Danganronpa V3: Killing Harmony – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Dopo circa sette anni dal debutto, Danganronpa ha fatto impazzire decine di migliaia di fan, portando anche da noi la passione per la lotta tra speranza e disperazione, costellata di morti truculente e tristi storie. Su PlayStation 4 è possibile recuperare tutta la saga, a partire da Danganronpa 1.2 RELOAD per passare poi a Ultra Despair Girls, che narra alcuni eventi accaduti a cavallo tra il primo e il secondo gioco. Tuttavia, per giungere ad un epilogo sarà necessario guardare l’anime Danganronpa 3,  che fornirà finalmente un finale degno e soddisfacente. Il nuovo capitolo della saga, chiamato Danganronpa V3: Killing Harmony, non continua gli eventi narrati in precedenza, ma provvede ad un setting del tutto nuovo, con nuovi personaggi e una nuova storia, in cui torna il crudele Monokuma, immancabile di ogni gioco della serie.

Danganronpa V3

Sedici amici che si uccidono

All’interno di una scuola dove sono presenti solamente i migliori in ogni campo, al punto da essere chiamati “Ultimate”, i due protagonisti, Kaede Akamatsu (Ultimate Pianist) e Shuichi Saihara (Ultimate Detective) si ritrovano in un’aula, totalmente privi di memorie a parte la consapevolezza di quale sia il loro talento naturale, e fanno poi conoscenza con i loro compagni di classe.

Tutto sembra avvolto nel mistero fino al momento in cui non compariranno Monokuma, il robot a forma di orso che si autoproclama preside dell’istituto, e i suoi cinque Monokuccioli, contraddistinti da pose e colori da far impallidire anche i Super Sentai. Così come è accaduto anche nei vecchi capitoli di Danganronpa, Monokuma è intenzionato a costringere i sedici ragazzi a uccidersi a vicenda, con la minaccia che solamente partecipando a questo gioco mortale saranno in grado di essere “promossi” e uscire così dalla scuola. Quando uno studente ne uccide un altro, tutti i partecipanti dovranno indire un processo nel quale si dovrà cercare di scoprire l’assassino e votare: in caso di maggioranza a ragione l’assassino verrà ucciso e il gioco continuerà, ma in caso di errore il colpevole sarà promosso e liberato mentre tutti gli altri perderanno la vita. Riusciranno gli eroi di questa vicenda a collaborare per trovare una via d’uscita, o si abbandoneranno al sangue e alla disperazione?

Danganronpa V3

More of the same

Il gameplay di Danganronpa V3 è simile a quello dei precedenti capitoli principali, quindi se avete letto la nostra recensione di Danganronpa 1.2 RELOAD avrete già compreso che per la maggior parte del tempo quello che faremo sarà leggere centinaia di righe di dialogo in una visual novel che narra di amicizie, speranze, disperazione e morte. Potremo spostarci da un luogo all’altro della scuola camminando così da proseguire nella storia, indagare sugli omicidi, o decidere con chi aumentare la nostra amicizia durante il tempo libero, ma a parte quest’ultima possibilità il tutto sarà molto lineare e privo di scelte.

Una volta passate ore a seguire la trama, raggiungeremo il momento in cui il gameplay brilla di luce propria: i processi. Come ricorderanno coloro che hanno già giocato i capitoli precedenti, durante i processi dovremo “sparare” letteralmente proiettili contenenti i nostri indizi sulle frasi pronunciate dagli altri personaggi, così da mettere in evidenza le contraddizioni e cercare così di scoprire il colpevole. Durante ogni processo saranno presenti moltissimi altri minigiochi, che si moltiplicano soprattutto in Danganronpa V3 che raggiunge la più grande collezione di attività tra tutti i titoli della serie, tra “battaglie” gruppo contro gruppo in cui dovremo appaiare ogni frase con il giusto indizio, corse in taxi degne di Outrun per rispondere correttamente alle domande le cui risposte sono visualizzate come i bivi, e discussioni caotiche in cui i personaggi parleranno tutti insieme e dovremo districarci tra fiumi di parole trovando la giusta frase a cui opporci. Le varianti sono moltissime, e se uniamo ciò all’appassionante trama è molto difficile staccare le mani dal joypad.

Danganronpa V3

Continuity o pigrizia?

L’ambito tecnico di Danganronpa è quello sempre più difficile su cui discutere. Danganronpa 1 e 2 erano giochi sviluppati moltissimo tempo fa per PSP, quindi avevano una grafica minimalista, con immagini statiche e ambientazioni realizzate come se fossero cartonati da libri pop-up. Danganronpa V3 è sviluppato invece su Playstation 4: sebbene sia chiaramente visibile un miglioramento, soprattutto riguardo la risoluzione o alcuni effetti di transizione, ci ritroviamo essenzialmente con lo stesso tasso tecnico di sette anni fa. Abbastanza complicato decretare se questa sia stata effettivamente una scelta ponderata per mantenere lo stesso stile originario oppure se si tratti più di una pigrizia degli sviluppatori. Fatto sta che il tutto rimane comunque assolutamente godibile, soprattutto per chi è abituato ai capitoli precedenti, mentre potrebbe lasciare spiazzati i neofiti.

La colonna sonora è sempre sui massimi livelli, con tracce nuove e vecchie che infondono sempre lo spirito di tranquillità o ansia relativa alla situazione in cui ci si trova in quel momento. Applausi come al solito per il doppiaggio, presente sia in inglese che in giapponese, e alla longevità: il gioco, oltre alle canoniche 30-35 ore per la trama, permette anche diverse attività extra come il casinò, la ricerca dei collectible e una modalità “pacifica” in cui fare amicizia coi compagni di classe.

Danganronpa V3

Danganronpa V3: Killing Harmony fa ripartire la magia della serie in maniera che possa essere apprezzata sia da neofiti che da veterani, con un reboot che propone tantissime idee nuove di zecca e non fa mai annoiare. Naturalmente il titolo va valutato in quanto visual novel, e non come videogioco che potrebbe non piacere a coloro che cercano azione continua a botte da orbi. Chi acquista Danganronpa V3 è chi è in cerca di una bella storia, carica di significati e di emozioni, pronto a commuoversi per gli ideali dei protagonisti a cui ci si affeziona e sentire un colpo al cuore al momento della loro morte. Chi sopravviverà?

8.8

Pro

  • Sempre Danganronpa
  • Tanti contenuti
  • Pieno di umorismo, ma anche di momenti strazianti
  • Appassionante

Contro

  • Tecnicamente si doveva fare di più su PlayStation 4
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