Diamond Dan and the Towers of Treasure – Recensione Diamond Dan and the Towers of Treasure

Si dice che tra qualche anno scomparirà completamente il supporto fisico e i videogiochi verranno quindi distribuiti esclusivamente in digital delivery. C’è chi è convinto di questo e chi è un po’ titubante anche a causa delle connessioni internet non molto veloci in alcuni paesi (Italia compresa) e al fatto che più si va avanti più i giochi tendono a occupare più spazio: basti pensare alla differenza di memoria che c’è tra blue-ray e DVD. Comunque sia, che questo accada o meno, sono già diversi anni che vengono distribuiti sul circuito digitale diversi prodotti ottimamente realizzati; il fenomeno è iniziato prima su PC e poi, grazie a Wiiware, Psn e Xbla, su console. Questi giochi hanno quasi tutti un minimo comune denominatore: il basso budget grazie al quale vengono prodotti. Su Steam ci sono tantissimi titoli di questo tipo (indie) e in questo articolo parleremo approfonditamente di uno in particolare: Diamond Dan and the towers of treasure
 

Un avventuriero alla riscossa 

Il titolo Grendel Games è un puzzle game completamente diverso da qualsiasi altro gioco, anche dello stesso genere, che sia mai apparso su console o Pc. Le meccaniche alla base del titolo sono semplici: guidare il proprio alter ego alla base della torre, prendere la reliquia o il tesoro presente e scappare prima che crolli tutto. Ciò vi potrebbe far ricordare, non a torto, Indiana Jones, e il titolo in questione non fa nulla per non assomigliare, almeno artisticamente, al personaggio di Lucassiana memoria. Il protagonista dell’avventura è infatti un archeologo avventuriero alla ricerca di tesori nascosti nei diversi templi in giro per il mondo, accompagnato da una sua collega: i due personaggi si alternano nei vari livelli, e a volte è possibile scegliere l’uno o l’altro. Questi monumenti, però, come è facile intuire, sono cosparsi di trappole, e non è affatto facile arrivare alla fine dei diversi livelli: la difficoltà è alta già dai primissimi schemi e aumenta ulteriormente con l’introduzione di nuovi strumenti di morte che intralciano il nostro cammino. Il gameplay è quindi molto simile a quello di un platform, visto che si può saltare e camminare tra i vari blocchi della torre, ma senza ragionamento e tante prove non si riesce a trovare la via giusta per arrivare in fondo. In pratica si è in un labirinto, ma sta proprio qui la bravura degli sviluppatori: sono riusciti a creare un tipo di gameplay che risulta a tratti ripetitivo, ma che non dà mai un’unica via di fuga per completare il livello. La telecamera è fissa e segue il protagonista su ogni lato della torre, mentre sposta dei blocchi, nel caso del protagonista maschile, o spacca pietre, se si usa la protagonista femminile. In ogni caso, per non far abuso delle due capacità, gli sviluppatori hanno inserito una barra che ad ogni uso dei "poteri" diminuisce e si rigenera dopo alcuni secondi.
 

 


Viaggio nella torre del tesoro

Il gameplay, quindi, per quanto semplice e immediato nel concetto, si rivela estremamente impegnativo nei fatti, soprattutto, come accennato, con l’aggiunta di nuove trappole: proprio qui si vede la bravura del giocatore e vengono messi a dura prova anche i nervi di quest’ultimo. Il gioco, infatti, comincia a diventare estremamente frustrante nei livelli più avanzati e diventa una sfida molto interessante per i veri hard-core gamers. Quindi, se non amate perdere e ricominciare da capo a un passo dalla fine, non vi consigliamo l’acquisto di questo prodotto. Se invece la pensate diversamente, allora è il gioco che fa per voi, sempre che vi piaccia il genere. Purtroppo qualche difetto il gioco lo ha, ed è riscontrabile prevalentemente in una ripetitività a tratti eccessiva e al prezzo: 15€ per pochissime ore di gioco sono tanti, ma se amate arrivare al 100% allora il discorso cambia, vista la grande difficoltà e i numerosi obiettivi da portare a termine. Graficamente siamo di fronte a un titolo molto basilare, ma è comprensibile visto il risicato budget a disposizione degli sviluppatori, tuttavia il prodotto non è insufficiente, anzi, è soprattutto grazie a una direzione artistica convincente che strizza l’occhio al personaggio Lucas, appare discreto e, cosa ancor più importante, il motore grafico è leggerissimo.

 

Commento

Il futuro è nel digital delivery, questo l’abbiamo capito, ma senza idee innovative che danno al gioco un qualcosa in più non si va da nessuna parte. Fortunatamente, pur non eccellendo, ma dimostrandosi più che discreto, il prodotto degli emergenti Grendel Games è apprezzabile e originale, dimostrando che a incidere più  di ogni altra cosa sono le idee e il gameplay. Consigliamo agli appassionati del genere Diamond Dan and the towers of treasure, ma tenendo presente il prezzo e la longevità.

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