Bound By Flame – Bound By Flame

Immaginatevi di essere in un brutale mondo dark fantasy, dove ciò che resta della civiltà umana (ed elfica) sta vendendo annientato da un esercito di non-morti che non perdono una battaglia da oltre dieci anni. Come se ciò non rendesse la vostra esistenza sufficientemente ostica, avete avuto l’ingrata idea di dedicarvi al mestiere del mercenario. Un lavoro misero, dove per pochi soldi rischiate giornalmente la vita per combattere feccia e mostri al servizio del miglior offerente. E indovinate un po’? I vostri ultimi clienti sono dei maghi convinti di avere la soluzione per vincere la guerra, e vogliono che li proteggiate nientemeno che dalle sopracitate orde di cadaveri ambulanti. Ovviamente avete accettato. Ma è ancora meglio: il rituale che avrebbe dovuto salvare tutti fallisce, e il vostro corpo diventa l’ospite di un demone che non vede l’ora di prendere il controllo totale – vostro, e del mondo.

I signori della morte

Questa masochistica premessa è ciò che da inizio alla storia di Bound By Flame, gioco di ruolo creato dai francesi dello studio Spiders e pubblicato da Focus Interactive. Il medesimo studio è già autore di vari giochi dello stesso genere, sviluppati con il medesimo motore grafico proprietario. Nessuno, fin ora, è stato un successo travolgente, ma si sono tutti fatti notare per la ricerca di un elemento distintivo rispetto alla massa, come l’ambientazione futuristica e distopica di Mars: War Logs, o mettere il giocatore nei panni degli orchi in Of Orcs and Men. Paradossalmente, Bound By Flame è il gioco dall’apparenza meno originale creato fino a questo momento, salvo poi rendersi conto di come gran parte della trama sia influenzata dalla presenza demonica nel protagonista. Il demone, infatti, in base alle scelte del giocatore, influisce enormemente nello sviluppo narrativo, trasformando il protagonista e le sue capacità, di cui parleremo meglio nel successivo paragrafo dedicato al gameplay.

Vai qui, fai questo

Bound By Flame si colloca tra i giochi di ruolo “a scatola chiusa”, sviluppandosi in una formula lineare che vede il giocatore spostarsi in nuovi ambienti che fanno da centro per le quest mano a mano che si prosegue con l’avventura, lasciando la possibilità di esplorare le zone circostanti senza però poterne uscire sino a che non è stata completata la missione principale. Questa, come già detto, ruota intorno alla canonica ricerca per salvare il mondo, aggiungendo però l’interessante variabile del demone. Per quanto concerne le missioni secondarie, la loro quantità è piuttosto ridotta, ma c’è un chiaro sforzo nel volerle rendere il più coerenti possibili con il contesto, evitando l’infelice e fin troppo abusata formula del “vai lì, uccidi qua, consegna di là”, che in molti altri giochi finisce con il rendere tediosa l’esperienza complessiva.

Le missioni portano al classico racimolo di esperienza che, salendo di livello, si trasforma in punti da assegnare ad abilità e caratteristiche. Le abilità si dividono in tre rami: guerriero, ranger e piromante. Il primo sfrutta le armi di grandi dimensioni, il secondo si concentra sui pugnali e gli attacchi furtivi, mentre il terzo sulle capacità magiche donate dal demone. È da notare come il giocatore non sia vincolato alla scelta di un ruolo specifico, e che nulla impedisce di combinare abilità di più classi, cosa anzi preferibile, dato che determinati combattimenti favoriscono l’uno o l’altro stile, intercambiabile durante il combattimento stesso e le cui mosse di base sono disponibili indipendentemente dal ramo che si è preferito sviluppare maggiormente. Gli scontri, analogamente a quanto avviene in Mars: War Logs, sono in tempo reale e direttamente controllati dal giocatore, con possibilità di rallentare l’azione per poter selezionare oggetti e magie da un menù circolare (studiato per l’uso con il controller, compatibile nativamente e ben implementato). C’è anche una sezione dedicata al crafting, che permette di creare pozioni e trappole tramite i vari materiali che si recuperano in giro. Infine, potrete portare con voi un compagno, reclutandone uno per volta tra quelli che si uniscono alla causa man mano che si prosegue.

Nelle ombre

Quanto detto fin qui porta a constatare come il gioco abbia preso ispirazione da elementi ricorrenti in differenti saghe, combinandole in un mix funzionale, ma la realizzazione lascia un po’ a desiderare e inizia a mettere a nudo i difetti di questo gioco: prima di tutto, gran parte dei combattimenti finisce con il trasformarsi in un banale “para, schiva e colpisci”, ripetendo sempre le stesse mosse e combinazioni di tasti senza troppa fantasia. In secondo luogo, la difficoltà è mal bilanciata: se a livello normale appare fin troppo semplice eliminare tutti senza nemmeno usare oggetti, a livello difficile inizia a diventare frustrante, specialmente perché la difficoltà non coinvolge elementi quali il numero di nemici o il loro comportamento, ma semplicemente quanto danno infieriscono e quanta salute hanno, cambiando unicamente la durata degli scontri e, di conseguenza, quanto a lungo dovrete continuare ad alternare parate e attacchi.

Anche la realizzazione tecnica non brilla certo per eccellenza: sebbene a livello generale sia apprezzabile, riuscendo a creare alcune ambientazioni suggestive e servendosi di un supporto musicale che dona la giusta atmosfera, la produzione appare datata rispetto agli standard odierni, mostrando diverse incertezze tecniche, in particolar modo nelle animazioni e nelle texture. Sorvoliamo inoltre sui molti bug, grafici e non, che affliggono questo titolo, ma sui quali speriamo in una risoluzione nel prossimo futuro.

L’anti-Icaro

Per concludere, Bound By Flame non riesce a togliersi i difetti delle precedenti produzioni dello studio Spiders: l’idea di partenza è ambiziosa, ma lo sviluppo lascia a desiderare, sprecando molto potenziale per un gioco che potrebbe osare molto ma che, invece, vola basso. È come se vi venisse servita una grossa bistecca, dall’aria succulenta, ma che poi si rivela troppo cotta, non riuscendo così a gustarvi e deliziarvi come avreste voluto.

Con questo, non vogliamo dire che si tratti di un brutto gioco, ma la sua carenza di contenuti ci porta a sconsigliare l’acquisto a prezzo pieno.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento