Call of Duty Advanced Warfare – Hands On Multiplayer

Call of Duty, COD per gli amici: stiamo parlando di uno dei più importanti brand videoludici degli ultimi anni, una gallina dalle uova d’oro in grado di mietere consensi a tutto tondo. Non è tutto oro quello che luccica, dite? Vero: ci sono molti detrattori e critici delusi dal trend di sensazionalismo e spettacolarizzazione a tutti i costi che ha investito il mondo degli sparatutto in prima persona di recente, e per il quale COD è additato come il principale responsabile. Resta il fatto che a ogni annuncio di un nuovo capitolo le folle si infiammano e la platea, come quella della Gamescom di Colonia, è lì pronta con gli occhi lucidi e la bava alla bocca. È così che l’11 luglio 2014 abbiamo potuto assistere all’evento di presentazione della componente online di uno dei titoli più attesi di quest’anno: qui di seguito il dettagliato resoconto dell’evento dedicato a Call of Duty Multiplayer Advanced Warfare.

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Velocissimo e immenso

La conferenza si è aperta con Eric Hirshberg, CEO di Activision Publishing: il CEO è fiero di come gli sviluppatori di Sladgehammer Games abbiano lavorato al brand da tre anni a questa parte, rinnovando la serie e mantenendo nel contempo lo spirito dei primi episodi di CoD. Tre anni sono un tempo lungo in questa era digitale, tanto per i fan quanto per gli sviluppatori: la buona notizia è che questi ultimi hanno avuto tutto il tempo per rifinire nei più piccoli dettagli ogni singolo aspetto del gioco, che fin dall’inizio mirava a essere un titolo next-gen a tutti gli effetti in termini di grafica, gameplay e divertimento.

Fino al momento della presentazione erano stati mostrati spezzoni di gameplay, video mirati a sottolineare la potenza del motore grafico – soprattutto in campo aperto – e piccoli accenni di storyline, ma non era ancora stato affrontato il motivo principale per cui la maggior parte dei fan acquista un nuovo CoD al Day-1: il multiplayer online. Per la prima volta in assoluto, alla Gamescom di Colonia è stato mostrato il video trailer dedicato al multiplayer online di Call of Duty Multiplayer Advanced Warfare. I primi aggettivi che ci sono venuti in mente assistendo alla proiezione sono stati “velocissimo” e “immenso”: velocissimo a causa di nuove mosse di cui parleremo tra poco, che rendono più fluida l’azione di gioco; immenso per quanto riguarda la grafica, con mappe multiplayer sfruttabili anche verticalmente e scenari in campo aperto in grado di spezzare il fiato, con tanto di tsunami in grado di abbattersi sul mondo di gioco durante la partita (tranquilli, anche di questo parleremo a tempo debito in questo articolo).

Occupiamoci prima delle parole di Glen Schofield e Michael Condrey di Sladgehammer Games, che ci permetteranno di approfondire nel dettaglio tutte le novità offerte dal COD Next-Gen. I due simpatici sviluppatori hanno esordito confessando il timore iniziale provato nel lavorare su questo ip: “Non è certo facile migliorare un titolo che diverte e miete consensi tra migliaia di fan in tutto il mondo” hanno spiegato i due. “La strada che abbiamo scelto di percorrere”, hanno proseguito, “È stata quella del miglioramento del multiplayer online, per permettere a ogni singolo giocatore di affrontare la battaglia con il proprio personale stile di gioco”.

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Un esoscheletro potenziato fa sempre comodo

Vediamo quindi nel dettaglio, collegandoci al discorso di Glen e Michael, quali sono le più importanti novità di Call of Duty Multiplayer Advanced Warfare, partendo dalle mosse e dai perks e passando poi alle possibilità di customizzazione dei personaggi, tutti elementi di novità assoluta per quanto riguarda la serie:

BOOST JUMP: le tute EXO dei soldati permettono movimenti velocissimi e inediti, tra cui il boost jump, che permette di sviluppare i combattimenti sfruttando la verticalità degli scenari; si tratta di una caratteristica già vista in altri FPS, primo tra tutti Crysis 3, ma in questo caso abbiamo visto come il salto sia comandabile in volo, permettendo di atterrare alle spalle di un nemico o di entrare in un lucernario direttamente partendo dalla strada.

BOOST SLAM: una volta in volo con il boost jump, è possibile ritornare a terra in stile Thor o Iron Man, assestando un bel pugno sul terreno e stordendo i nemici nelle vicinanze; si tratta di un ottimo metodo per realizzare delle combo, sparando mentre si è in aria e utilizzando il pugno prima di toccare il suolo.

BOOST DODGE e BOOST SLIDE: il jetpack della tuta EXO non è comodo solamente per combattere verticalmente, ma anche per le scivolate e le schivate; si tratta di mosse velocissime che, se eseguite in serie, permettono di inanellare combo di movimenti in grado di spiazzare l’avversario e di attaccarlo da più punti, evitando nel contempo il fuoco nemico.

