Call of Duty: Modern Warfare 2 – Recensione Call of Duty: Modern Warfare 2

Compagni d’armi

Ed eccoci arrivati a ciò che è il cuore di Modern Warfare 2, il multiplayer online, con 16 mappe inedtie, ispirate alla campagna single player, e 8 modalità ben conosciute dagli appassionati, senza però dimenticare alcune new entry. La formula di base è la stessa di COD4, ovvero una serie di partite deathmatch di ogni tipo e a obiettivi da catturare, far saltare e difendere. Tornano Dominio e Quartier Generale, dove lo scopo è conquistare i punti strategici sulla mappa, Sabotaggio, Demolizione e Cerca&Distruggi, con una squadra posta a difesa dell’obiettivo e l’altra incaricata di piazzare una bomba, il tutto affiancato dalla classica modalità Veterano e dalle nuove Cattura la bandiera e Deathmatch in terza persona.

Numerosi ritocchi sono stati fatti al sistema di classi, invariato nello sviluppo basato sull’esperienza, acquisita durante il gioco e completando alcune sfide come uccidere un dato numero di nemici in posizione sdraiata o eseguendo azioni particolari, come vendicarci di chi ci ha ucciso in precedenza. Le armi vengono sbloccate aumentando il nostro livello ed i potenziamenti verranno ottenuti effettuando uccisioni con le stesse. Il grado di personalizzazione dell’arsenale è alto: mirini (dal classico Red Dot a quello termico), silenziatori, lanciagranate, calci per ridurre il rinculo e fuoco rapido consentono di averne una adatta ad ogni situazione. Il sistema di classi è stato ampliato, permettendo ad ogni giocatore di trasportare due armi "pesanti", eliminando la classica pistola secondaria. Ognuno potrà portare con se un fucile da cecchino ed una mitraglietta o un lanciarazzi, per esempio, aumentando il proprio volume di fuoco e divenendo più versatile. Sono presenti anche nuovi tipi di equipaggiamenti da lancio, come le granate adesive in stile Halo ed il coltello da lancio. Inoltre compare il dual wielding, ovvero l’uso in contemporanea di Uzi e pistole.

Molti nuovi Perk (bonus), equipaggiabili tre per volta, sono stati aggiunti, come la possibilità di aumentare la velocità di movimento del personaggio, razziare i cadaveri o ampliare l’area d’azione del coltello. Un ulteriore bonus, che si aziona dopo la morte, consente di copiare le classi dell’avversario, rinascendo col suo stesso equipaggiamento, oppure tornare in vita dotati di una maggiore quantità di salute per qualche secondo.

 

Il gioco online è ancora una volta l’anima di Call of Duty

Le ricompense per le serie di uccisioni potranno essere impostate dal giocatore, dando l’occasione di attivare un perk dopo una killstreak più o meno lunga. Oltre ai classici raid aerei, UAV ed elicotteri, avremo a disposizione missili Predator teleguidati, Harrier, disturbatori UAV e lancio di rifornimenti. Una vasta scelta di bonus comporta il dover selezionare con cautela quello che più riteniamo utile: impostare solo potenti attacchi aerei su di una mappa quasi completamente al coperto, rischia di vanificarne l’efficacia e farci rimanere senza aiuti tatticamente utili.

Va fatto notare che queste ricompense risultano spesso troppo potenti e sbilanciate, riducendo le partite ad una ricerca del riparo dall’elicottero e alla morte per un missile che ci investe appena tornati in vita al punto di respawn, anch’essi distribuiti in maniera discutibile. A premiare il gioco "lamer" (scorretto, che disturba) entrano in gioco le mappe, mal progettate e promotrici del "camping", l’appostarsi non visti attendendo il passaggio dell’avversario, eliminadolo senza che possa reagire. Manovre consentite dal gioco, ma nemiche del fair play e del codice di condotta non scritto tipico degli sparatutto online.

Pollice verso anche per l’impossibilità di sfruttare i party su Xbox LIVE, costringendo tutti i giocatori all’uso del canale chat del gioco, finendo inevitabilmente per disturbarsi a vicenda, sia parlando tutti insieme che dialogando lingue diverse. Lo svantaggio dell’architettura basata su host, viene attenuato dalla funzione di host migration, ovvero il cambio di quest’ultimo qualora il precedente si dovesse disconnettere o la sua connessione renda la partita ingiocabile. Il netcode in generale risulta abbastanza stabile, non presentando difetti pesanti.

Tra sfide, encomi, emblemi e titoli sbloccabili compiendo determinate azioni, resteremo incollati al multigiocatore per parecchio tempo, con una gran dose di divertimento nonostante i difetti, soprattutto se giocato in compagnia. 

