Digimon Story: Cyber Sleuth – Hacker’s Memory – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Bisogna essere sinceri: chi ha giocato, concluso e apprezzato Digimon Story: Cyber Sleuth non ha certo provato un senso d’incompiutezza, o peggio, cut content. Conclamato che quindi Hacker’s Memory sia un prodotto pensato e sviluppato in seconda battuta e con il principale scopo di seguire la scia di vendite e apprezzamento del predecessore, è necessario capire se l’ultimo lavoro di Media. Vision si sia limitato a un copia-incolla di asset e idee posticce, o se effettivamente questo nuovo gioco della serie Digimon Story riesca a brillare di luce propria.

Digimon Story: Cyber Sleuth – Hacker’s Memory è  una “route B” del predecessore più che un vero e proprio sequel. Gli eventi narrati sono infatti contemporanei a quelli del primo Cyber Sleuth e capiterà diverse volte d’incrociarne il (o la) protagonista. Anche buona parte dei comprimari arriva per direttissima dal cast di Cyber Sleuth: sicuramente per capire la storia Hacker’s Memory non è indispensabile conoscere gli eventi della “route A”, ma il costante citazionismo è stato pensato proprio per soddisfare chi è a conoscenza di determinati avvenimenti e personaggi.

In compenso, la trama di Hacker’s Memory risulta più veloce nel suo svolgimento, con molti meno siparietti slice of life, senza dubbio tanto cari ai giocatori nipponici e filonipponici, ma che in Cyber Sleuth appesantivano fin troppo l’avanzamento lungo i numerosissimi capitoli di gioco. La longevità di Hacker’s Memory non è comunque da sottovalutare, visto che si tratta sempre e comunque di oltre 30 – 40 ore di gioco, completismo escluso.

La possibilità d’importare i dati del salvataggio di Digimon Story: Cyber Sleuth permette ai veterani di accelerare il potenziamento dei propri Digimon e di evitare parecchie ore del farming di cui hanno già pienamente goduto, due anni prima di Hacker’s Memory, per migliaia e migliaia di minuti.

Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory

Hacker’s Memory aggiunge quasi un centinaio di nuovi Digimon e Digimedaglie da collezionare, che vanno ad aggiungersi al già nutrito numero preesistente in Cyber Sleuth; escluso questo, l’intero sistema del gameplay, dalle battaglie, alle statistiche e tipologie di Digimon, proseguendo per i metodi di potenziamento e Digievoluzione di questi ultimi, DigiFarm, equipaggiamenti e Hacking Skill sono rimasti completamente invariati. Stesso dicasi per almeno tre quarti delle ambientazioni, dell’OST, del motore grafico e delle animazioni in generale; anche in Hacker’s Memory avremo testi e menu in inglese e un buon doppiaggio giapponese, in grado di immergere i giocatori in grado di superare la barriera linguistica.

Se da una parte Hacker’s Memory risulta la fiera degli asset riutilizzati, vanno menzionate alcune piccole migliorie, tanto narrative quanto tecniche: la trama è più scorrevole e densa, complice il fatto che è il gioco stesso a “dare per scontato” che molti dei personaggi incontrati siano vecchie conoscenze; il mood generale è comunque più maturo e meno scanzonato, questo per via del ruolo e della “missione” del protagonista.

Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory

Nemmeno in Hacker’s Memory sarà possibile saltare (o anche solo velocizzare) i banter fra i personaggi, né accettare più di una missione secondaria per volta: buona parte di esse, per fortuna, farà muovere automaticamente il personaggio nel luogo della quest, evitando quindi passaggi inutili a giocatore e, esattamente come in Digimon Story Cyber Sleuth, quasi ogni attività opzionale avrà la propria microstoria, stemperando quindi la ripetitività tecnica di queste ultime.

Narrazione e realizzazione estetica dei Digimon rimangono i punti di forza, oggi come due anni fa: tuttavia, per quanto “squadra che vince non si cambia”, a distanza di un biennio persino i più nostalgici avrebbero senza dubbio accolto con piacere degli approfondimenti alle meccaniche di gioco che andassero oltre l’aggiunta di un Digimarket, del minigame Domination e di nuovi compagni di battaglia.

L’integrazione di Hacker’s Memory negli eventi di Cyber Sleuth soddisfa e permettere di conoscere nuovi lati di volti già noti, anche se la sensazione costante è che un giocatore “appena arrivato” potrebbe trovare troppo affrettata la gestione dei comprimari, gettati nel calderone senza che abbiano occasione di presentarsi come si vede; chi è invece a conoscenza della trama di Cyber Sleuth rischia di sentire il bisogno di una boccata d’aria fresca ogni tanto, dato che Hacker’s Memory rischia di apparire più come una grossa espansione di Cyber Sleuth  – venduta a prezzo pieno – che un titolo in grado di essere compreso e goduto in autonomia.

Digimon Story: Cyber Sleuth - Hacker's Memory

Digimon Story: Cyber Sleuth – Hacker’s Memory nasce come ampliamento della storia del precedente titolo del 2015 quindi può essere pienamente apprezzato solo da chi abbia conoscenza pregressa di cosa andrà a vivere e dei retroscena di buona parte dei comprimari. Di contro, l’oggettiva prigrizia nella realizzazione ha portato a quello che è a tutti gli effetti un Cyber Sleuth +, ma con due anni abbondanti di vecchiaia tecnica aggiuntiva sulle spalle. Esattamente come il titolo da cui trae linfa vitale, Hacker’s Memory è un piacevolissimo JRPG, sciupato dagli stessi identici problemi, accettabili la prima volta ma veramente fastidiosi quando ripresentati anche in questo “secondo round”.

7.8

Pro

  • Nuovi Digimon da potenziare ed evolvere
  • Lo spirito del titolo originale è intatto
  • Un interessante approfondimento narrativo
  • Più veloce e diretto rispetto al prequel

Contro

  • Asset riutilizzati fino alla nausea
  • I difetti del predecessore sono rimasti
  • In due anni si sarebbe potuto fare di più
  • Assolutamente non necessario
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