Non mancheranno ovviamente una nutrita serie di perks di ogni tipo: dalla temporanea invisibilità al classico bullet-time alla Max Payne, passando per scudi o poteri particolari da customizzare in base alle proprie esigenze di giocatore. Attivando gli appositi EXO perks sarà possibile, ad esempio – altra novità rispetto agli episodi precedenti di COD – sparare mentre si esegue una mossa boost di quelle elencate in precedenza o, ancora, staccare la torretta di una postazione fissa per portarsela in giro e utilizzare il mitragliatore in movimento, opzioni che interesseranno soprattutto i player più votati ad attaccare a testa bassa. Ma si tratta solamente di piccoli esempi mostrati alla conferenza, dato che nel gioco vero e proprio le possibilità saranno davvero numerose: massimizzare le varie abilità della classe scelta per il proprio personaggio permetterà infatti di attivare moltissime mosse e possibilità di attacco e difesa in grado di soddisfare anche il videogiocatore più esigente.

Ovviamente, l’attacco dipende innanzitutto dalle armi, vere protagoniste di ogni FPS degno di questo nome. In Call of Duty Multiplayer Advanced Warfare troveremo un arsenale immenso, con in più una decina di caratteristiche interamente personalizzabili per ogni arma. Oltre alle classiche macro categorie di armi – leggere/pesanti, a corto/medio/lungo raggio, pistole, fucili e fucili da cecchino – anche per quanto riguarda le bocche di fuoco presenti ci sarà una novità di rilievo: per la prima volta si potranno infatti impugnare armi a energia come i laser, che non consumano proiettili ma che necessitano di tempo per ricaricarsi di energia e poter sparare di nuovo. Anche per quanto riguarda le armi, quindi, la componente strategica data dalla scelta di una o di un’altra modalità di fuoco sarà fondamentale per favorire determinati stili di gioco rispetto ad altri, accentuando le diversità di approccio dei singoli giocatori.

Tutti i perks sono sbloccabili e attivabili spendendo dei punti che, come i classici punti esperienza – anch’essi naturalmente presenti come da tradizione – si potranno accumulare eseguendo uccisioni a catena o, ancora più semplicemente, giocando: più ore passerete in game e più perks avrete a vostra disposizione per personalizzare il vostro personaggio. Gli sviluppatori hanno ripreso il già ottimo sistema Pick 10 di Call of Duty: Black Ops e l’hanno inserito all’interno di Advanced Warfare: è nato così il nuovo sistema Pick 13, che consiste sostanzialmente nel permettere al giocatore di scegliere tredici opzioni per caratterizzare gli attributi del proprio combattente e adattarlo il più possibile al proprio stile.

Per quanto riguarda il punteggio e l’esperienza, ritornano naturalmente le scorestreaks tanto amate dai fan di COD, anche in questo caso con una novità assoluta per il brand: in Advanced Warfare troveremo infatti le co-op scorestreaks, pensate per far sì che i giocatori possano collaborare tra loro per eseguire azioni offensive ancora più personali e divertenti. È stato ad esempio mostrato come un palyer può identificare i bersagli a terra mentre un suo compagno li attacca con il mitragliatore di un drone dall’alto: immaginate le infinite possibilità a disposizione per raggranellare punti esperienza e divertirsi allo stesso tempo, soprattutto con una squadra di giocatori eterogenea e in grado di approcciare diversamente la stessa situazione di combattimento.

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Sala d’aspetto

Ricordate il countdown nella stanza prepartita in attesa che la partita cominci? Bene, potete dimenticare tutto questo: in attesa dell’inizio della partita Call of Duty Multiplayer Advanced Warfare ci terrà felicemente impegnati con un poligono di tiro virtuale, nel quale provare la propria potenza di fuoco su bersagli inanimati, per testare limiti e caratteristiche delle varie armi prima di entrare in battaglia. Ma non finisce qui, dal momento che tra un match e l’altro sarà anche possibile accedere alla supply lobby, vera e valida controparte ai momenti di azione di CoD Advanecd Warfare: nella lobby è possibile vedere il proprio personaggio, con tutti gli oggetti e le medaglie raccolte e tutte le caratteristiche. Ovviamente sarà possibile confrontare il proprio personaggio e i propri successi con quelli di tutti gli altri giocatori online: a cosa servirebbe altrimenti giocare per ore e accumulare achivements a più non posso? Lo sappiamo tutti anche se non lo vogliamo ammettere: una delle caratteristiche più belle del giocare online è il bullarsi con gli altri giocatori dei propri successi, ostentando oggetti e personalizzando il proprio avatar cercando sempre e comunque di superare tutti gli altri giocatori. La supply virtual lobby è il luogo ideale per fare tutto ciò, anche e soprattutto grazie alla potenza offerta dalle console di nuova generazione, che permettono di passare fluidamente e in modalità tridimensionale tra i vari personaggi e le numerose voci di menu.

