Castlevania Judgment – Recensione Castlevania Judgment

Castlevania è stata una serie di videogames che ha accompagnato noi giocatori per tantissimi anni, andando a finire sulle più svariate console con titoli a volte ben riusciti altre un po’ meno. Alla fine è arrivato, in esclusiva su Wii, un picchiaduro che racchiude in se i personaggi dei vari titoli di Castlevania, che si vengono così a trovare tutti insieme in un unico gioco, prontissimi a darsele. Questo videogame è Castlevania Judgment (in originale Akumajo Dracula Judgment).

Una questione di tempo

La trama del gioco è, come nella maggior parte di questi tipi di picchiaduro, essenzialmente una scusa per permettere ai nostri beniamini di picchiarsi senza riserve. Galamoth, che come ricorderete era uno dei più difficili boss di Symphony of the Night nonché boss finale di Kid Dracula, è alla ricerca di un modo per cambiare la storia e uccidere Dracula al fine di prendere il suo posto. Decide quindi di servirsi di uno dei mostri provenienti dalla sua era di 10.000 anni nel futuro, il Time Reaper, per risolvere la cosa, facendolo tornare indietro nel tempo con l’intento di sconfiggere il suo acerrimo nemico. Questo piano è però stato scoperto dal Guardiano del Tempo, Aeon, che decide così di riunire in una spaccatura temporale i più potenti guerrieri provenienti da varie ere, in modo da trovare quale di essi sia il prescelto in grado di sconfiggere il Time Reaper. Aeon mette quindi di fronte i personaggi dei vari giochi di Castlevania davanti a dure battaglie e prove crudeli, sperando di poter evitare una catastrofe che cambi il corso della storia.

Fruste e acqua santa a volontà!

Facendo partire il gioco osserveremo subito il filmato iniziale in CG, accurato e ben fatto, seppure non spieghi nulla a livello di trama ma sia solo un modo per vedere alcuni dei personaggi combattere in un contesto non molto preciso. Arrivati al menù avremo a disposizione una grande quantità di opzioni: potremo infatti cominciare la storia (inizialmente disponibile con 2 personaggi); affrontare un arcade o un versus; imparare le basi di gioco con il tutorial; accedere alla modalità Castello di Dracula, della quale parleremo più avanti; scegliere le opzioni di gioco e personalizzare l’aspetto dei nostri personaggi con vari accessori sbloccati; connettere la nostra Wii con un DS nel quale sia presente il gioco Castlevania: Order of Ecclesia, cosa che ci permetterà di sbloccare alcuni contenuti in entrambi i titoli. Andiamo ora a esaminare il videogame vero e proprio.
Esso si presenta come un picchiaduro in tre dimensioni, dove potremo muoverci nel modo che desideriamo nei limiti dell’arena (sulla falsa riga di titoli come Power Stone ed Ergheiz). I controlli possono variare a seconda dei gusti: potremo infatti decidere di utlizzare la configurazione Wiimote+Nunchuk, il Classic Controller, o anche un Pad della Gamecube.
Il combattimento non è un semplice premere tasti a caso per uccidere l’avversario e colpirlo il più possibile, ma si presente invece piuttosto tattico. Tramite la pressione dei tasti di attacco potremo effettuare delle combo, più o meno variabili a seconda della successione che utilizzeremo. Oltre alle combinazioni base avremo a disposizione dei tasti per effettuare un attacco spezza difesa e varie mosse speciali, senza dimenticare l’immancabile tasto del salto e, ovviamente, quello per effettuare la Super e per utilizzare gli oggetti. Questi ultimi hanno un ruolo rilevante nel gioco: nelle arene potremo rompere candelabri, vasi e simili (come in ogni Castlevania) e acquisire vari strumenti da lanciare (anche questi conosciuti: coltelli da lancio, acqua santa, croce…), oppure i famosi cuori che determinano quante volte possiamo lanciare gli oggetti a nostra disposizione. Una volta che la barra della Super è piena, premendo il tasto corrispondente, vedremo il nostro personaggio effettuare un attacco che, in caso di contatto con l’avversario, farà partire un breve filmato dove vedremo l’eroe attaccare il nemico con tutta la sua furia e potenza.
Anche le arene stesse giocano un fattore di non poca importanza: infatti, oltre alle parti distruggibili per ottenere cuori e oggetti, possono comparire alcuni ostacoli al combattimento tra cui anche mostri ben conosciuti come gli Zombie.
Per quanto riguarda la modalità Castello di Dracula, in quest’ultima dovremo prima scegliere il personaggio con cui affrontarla per poi vedere su schermo alcune stanze disposte a labirinto. Per superare ognuna di queste dovremo battere un determinato avversario, ma rispettando alcuni requisiti (tra cui non usare oggetti, non essere mai colpiti, o combattere contro un avversario che recupera costantemente vita) e allo stesso tempo cercando ovviamente la via giusta da seguire per arrivare all’ultima stanza e sconfiggere il signore dei vampiri. Tramite questa modalità potremo sbloccare vari accessori per personalizzare i nostri eroi, nonché il profilo e il tema musicale di quello con cui l’abbiamo completata.
I personaggi giocabili sono in tutto 14: Simon Belmont, Dracula, La Morte, Carmilla, Trevor Belmont, Grant Danasty, Sypha Belnades, Alucard, Maria Renard, Golem, Eric Lecarde, Cornell, Shanoa e Aeon (quest’ultimo creato appositamente per il gioco). Un cast di tutto rispetto se non fosse che sono presenti alcuni combattenti con ben poca rilevanza, mentre non fanno la loro comparsa altri con un ruolo di spicco nella serie, come Soma o Shaft.

I disegni e i costumi del maestro Obata hanno dato uno stile ai personaggi ben diverso dal solito.

Ne uccide più la tecnica che la spada!

Parlando di caratteristiche tecniche, graficamente il titolo poteva offrire di meglio. Sono infatti assolutamente stupendi gli artwork e i costumi dei personaggi, ridisegnati completamente dallo stile del maestro Obata (il disegnatore di Hikaru No Go e Death Note), tuttavia questa rivisitazione dei protagonisti non farà piacere a molti: i modelli poligonali e le texture potevano essere migliorati, così come le animazioni dei PG in battaglia, che a volte possono sembrare un po’ macchinose. Il comparto audio è assolutamente ottimo: sono state riprese le musiche più famose dei vari titoli da cui provengono i protagonisti e riorchestrate per l’occasione. La giocabilità non è affatto male, ma è importante ricordarsi che essendo molte le azioni che possiamo compiere, sarà necessario affrontare prima il tutorial e allenarsi un po’ per prendere confidenza con i comandi e giocare al meglio delle nostre possibilità. La longevità, infine, nonostante il numero di personaggi non esaltante, riesce a distinguersi dalla massa dei picchiaduro grazie a molte modalità, parecchi contenuti sbloccabili, addirittura due diverse story mode per ogni personaggio e soprattutto la possibilità di giocare online, grazie alla quale potremo sfidare gli amici che abbiamo in tutto il mondo.

Certo che questi Zombie non vogliono proprio lasciarci in pace!

In definitiva

Castlevania Judgment è un picchiaduro che, giocato solo nei primi momenti, tenderà a essere molto sottovalutato. E’ invece un ottimo titolo con buone basi di strategia. Nonostante i personaggi potevano essere di più e la grafica notevolmente migliore, il gioco offre uno standard qualitativo piuttosto alto e non mancherà di esaltare i fans della serie. La presenza di una notevole quantità di modalità giocabili e di quella online, inoltre, ci saprà regalare molte ore in compagnia dei nostri guerrieri preferiti.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento