il gioco ed aiutando a sentirsi veramente all’interno di un’arena in mezzo a giocatori volgari e rozzi pronti a ridursi in cenere per appagare il pubblico pagante (e quindi, gli sponsor).



Chissà se questo giocatore gioisce per il touchdown, o per averlo fatto con tutte le ossa integre…


La partita è finita, andate in pace

Blood Bowl è una perla per tutti gli amanti del gioco da tavolo. Riprende tutti gli elementi del gioco, a cominciare dal regolamento, e li ripropone migliorati e semplificati per concentrare l’attenzione sugli aspetti tattici della partita. Probabilmente, i puristi, quelli che preferiscono sentire il rumore dei dadi che sbattono sul tavolo e la sensazione della vernice acrilica sulle mani, potrebbero un po’ storcere il naso a causa della natura stessa del gioco, ma anche per loro questo prodotto è consigliato per via dell’ottima ed esaustiva modalità multiplayer. Per quanto riguarda invece i neofiti con tanta pazienza e voglia di imparare, potrebbe essere un ottimo modo per avvicinarsi alla versione originale e per incontrare altri appassionati esperti pronti a dare consigli e suggerimenti, ma aspettatevi una curva d’apprendimento molto elevata. Anche gli amanti di football americano potrebbero trovare questo titolo una gradevole e simpatica alternativa a videogames più realistici, sempre ricordando che le regole sono comunque lievemente diverse e che il gameplay non è esattamente immediato. In tutti gli altri casi, potrete sicuramente trovare titoli a voi più interessanti.

 

 

 

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