Ultimo ma non meno importante aspetto della personalizzazione, il charachter design: sebbene non incida direttamente sulle abilità in battaglia, il mero aspetto fisico del proprio avatar è ugualmente importante per far sentire il giocatore il guerriero più forte di tutti. Ecco che il nuovo CoD metterà quindi a disposizione una serie di opzioni simili a titoli di simulazione in stile The Sims: corporatura, volti, capelli, tratti del viso e accessori sono solo alcuni dei parametri modificabili per una personalizzazione del personaggio profonda come non mai nella serie di Call of Duty.

Dal mare alla montagna

Nella seconda metà della presentazione è salito sul palco Greg Reisdorf, multiplayer lead designer di Sladgehammer Games, il quale ha spiegato come il design dei livelli sia importantissimo per fare un buon gioco multiplayer in quanto aiuta la strategia e aumenta il divertimento di tutti i giocatori coinvolti favorendo la fluidità e la libertà dell’azione. Le mappe multiplayer mostrate alla Gamescom sono state quattro, e saranno immediatamente disponibili al rilascio del gioco. Vediamole nel dettaglio:

BIOLAB: si tratta di un laboratorio genetico, caratterizzato da stretti corridoi pieni di luci al neon, riflessi metallici e apparecchiature mediche; per quanto possa sembrare una mappa dedicata ai giocatori che preferiscono il combattimento con lo shotgun a distanza ravvicinata in spazi angusti, all’esterno del Biolab troveremo una serie di container accumulati tra montagne innevate, perfetti per sviluppare verticalmente l’azione e per azioni offensive di più ampio respiro.

RIOT: la mappa è la ricostruzione di un penitenziario; anche in questo caso la parte esterna della mappa è dedicata ai movimenti veloci e e al Boost Jump, mentre gli interni di grigio cemento saranno il terreno ideale per gli amanti del combattimento a corto raggio.

ASCEND: riflessi, forti luci fredde e vetrate caratterizzano questa ambientazione che si ispira a una stazione spaziale; l’intera mappa presenta spazi molto ampi e ottimi per giocare verticalmente sia all’interno che all’esterno; da segnalare la stupenda caratterizzazione della piovosa notte all’esterno della base, in grado di amplificare la sensazione drammatica del combattimento.

DEFENDER: è la mappa che più di tutte ha stupito fan e addetti ai lavori. Ambientata in un bunker al di sotto del ponte di San Francisco, esplorando l’area esterna sarà possibile assistere a un gigantesco tsunami che, a un certo punto della battaglia, inonderà l’intera area di gioco modificando l’ambiente e le strategie migliori per uscire vittoriosi dalla partita.

Modalità per tutti

La conferenza si è conclusa con il ritorno sul palco degli sviluppatori, che hanno parlato delle nuove e vecchie modalità di gioco, sottolineando anche in questo caso come l’accento sia stato messo sulla varietà dell’offerta, per venire incontro a qualsiasi esigenza. Accanto a vecchie glorie come search and destroy e cattura la bandiera, troveremo nuove esilaranti modalità adatte a scacciare la noia tra un deathmatch e l’altro. Segnaliamo tra tutte la modalità Momentum, una sorta di pallamano in stile CoD che promette di essere tanto fuori di testa quanto divertente. Resta comunque il fatto che tutte le modalità, nuove o vecchie che siano, godranno del valore aggiunto delle nuove mosse EXO, permettendo quindi ai giocatori di approcciare in maniera differente anche le partite più classiche. I nuovi modi di combattere dovrebbero così svecchiare l’ormai stravista offerta di modalità Multiplayer presente negli altri FPS sul mercato.

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Hype? Come sempre

Che dire quindi, alla fine di questa succosa presentazione? Parrebbe davvero che Hirshberg abbia ragione quando afferma che ci troveremo di fronte un CoD moderno ed elettrizzante ma che, allo stesso tempo, manterrà salde le sue radici risultando ben riconoscibile per chi da sempre ama la serie. Il nuovo sistema di perks, le scorestreak e l’altissimo grado di personalizzazione saranno sicuramente apprezzati dai nuovi giocatori e dagli hardcore gamer degli sparatutto. Resta ancora da vedere quanto le partite riusciranno a essere bilanciate, anche se pare che l’attenzione degli sviluppatori si sia diretta anche in questo senso.

Per chi non fosse ancora convinto, la conferenza si è chiusa con un interessante annuncio: chiunque ha già effettuato o effettuerà il preordine del gioco, potrà acquistarlo con 24 ore di anticipo e, sempre un giorno prima di tutti gli altri, accedere al multiplayer online e iniziare a impratichirsi con il nuovo sistema di EXO Moves, accumulando nel contempo doppi punti esperienza per tutte le partite portate a termine durante le 24 ore del Day-zero (così è stato definito questo periodo precedente al Day-One). Hirshberg ha spiegato come i fan di CoD siano tra i più leali che abbia mai visto, e come questo sia a suo parere il modo migliore per ricompensarli. Per quanto ci riguarda siamo pienamente d’accordo, anche se a ben vedere già altre volte, proprio con Call of Duty, il Day-One è stato rotto dalle grandi catene di distribuzione per fare notizia. Staremo a vedere insomma, per il momento l’appuntamento con la chiamata alle armi è per Novembre 2014.

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