Dead Rising: Chop Till You Drop – Recensione Dead Rising: Chop Till You Drop

Zombie… ancora Zombie…

Sicuramente la gran parte dei videogiocatori restano sempre più stupiti dinanzi alla quantità immensa di videogiochi che ci mettono a disposizione la possibilità di combattere gli zombie, queste semplici forme di non-morti; ma ecco che continuano ad uscire titoli dedicati a queste strane forme di non-vita e ogni anno ci promettono di vivere l’esperienza di affrontare la non-morte da punti di vista differenti. Questo titolo non fa altro che riproporre la situazione vista nel film L’alba dei morti viventi, modificando alcuni elementi della trama e consentendo al giocatore di immergersi in un ambiente più realistico.
 

 

Una settimana da spasso al centro commerciale!

Il nostro ruolo è quello di un reporter freelance d’assalto che, fiutando un’esclusiva, si fa portare da un elicottero in una cittadina che pare avvolta da eventi misteriosi. Scendiamo quindi dall’elicottero sul tetto di un grande centro commerciale e ci immergiamo nell’incubo. Qui troviamo alcuni superstiti ed un paio di agenti governativi che stanno cercando di salvare la situazione, che si mostra subito più complicata del solo "sopravvivere" agli zombie in attesa che l’elicottero del reporter ritorni per salvare tutti una settimana più tardi. La trama si dipana in "casi", uno per ciascuna giornata, e sebbene non siano chiarissimi i collegamenti tra un episodio e l’altro di questi casi, questi ultimi svelano sempre un retroscena della situazione. La trama non è di quelle che attira fortemente, né ha delle grosse lacune, insomma non è niente di che, ma c’è. 

Il pregio maggiore del gioco, tuttavia, si trova nei filmati che dipanano la trama, coinvolgendo molto il giocatore che assiste a delle scene da film: i movimenti naturali e il doppiaggio ottimo contribuiscono a rendere la trama un punto fermo, nonostante le lacune dovute alla scarsezza di originalità.

Gli zombie sono grigi, le giostre colorate!

La grafica del gioco è curata, ogni area di gioco è piena di oggetti da poter utilizzare per porre fine alle sofferenze dei poveri malcapitati nei modi più svariati. I personaggi sono abbastanza ben resi, benché il limite di potenza della wii non consenta grandi cose, i movimenti sono abbastanza fluidi e le animazioni molto curate. I "boss" che incontriamo durante le nostre missioni sono generalmente dei pazzi schizzati che sono andati fuori di testa per la situazione. Tra i più simpatici potrete incontrare il clown che anima una giostra che gira a folle velocità per il centro commerciale, portando due motoseghe in mano, giusto per renderci più simpatica la missione di fermare la giostra. La caratterizzazione dei luoghi non è estremizzata, ma nemmeno assente: in un negozio di scarpe ci sarà possibile cambiarci le scarpe, in un ottico potremo scegliere gli occhiali e così via. Al termine del gioco potremmo aver cambiato completamente look! Tutti gli zombie, ad eccezione dei maledetti pappagalli e dei barboncini, sono stati renderizzati con texture scure dai colori freddi; al contrario, i negozi principali sono molto colorati, così come i superstiti e gli amici. Gli ambienti sono moderatamente vasti e non ci sono molti caricamenti da una zona all’altra, come consiglio mi sento di dire che l’utilizzo dello skateboard cambia la vita: potremo viaggiare a forte velocità investendo gli zombie e non dovendoci fermare per ucciderli tutti, gustandoci il panorama del centro commerciale, in cui sono anche presenti anche rampe apposite per lo skate. Unica pecca: a volte non si capisce contro cosa si sbatte e si cade dallo skate, perdendolo e rendendone difficile il ritrovamento.

 

 

I dialoghi sono altalenanti

Il sonoro è ben curato, sebbene le musiche non abbiano grande effetto e risultino un po’ banali. I dialoghi, al contrario, sono estremamente curati nel tono e nel timbro vocale, appropriato per ciascun personaggio. Tuttavia, a molti dialoghi risulta aliena qualsiasi concezione di razionalità o logicità (basta pensare al caso del vandalismo nel supermercato). I rumori delle armi e degli oggetti sono invece convincenti e contribuiscono a dare realismo al gioco. In linea generale, il sonoro non affatica il giocatore, anzi aiuta spesso a non smettere di giocare (soprattutto quando si guardano i dialoghi tra i personaggi).