Campi di battaglia virtuali

Spremendo al limite il motore grafico del precedente capitolo, i ragazzi di Infinity Ward sono riusciti a creare un comparto grafico di tutto rispetto. Complice l’ottimo design, il tutto è veramente notevole, così come la regia dal taglio cinematografico. Unendo queste due caratteristiche, otteniamo dei campi di battaglia visivamente spettacolari. I modelli poligonali sono ben dettagliati e grazie al massiccio uso del bump mapping, tutto appare realistico e molto piacevole agli occhi. Il frame rate si mantiene sempre su buoni livelli, presentando rallentamenti minimi anche nelle situazioni più concitate, tra esplosioni e spari provenienti da una moltitudine di alleati e nemici.

L’illuminazione crea ottimi giochi di luce

 

Gli effetti particellari giocano un ruolo riuscito, con fumi, neve e cenere ardente alzata dal vento, così come il sistema di illuminazione, capace di rendere davvero memorabili le sequenze scarsamente illuminate. Le animazioni, seppur scriptate, appaiono più fluide e realistiche rispetto al passato e vi è un abbozzo di motore fisico relegato al rotolamento delle granate. Alcuni elementi dell’ambiente possono venire distrutti, ma è un caso marginale. Unica nota veramente negativa è la qualità delle textures, d’impatto fintanto che ci si tiene a debita distanza, ma spesso scarsamente dettagliate se osservate da vicino.

L’epicità delle situazioni deriva in parte da un sonoro di qualità, che si parli dell’ottimo doppiaggio italiano o delle musiche aderenti allo stile del gioco. Brani incalzanti e capaci di esaltare la vena eroica del momento ci accompagneranno per tutto il gioco, accentuando la già superba atmosfera. La quale, oltre alla cura riposta sul versante artistico, viene enfatizzata da un sapiente mix di suoni bellici quali esplosioni, spari e rumori tipici di un conflitto armato. Escludendo alcune pecche nel doppiaggio del multiplayer, il comparto sonoro svolge a dovere la sua funzione.

Conclusione

Modern Warfare 2 è il degno, forse fin troppo simile, seguito del predecessore.

Presenta un plot da film, intaccato da una narrazione confusionaria e vittima di qualche buco che, tutto sommato, si lascia apprezzare, portando il giocatore in giro per il mondo e proponendogli una gran varietà di situazioni da affronatare. Le aggiunte al gameplay riguardano soprattutto il multiplayer, con una revisionata struttura di classi e Perk, oltre che nuovi bonus per premiare le serie di uccisioni. L’interfaccia, forse leggermente invasiva, consente di avere sott’occhio tutti i dati in qualsiasi momento, sapendo sempre quanto manca al prossimo grado o cosa abbiamo equipaggiato.

Affronteremo diverse sessioni a bordo di veicoli

Le partite si svolgono in modo veloce e frizzante, peccando riguardo la struttura delle mappe e le killstreaks, incentivi a giocare sfruttando le imboscate, contrastabili in parte grazie alla kill cam che permette di vedere la nostra morte dagli occhi dell’assalitore. Graficamente d’impatto, sfoggia un comparto tecnico che riesce a mascherare più che bene l’età del motore fisico, anche se qualche ruga stona vistosamente. L’epicità della campagna single player è ottenuta grazie al massiccio uso di script e livelli posti su binari predefiniti e non aggirabili, scelta che può non piacere, ma necessaria a mantenere vivo il feeling cinematografico. La longevità della campagna si attesta tra le otto e le dodici ore, in base al livello di difficoltà e alla bravura del giocatore, ma interviene la modalità Operazioni Speciali ad allungare l’esperienza, modalità affrontabile in cooperativa a due giocatori sia online che offline, mentre il multigiocatore rende il gioco potenzialmente infinito.

Da segnalare la presenza di quattro edizioni differenti: quella standard con gioco e manuale, la Veteran con cofanetto steelbook contenente artbook, action figure del capitano “Soap” MacTavish, gioco, manuale e codice per scaricare Call of Duty Classic dal Psn e dal Marketplace; la Hardened, contenente gioco, manuale, artbook e codice per scaricare CODC, e per i feticisti delle limited edition la Prestige Edition, con tutto il materiale contenuto nella Hardened più un visore notturno perfettamente funzionante.

Chi ha amato il primo Modern Warfare, troverà in questo sequel un prodotto di suo gradimento; lo stesso dicasi per chi si dovesse avvicinare in questo momento alla saga. Nonostante i difetti e l’eccessiva somiglianza col predecessore, saprà farsi apprezzare e garantirà ore di divertimento.

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