DarkOrbit – Recensione DarkOrbit

Da casa BigPoint, arriva sul mercato italiano un titolo che narra le avventure di un manipolo (si fa per dire) di eroi in tenuta da astronauti, che come di norma, tenderanno a darsi guerra per la conquista dell’intero universo. Per fortuna che di spazio da prendere per se stessi ce nè, perchè Dark Orbit, il gioco in questione, vanta attualmente di una buona fetta di iscrizioni e player piuttosto attivi, sia in-game che sul forum. Accendiamo quindi il nostro motore a particelle, ed esploriamo insieme quello che è l’universo targato Dark Orbit.

E’ il terzo millennio, e sul nostro pianeta non rimangono che la cenere e le macerie portate dall’uomo per condurre sé stesso all’autodistruzione, aiutandosi con l’ordinarietà delle guerre e del cambio climatico che col tempo ha portato ad una glaciazione di gran parte del territorio terrestre, lasciando solamente alle nazioni più potenti la possibilità di sviluppare la tecnologia necessaria per soppravvivere. L’uomo così, rendendosi conto di quanto fosse critico lo stato del pianeta blu, iniziò ad alzare gli occhi al cielo, raggiungendolo poi, per la conquista dello spazio. Sceglieremo così a quale delle tre fazioni appartenere, o sarebbe meglio dire a quali aziende, dato che oltre allo scopo espansionistico delle stesse, il tema centrale sarà l’ottenimento delle risorse.


Nello spazio

Dopo esserci registrati sul sito ufficiale, e aver familiarizzato con le varie opzioni e meccaniche, saremo pronti a pilotare il nostro primo velivolo, fornitoci gentilmente dall’azienda scelta in precedenza, che ovviamente ci regalerà un potentissimo cassonetto volante (colpa della crisi…). Dopo aver preso mano ai comandi della nostra prima astronave, l’obbiettivo primario sarà l’accumulo delle risorse mirate al potenziamento del nostro alter-ego, o perlomeno, della sua macchina, aggiungendo così di volta in volta una serie piuttosto elevata di oggetti più o meno utili nella nostra missione secondaria: l’annientamento delle aziende avversarie. Comunque diciamolo sin da ora, Dark Orbit è un gioco che alla lunga può stancare per via di una serie di obbiettivi che persistendo possono risultare ripetitivi, sia chiaro però, non è un brutto gioco, solo bisogna sapersi adeguare alla semplicità e pochezza di alcune features.

Continuando a navigare nello spazio, avremo la possibilità di interagire con un buon numero di missioni, che perlopiù si limiteranno alla vaporizzazione di una determinata specie di nemici, attaccabili con con un paio di click del mouse, periferica necessaria per tutte le azioni da compiere in gioco. Il problema in questo caso, si presenta sia nelle prime fasi, che in quelle più avanzate: scopriremo infatti, che con il giusto equipaggiamento, il titolo risulterà più semplice di quanto si possa credere, non creando talvolta una vera e propria sfida verso il giocatore.

 

 

Tu, il mio nemico

Una delle componenti più importanti di Dark Orbit, è senza dubbio il pvp, un elemento sicuramente ben curato e gestito, capace di rendere appieno l’idea della dura vita di un Cosmonauta. Il player vs player può definirsi semi libero, perchè a parte un ristretto numero di zone "sicure", sarà possibile attaccare i nemici della propria fazione, in uno scontro in cui il più abile e meglio equipaggiato avrà la meglio. Un’altra feature sempre correlata , si rivela altrettanto interessante, ovvero, la possibilità di assalire i velivoli degli alleati, col fine di depredare la loro stiva, e procurarci in modo poco corretto gli oggetti a noi necessari per il proseguimento dell’avventura. Unica pecca di questo sistema, rimane l’importanza troppo marcata dell’equipaggiamento bellico da noi posseduto, infatti, non ci sarà una vera e propria sfida con coloro aventi armi e scudi più deboli dei nostri, comparandosi così ad uno dei più classici modelli di Item-based.

La lucentezza del motore… Grafico

Per essere un browser game, Dark Orbit riesce ad esibire un buon comparto tecnico, presentando dei modelli ben rifiniti per quanto riguarda  le astronavi, così come per gli effetti grafici riguardanti laser ed esplosioni, che seppur non avendo chissà quale bellezza visiva, trasportano il giocatore indietro nel passato, portandolo a rivivere gli effetti retrò dei vecchi giochi spaziali. Anche i background sono ben lavorati, presentando con realismo, una buona varietà di elementi sullo sfondo, quali pianeti, stelle, stazioni orbitanti ecc…

Conclusione

Dark Orbit è un titolo che sicuramente vale la pena provare, essendo "gratis" e soprattutto non avendo nessun client da scaricare. Un prodotto che può piacere principalmente all’utenza casual, per via di meccaniche che rendono l’esperienza di gioco talvolta molto semplice (e ripetitiva…), quest’ultimo fatto però si accentua principalmente per i giocatori paganti, a cui si presenterà una scalata due volte meno difficoltosa rispetto agli altri. Se comunque amate crescere serenamente il vostro alter-ego e confrontarlo con gli altri velivoli in frenetici scontri pvp, questo titolo sicuramente non vi deluderà, regalandovi ore di sano divertimento.

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