Diablo III – Anteprima Diablo III

Quando il primo Diablo venne alla luce, nell’ormai lontano 1996, nessuno avrebbe immaginato l’enorme successo che ne sarebbe conseguito. Anzi, molti detrattori puntavano il dito contro un sistema di gioco che, consistendo nel “clicca sul nemico, spaccalo e sali di livello”, si sarebbe sicuramente rivelato noioso e monotono. In realtà, il primo Diablo fu il capostipite di una nuova declinazione dell’rpg, chiamato Hack ‘n’ Slash, al quale appartengono titoli come Sacred, Dungeon Siege e molti altri e che mescola la crescita progressiva del personaggio tipica degli rpg, al button smashing dei giochi d’azione.

Il successo di Diablo fu tale che non solo viene ancora considerato come un punto di riferimento per il genere, ma ebbe anche un seguito, Diablo II, uscito sugli scaffali nel giugno 2000 ed ampliato in seguito con l’espansione Lord of Destruction.Ora, agli inizi del 2009, aspettiamo con impazienza l’uscita del terzo capitolo della saga, chiamato semplicemente Diablo III, annunciato a sorpresa al Blizzard’s World Wide Invitational a metà del 2008 e già capace di attirare su di sé un hype decisamente elevato, fomentato da Blizzard con la sua classica maestria. Nessun altro gioco nella storia ha lasciato così tante bocche aperte per un video in cui viene rivelato che ci sarà niente di meno che un originalissimo e caratterizzatissimo Mago.

Vent’anni dopo, tornano gli eroi

Sono passati vent’anni dalle terribili vicende di Diablo II, che hanno lasciato gli eroi che vi parteciparono marchiati a fuoco, sia nel fisico che nella mente. Per le lande di Sanctuary, quella che era a tutti gli effetti una crudele quanto reale vicenda, si è presto tramutata in leggenda. Nessuno più ricorda i terribili segreti e le temibili forze che combatterono vent’anni prima, solamente gli eroi rammentano, ma ora sono più zombie senza anima che paladini del bene. Eppure, una terribile oscurità sembra risvegliarsi nel cuore di Tristram, riportando le tenebre nei territori di Sanctuary. Ed ecco, dunque, che si apre Diablo III. Per ora, a quanto pare, la Blizzard non si è sbottonata più di tanto per quanto riguarda il plot di Diablo III, ma ha generosamente elargito copiose notizie per quanto riguarda il gameplay.

Cinque classi e stuoli di nemici

Vi ricordate il dubbio iniziale su quale classe interpretare? Meglio il Barbaro e i suoi muscoli possenti od il Mago, con incantesimi potenti ed arcani? Anche in questo terzo Diablo torneremo a dover ponderare bene la nostra scelta, considerando l’aggiunta di qualche nuova classe. Per ora, però, solo tre delle cinque effettive classi sono state svelate. La prima è una nostra vecchia conoscenza, il Barbarian (Barbaro), vero e proprio carro armato da mischia, sul quale non c’è da aggiungere poi molto. Farà della forza bruta la sua arma preferita, e combatterà con armi da mischia che potranno essere incantate per aggiungere danni magici a quelli fisici, già ingenti. Nuova classe, invece, è il Witch Doctor (o Sciamano), vera novità in Diablo III, che si porrà a metà strada tra un Negromante ed un Mago con qualche spruzzata di nuove abilità. Il suo stile di combattimento consiste nella particolare magia Vodoo, capace di evocare potenti forze in grado di difendere quanto di offendere. Queste magie sono, nella maggior parte dei casi, veramente evocative, in entrambi i sensi del termine. Basti pensare a sciami di locuste, muri di zombie, o ad un particolare incantesimo, il soul harvest, che riporta in vita i cadaveri degli avversari per farli combattere al nostro fianco.
La terza classe presentata è l’immancabile Wizard, il Mago, che non può mancare in qualsiasi gioco di ruolo che si rispetti. Il Wizard avrà dalla sua tre "scuole" di skill: conjure, arcane e storm. Ognuno di queste scuole avrà 4 o 5 magie per ogni grado, che si avranno ai livelli 1, 5, 10, 15 e 20.