Guns. Lots of guns.

Citazione necessaria, in quanto per sopravvivere all’interno del centro commerciale è necessaria una grande potenza di fuoco, che si raggiunge gradualmente con il dipanarsi della situazione. L’unico modo di sopravvivere durante le nostre scorribande nel centro commerciale è quello di uccidere il maggior numero di zombie nel minor tempo possibile (spesso le missioni sono a tempo, ma ne parliamo più avanti). Risulta quindi necessario avere un ottimo armamento, perché gli oggetti che si trovano in giro sono risorse utili, ma spesso non consentono di andare avanti per molto. In ogni caso, dopo l’uccisione di qualche zombie sarà subito evidente il fatto che questi lasciano a terra munizioni, cibo o dollari; quindi, sebbene si sprechino munizioni per ucciderli, spesso veniamo ripagati con altre munizioni, magari di un’arma di calibro maggiore. 
I controlli sono affidati alla classica coppia wiimote + nunchuk e sono organizzati discretamente. Unica pecca: non si può sparare mentre ci si muove, si è costretti quindi ad avanzare molto lentamente, fermarsi, liberare la zona, avanzare. Inoltre, mentre si ha un arma in mano si ha l’inconveniente di perdere dei dettagli, in quanto quando si restringe il campo visivo (anche se di poco).
Ci sono un sacco di cose da fare in un centro commerciale, all’infuori di recuperare superstiti e uccidere zombie. Si possono fare frullati energetici, comprare armi e scatole di munizioni, imparare mosse di wrestling, ma non solo. Si può anche girare liberamente, senza avere necessariamente una missione da svolgere, sprecando così un sacco di munizioni ma facendosi un’idea della zona e potendo cambiare il proprio look. Possiamo anche raccogliere oggetti strada facendo, però in questo caso dobbiamo fare attenzione al nostro spazio nell’inventario che è veramente scarso.
 

Il nostro armaiolo di fiducia...

Le missioni si dividono in missioni principali e secondarie (che sono generalmente un salvataggio di superstiti), qualunque sia la missione affidataci però dobbiamo compierla nel più breve tempo possibile (viene valutato il tempo di completamento e classificato con un sistema a lettere), e per poterlo fare ci affideremo in ogni situazione alla nostra amica freccia, che ci indicherà dove andare passo passo per poter arrivare all’obiettivo e poi tornare a casa. Orientarsi è più difficile di quanto non possa sembrare: il centro commerciale è veramente grande e spesso le zone ci sembrano tutte uguali, mentre la mappa non è proprio la cosa più immediata del mondo da utilizzare.

Un buon gioco.

Il gioco non presenta una modalità multiplayer, ma è sufficientemente articolato da poterci far scegliere due approcci differenti: il modo veloce ed il modo lento. Andando veloci trascuriamo tutti i dettagli, ci concentriamo solo sulle missioni principali e terminiamo il gioco in poco tempo. Al contrario, andando piano, possiamo gustarci le missioni secondarie, girare un po’ liberamente ed esplorare zone del centro che non sarebbero altrimenti scoperte. Qualsiasi sia il nostro approccio al gioco non siamo vincolati ad un modo o all’altro, per cui possiamo decidere di prenderci una pausa dalle missioni in qualsiasi momento, saltando dei passaggi successivamente se non ci interessa perdere ulteriore tempo. Tutte le missioni sono comunque libere, possiamo utilizzare le armi che vogliamo e arrivare al punto indicato come più ci pare, se non vogliamo seguire la freccia, inoltre gli zombie non finiscono mai né sono vincolati a posizioni precise, per cui possiamo affrontare la missione in modo sempre differente.
 

 

Il verdetto è…

Il gioco non è male, anzi. L’unica pecca è la ripetitività delle uccisioni, gli zombie sono troppo densi e troppo facili da uccidere, ad esclusione dei barboncini e soprattutto dei pappagalli. La trama non è un gran che, ma i video meritano veramente. In definitiva, se vi piace il genere questo è un titolo da avere. Se non vi piace il genere e non lo avete mai provato questo può essere un buon trampolino, altrimenti forse non è il gioco che fa per voi.

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