Culdcept Revolt – Recensione

Se non praticamente certo è comunque molto probabile che nessuno di voi abbia mai sentito parlare prima d’ora di Culdcept. Nonostante questo, la serie di Culdcept festeggia in questi mesi il suo ventesimo anniversario, e per celebrare tale data esce su Nintendo 3DS Culdcept Revolt, il capitolo più grande e ambizioso fino a questo momento.

Nato su Sega Saturn per il solo Giappone (con poi un porting per Playstation, un secondo capitolo per Dreamcast poi portato in America su Playstation 2, e infine Culdcept Saga per Xbox 360), Culdcept è un bizzarro videogioco di strategia a turni che vede fondersi tra loro giochi di ruolo, giochi di carte alla Magic, e Monopoly.

Culdcept Revolt


Cepter ha l’amnesia

Culdcept Revolt inizierà così come iniziano un’incredibile moltitudine di altri titoli: con un protagonista privo di memoria, a cui daremo noi un nome. Il nostro eroe, perso in un mondo di oscurità, viene contattato da una voce che gli rivela la sua vera identità: lui è un Cepter, un guerriero magico in grado di sfruttare poteri di mostri e incantesimi racchiusi nelle carte chiamate Culcept.

La voce si rivela essere Alicia, una Cepter in fuga assieme ad alcuni compagni, e dopo un breve tutorial verremo invitati a unirci al gruppo chiamato Free Bats. I Free Bats sono un gruppo di rivoltosi che si sta opponendo ai voleri del malefico Conte: egli sta facendo da dittatore nel regno e sta uccidendo tutti i Cepter, essendo essi gli unici che potrebbero combattere alla pari contro il suo esercito. Naturalmente l’eroe si unirà ai Free Bats, pronto a combattere per la libertà e per recuperare i propri ricordi.

Culdcept Revolt


Il mio mostro è un Albergo

Come abbiamo già detto, Culdcept Revolt è un titolo che mischia le meccaniche dei giochi di carte con quelli di Monopoly. Immaginatevi un tavolo da gioco, diverso come forma e sentiero a seconda dello stage affrontato, che ha diverse sezioni di diverso colore e alcuni check point. Ad ogni turno un giocatore può lanciare due dadi per muoversi sul tabellone, cercando di raggiungere i check point per ottenere denaro. Finendo invece su una sezione colorata si potrà decidere di spendere denaro per giocare una delle sue carte (che vengono pescate con la frequenza di una a turno), che sia un incantesimo oppure un mostro. Giocare un mostro piazzerà questa creatura su tale casella, prendendone il possesso (l’equivalente di comprare un terreno su Monopoly), facendo in modo che l’avversario sia costretto a pagarci una tassa nel caso passasse sopra tale casella.

Ogni mostro è dotato di un certo corrispettivo di Punti Vita e di Punti Attacco, nonché di eventuali abilità speciali. Questo accade perché, se si capita su una casella dove si trova un mostro avversario, è possibile scegliere di giocare un proprio mostro per avviare un combattimento piuttosto che pagare la tassa al nemico. In modo basilare, la creatura attaccante sferrerà un colpo per prima togliendo all’avversario tanti punti vita quanti sono i propri punti di attacco, e poi il difensore contrattaccherà. Se l’attaccante finisse vittorioso il nemico finirà distrutto e prenderà il possesso della casella, mentre se il difensore vincesse o semplicemente restasse in vita, si finirebbe in un nulla di fatto. La battaglia in ogni caso non è così lineare e prevedibile, poiché ognuno dei due giocatori in lotta potrà giocare dalla sua mano una carta equipaggiamento in grado di aumentare HP o Forza del suo mostro, o dotarlo di effetti particolari in grado di stravolgere le sorti del combattimento.

Piazzare mostri a caso non è consigliabile però, poiché ogni mostro possiede un elemento di appartenenza che equivale ai colori presenti sulla mappa di gioco. Un mostro di fuoco che si trova su una casella rossa potrà utilizzare le proprie abilità speciali, altrimenti sigillate, e garantirà un prezzo più alto sulle tasse che il nemico sarà costretto a pagare se capiterà in quella posizione. Non solo: possedere mostri su più caselle dello stesso colore aumenterà il loro il Potere Magico (l’obiettivo della partita è arrivare per primi a un certo totale di Potere Magico), mentre usando denaro sarà possibile far avanzare di livello i mostri per potenziarne gli effetti.

Culdcept Revolt


Il mio mazzo è in Meta

Le partite sono solitamente molto lunghe, piene di sorprese e richiedono un’alta dose di strategia, dato che potremo usare i nostri incantesimi anche per mettere i bastoni tra le ruote al nostro avversario. Per esempio potremo usare la Magia di Spostamento di 1 casella non per decidere dove finiremo noi, ma per costringere il nemico a capitare proprio su quella casella di nostra proprietà e che abbiamo avanzato al massimo livello.

Ogni giocatore avrà la possibilità di personalizzare del tutto il proprio mazzo tra oltre 800 carte diverse, giocando la modalità storia o sfidando amici in modalità locale o online. Inutile quindi dire che c’è sempre molto da fare e la longevità si attesta a livelli molto alti, per decine di ore di gioco che possono arrivare anche a centinaia per collezionare tutte le carte disponibili. Graficamente il titolo è piuttosto blando, nella media dei giochi Nintendo 3ds senza troppe pretese, con una colonna sonora però molto sentita che presenta tracce abbastanza cupe e ansiogene adatte alla situazione piuttosto dark in cui ci troviamo.

Culdcept Revolt


Culdcept Revolt presenta la prima vera occasione per noi europei di mettere le mani su questa serie che in Giappone è famosissima, molto amata, e che compie 20 anni. Sebbene possa sembrare assurdo mettere insieme giochi di carte e Monopoly, la formula funziona e risulta anche essere molto appassionante, soprattutto per coloro che decideranno di compiere un cammino competitivo e costruire un mazzo che possa mettere in ginocchio chiunque. Purtroppo, andando a valutare la realtà dei fatti, dubitiamo che un gioco simile possa fare grande scalpore in Europa e che possa essere molto trafficato online, tuttavia speriamo che goda della popolarità che merita.

7.2

Pro

  • Più di 800 carte uniche con cui creare i propri mazzi
  • Molto strategico e interessante
  • Colmo di contenuti

Contro

  • Temiamo non sarà molto popolato online
  • Alla lunga potrebbe stancare
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