Basta parlare, voglio combattere.

La vera curiosità per questo Diablo III sta proprio nel gameplay? Cosa dovremo attenderci di nuovo? E cosa, invece, verrà riproposto? Non sono certamente domande da poco, ed ogni fan che si rispetti dovrebbe porsele almeno una volta. Per prima cosa, la Blizzard lascerà invariato il grosso delle meccaniche di Diablo, punto di forza della sua creatura quanto punto nevralgico delle critiche. Nonostante questo, è lecito aspettarsi modifiche e aggiornamenti vari come, ad esempio, la presenza di script event, così che passando per una determinata via vedremo crollare alle nostre spalle un muro di pietra e via discorrendo. Questo, però, non deve far temere la scomparsa di dungeon random, perché il tutto verrà integrato alla perfezione con la creazione casuale di mappe.

Una nuova chicca sarà rappresentata anche dalla distruttibilità dell’ambiente circostante, vera innovazione nel gameplay, che ci permetterà di decidere come sfruttare al meglio ciò che ci circonda. Non sarà impossibile, infatti, far crollare intere strutture sulla testa dei malcapitati avversari, feature che renderà molto più dinamici e tattici gli scontri.

Resteranno, per la gioia dei molti fan, anche le varie sotto quest, che saranno attivabili parlando con gli NPC che troveremo nel corso dell’avventura. Tra questi NPC saranno presenti anche vecchie conoscenze, come Deckard Cain, già presente nelle memorie di vecchi giocatori di Diablo. Saranno presenti, naturalmente, anche i temibilissimi boss, che qui si dimostreranno più agguerriti, mostruosi e potenti che mai. Per quanto riguarda i più piccini, Blizzard ha inserito un aggiunta per regolare la violenza e bloccarla con una password, per la gioia di tutti i genitori che temono per l’impatto del gioco sui propri figli.

 

Interessante in singolo, ancora di più in multiplayer.

Questo Diablo III vanterà, ovviamente, il gioco multiplayer, potenziato e modificato per l’occasione, che ci permetterà di connetterci e scannarci on-line su Battle.net, così come accadde con i precedenti episodi. Saranno quindi apportate consistenti modifiche strutturali al server per accogliere le modifiche di questo terzo Diablo, che ci permetterà di combattere in rete in maniera competitiva o cooperativa, a seconda dei nostri gusti.

Guarda com’è bella la mia veste grafica

Anche Diablo entra nella Next Generation, e lo fa cambiandosi il look, anzi, potenziandolo. Per fare ciò, gli sviluppatori della Blizzard hanno attinto al motore grafico Havok che, per quanto visto, si è dimostrato una scelta azzeccata. Gli ambienti di gioco, visti sempre in visuale isometrica, a metà strada tra tradizione e novità, sono davvero curatissimi e spettacolari, così come i vari effetti visivi, le texture e via discorrendo. Vedere il mago castare incantesimi è davvero un’esperienza degna del miglior fantasy, così come ogni nemico sarà più mostruoso e terrificante del precedente. Il tutto, naturalmente, sarà condito in salsa Blizzard, quindi senza disdegnare la solita eleganza alla quale la casa di sviluppo americana ci ha da sempre abituati. Il cambio di stile ha però suscitato notevoli polemiche da parte dei fan che si sono inalberati, opponendosi con petizioni e proteste varie a queste nuove scelte stilistiche.

In conclusione

Ormai annunciato da un po’, l’hype per questo Diablo III sembra aumentare ogni giorno che passa, complice l’innegabile celebrità del titolo in questione e le sapienti manovre di Big B. E’ anche innegabile, però, l’assoluta bontà del titolo che, se tutto procederà come previsto, dovrebbe imporsi come nuovo punto di riferimento degli H’nS’. La missione sembra facile per coloro che hanno prima inventato il genere e poi l’hanno perfezionato, anche se nel 2009 sembra un modello che poco attira il pubblico, come hanno dimostrato gli insuccessi di molti concorrenti. Indubbiamente il titolo Blizzard saprà sfondare grazie al suo stile e al nome che vi sta dietro.

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