DanceMasters – Recensione Dance Evolution

A quanto pare il Kinect, dal suo lancio, ha spopolato soprattutto con i due generi che gli riescono meglio: il fitness e il ballo. D’altra parte come potrebbe essere altrimenti? Questa periferica è un sensore che rileva i movimenti di tutto il corpo, quindi i giochi di movimento sono senz’altro i più indicati. Ed ecco che anche la Konami non poteva tirarsi indietro. Dopo il successo enorme legato ai vari giochi di Dance Dance Revolution, la casa produttrice abbandona il tappetino e punta al Kinect.

Il ballo si evolve?

Non appena entreremo nel titolo ci ritroveremo con un video introduttivo coloratissimo e scanzonato, che porterà poi al menù di gioco. Qui troveremo varie opzioni: l’Esibizione, dove potremo ballare le canzoni presenti sul disco, il Tutorial, le Opzioni, e la modalità Online che ci permetterà di gareggiare contro 3 avversari di tutto il mondo allo stesso momento.
Dando una rapida occhiata alla tracklist, ci accorgeremo che la scelta è piuttosto scarna e conta circa 30 tracce, tutte rigorosamente j-pop, che spaziano tra la parapara e altri generi molto dinamici. Questo naturalmente rende il titolo non adatto a quelli che odiano questo genere musicale, ma è comunque divertente per la stragrande maggioranza del pubblico, facendo sbavare gli appassionati. Il problema è che, tuffandoci direttamente nel gioco, ci ritroveremo incredibilmente spaesati e senza possibilità di azzeccare una mossa giusta, questo anche a causa del fatto che le canzoni non possono essere "frammentate" in alcun modo, per fare pratica. Facciamo quindi un passo indietro e andiamo a vedere il tutorial, che ci spiegherà nel dettaglio come funziona questo titolo.

Come tutti i giochi di ballo vedremo di fronte a noi, durante la traccia, l’esibizione di un personaggio che dovremo mimare come se fossimo allo specchio, e ci risulterà più facile del solito vedere come stiamo andando, visto che accanto al modello del png troveremo anche noi stessi, inquadrati dal Kinect. A differenza degli altri titoli però, differenza piuttosto grossa, il Kinect non seguirà uno per uno i nostri movimenti, monitorando ogni arto, ma si limiterà a controllare particolari posizioni del corpo in determinati momenti, proprio come se si trattasse delle frecce sui tappetini di DDR. Per spiegare il gioco dovremo illustrare queste movenze una per una, quindi state attenti.

Il primo tutorial, quello più basilare, riguarda il passo. Durante l’esibizione (che, ricordiamolo, non dobbiamo necessariamente seguire alla perfezione) capiterà di vedere dei cerchi verdi a terra che si restringono. Quando ne noteremo uno, sapremo che dovremo compiere un "passo", e cioè un poggiare i piedi nella posizione indicata al giusto momento. Al momento dell’esecuzione, su schermo, apparirà una frase che ci farà capire se abbiamo sbagliato o se siamo andati bene (Buuu o Perfetto) passando anche per i vari voti intermediari.
Dopo aver imparato il passo abbiamo la posa: comparirà la sagoma di una persona in una certa posa nella parte sinistra e quella destra dello schermo. Le due sagome inizieranno ad avvicinarsi tra loro, fino a sovrapporsi sul ballerino di cui seguiremo le movenze e, in quel preciso momento, dovremo farci trovare in quella posizione.
Il Terzo ci insegnerà i Punti: dei cerchi compariranno a volte sullo schermo con degli anelli che si stringeranno verso di essi. Nel momento in cui questi due combaceranno, dovremo far trovare la nostra mano (o le nostre mani, nel caso sia più di un cerchio) in quella posizione. Questa categoria presenta anche delle varianti: in una di esse dovremo mantenere la mano in quel punto per un certo periodo di tempo, in un’altra dovremo usare quel cerchio come punto di partenza per poi muovere il nostro arto a scia in un percorso prestabilito, mentre in un’ultima tipologia, all’interno del cerchio, ci saranno alcuni pallini che rappresentano il numero di volte in cui dovremo toccare, sotto il ritmo dato da vari anelli restringenti, il cerchio.
L’ultima parte del tutorial si focalizzerà sulle movenze ritmiche, iniziando da una posa come quella del secondo tutorial, che dovremo però poi mantenere per un certo periodo di tempo muovendo solo una determinata parte del corpo ritmicamente (come il bacino a sinistra e a destra, per esempio).

Come potete ben intuire quindi, è un gioco dove più che venire premiata la bravura vengono penalizzati i soli errori, permettendo al giocatore di esitare sul ballo in sé ma non perdonando la mancata posizione esatta al momento giusto, cosa che lo rende molto simile a ciò che accadeva con il caro vecchio tappetino.
Come dicevamo, non è possibile fare pratica sulle canzoni, quindi il tutto si rivelerà essere, con tempo e fatica, un trial and error fino ad imparare la coreografia della canzone a memoria, per ottenere l’ambito voto di AAA. E’ possibile giocare anche in due contemporaneamente, e per chi è fiducioso nelle proprie capacità, nella difficoltà più alta. Gli indicatori su "cosa fare e quando" saranno invisibili, costringendo il giocatore a seguire perfettamente il ballo visto su schermo.
Naturalmente, proprio come in DDR, c’è una sorta di barra della vita in basso a destra, che si svuoterà con gli errori e si riempirà invece facendo combo. Quando questa sarà piena potremo toccarla con la mano, facendo crescere una seconda, lenta barra, ma allo stesso tempo continuando a ballare senza fare errori per non perdere la piena carica. Se riusciamo a riempire la seconda, entreremo in uno spazio virtuale definito Universo Alternativo, dove per diversi secondi potremo fare un freestyle senza seguire le indicazioni su schermo e ottenendo un punteggio molto alto ad ogni nostro passo di danza. La possibilità di attivarlo quando vogliamo è una scelta strategica per evitare punti particolarmente ostici.

Scheda tecnica

Il titolo graficamente non si discosta dagli altri esponenti di questo genere, fa vedere esattamente ciò che deve essere visto. Il ballerino png con la sua coreografia, video coloratissimi, gli indicatori delle pose e le barre di energia. La novità, molto gradita, risiede nella presenza anche del modello poligonale che rappresenta noi stessi, fedeli e colorati (rispetto ai giochi che fan vedere solo la nostra sagoma), che balla sulla pista assieme al personaggio del computer. Le canzoni sono tutte molto belle, piacevoli e frenetiche, ma sono pochissime e di un genere che non tutti al mondo amano, pena anche l’assenza completa di qualunque brano famoso.
Come longevità non è eccezionale, tra i pochi brani presenti e un online completamente deserto, ma imparare a memoria ogni coreografia e raggiungere l’ambito AAA sarà impegnativo.

In conclusione

Konami porta su Kinect una sorta di Dance Dance Revolution da giocare con tutto il corpo, molto particolare in termini di requisiti per superare i livelli, ma allo stesso tempo piuttosto noioso dal momento che non richiede una coreografia ben eseguita da parte del giocatore, ma solo di certi movimenti al momento giusto. I brani sono pochi e di un genere unico e che non tutti apprezzeranno, ma che allo stesso tempo farà fare i salti di gioia agli amanti del j-pop. Purtroppo l’online è privo di giocatori, almeno per il momento, e non è possibile fare pratica sulle canzoni come accade con Dance Central. E’ un buon titolo, ma se doveste scegliere il vostro primo titolo musicale per Kinect, forse sarebbe consigliato iniziare col famoso rivale.

 

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