Dark Souls II – Dark Souls II

Qualche giorno addietro, in quel di Milano, abbiamo avuto l’occasione di provare uno dei più attesi sequel di questo anno: Dark Souls II. Se siete fra i fan preoccupati per una possibile diminuzione della difficoltà del titolo per ragioni di mercato, potete star certi che questo RPG di From Software vi condannerà sicuramente a scontare tremende pene dell’inferno grazie alla sua elevata difficoltà, come per il suo predecessore e prima ancora Demon Souls ed i vari King’s Field.

Il Calendario dei Santi finirà alla svelta

Fra le varie innovazione introdotteci da Takeshi Miyazoe, publishing producer di Namco Bandai, spicca per perfidia la diminuzione graduale della barra della vita ogni volta che periremo in forma “non morta”: se siamo di fronte ad un boss ostico oppure ad uno scenario pieno di nemici imbattibili potremo trovarci ad affrontarli anche con il 50% degli HP se persistiamo nell’ingaggiare il combattimento perdendo ogni volta. Questa nuova e frustrante caratteristica sarà annullabile tornando in forma umana usando gli appositi oggetti, così facendo si recupererà l’interra barra della vita. A darvi una mano nel gameplay sono invece stati introdotti quattro slot per gli oggetti al posto di due, è stato migliorato di gran lunga il salto ed oltre alle classiche fiaschette di Estus sono state introdotte delle Gemme Vitali che consentiranno una lenta, ma a volte essenziale, rigenerazione della barra della vita. Visto che le Gemme sono facilmente trovabili lungo il gioco, sia nei vari tesori sia nei corpi dei caduti, sono di sicuro un valido aiuto. Tornando all’inasprimento della difficoltà, i colpi alle spalle (backstab) sono stati depotenziati e resi più difficili da utilizzare, mentre la IA dei nemici è stata di gran lunga migliorata, rendendo i nostri avversari più aggressivi e letali.

So the world might be mended…

Un’altra differenza fra questo ed il primo capitolo sarà nel passare di livello. Infatti, contrariamente a Dark Souls, i falò fungeranno solo da mezzo di trasporto fra i vari scenari del gioco e come fornace per bruciare degli speciali oggetti che modificheranno vari aspetti del gioco come le invasioni, la difficoltà del gioco oppure il miglioramento delle fiaschette di Estus. L’onere di aumentare il vostro livello sarà di una sacerdotessa che ricorda molto la Maiden in Black di Demon’s Souls.
Non fate come noi però, non la uccidete! Riceverete in cambio solo un misero anello e vi priverete della possibilità di avanzare di livello.

Comparto online decisamente migliorato

Per quanto riguarda il comparto online è qui che si sono concentrate le maggiori innovazioni, infatti, rispetto ai precedenti titoli, potrete usufruire di server dedicati che vi consentiranno di affrontare, se ne avete voglia, solo avversari della vostra regione. Nella modalità online è stata inserita anche una chat, disponibile solo fra alleati e disattivabile dal giocatore in qualsiasi momento. La potenza dei vostri avversari sarà ben distinta da un’aura che ricoprirà il loro corpo, più sarà visibile più l’avversario sarà potente, mentre per aiutare i giocatori nelle fasi di cooperazione è stato introdotto l’anello Name-engraved Ring che consentirà a due giocatori che sono devoti alla stessa divinità (altra innovazione in DS2) di trovarsi reciprocamente in gioco con maggiore facilità.

Dark Souls II ci è sembrato addirittura più ruolistico del precedente, grazie ad una maggiore differenza di stili di combattimento fra le classi iniziali che cambierà radicalmente il vostro stile di gioco in base alla loro scelta. Nel nostro caso abbiamo provato lo spadaccino a due mani sacrificando l’unica nostra difesa contro attacchi degli avversari, ma le varie schermate “You Died” che abbiamo visto ci hanno dimostrato che forse non era la classe fatta per noi. A conti fatti quel poco che abbiamo provato ci fa ben sperare, di sicuro il 13 marzo ci troveremo di fronte ad un titolo più tosto, frustante ed allo stesso modo appagante del predecessore. 

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