Disciples III: Renaissance – Recensione Disciples III: Renaissance

Disciples III è appunto il terzo capitolo di una serie di strategici a turni di successo. Il primo capitolo uscì ben undici anni fa e più precisamente nel 1999, e fin da subito ha impressionato positivamente tutti gli appassionati. Questo terzo episodio è passato dalle mani del team storico Strategy First a quelle dei ragazzi di .dat. Vediamo quindi se il fascino del titolo è rimasto immutato oppure anche questo franchisee comincia a sentire il peso degli anni. Importante mettere in evidenza in ogni caso che anche questo titolo è stato portato in Italia grazie al lavoro certosino di Fx Interactive, che spesso e volentieri non solo fa sbarcare nel nostro paese autentiche perle sconosciute a molti, ma le localizza completamente nella nostra lingua madre.

Un mix vincente

Disciples III è un titolo che fonde al suo interno uno strategico a turni con spiccati elementi da gioco di ruolo. Questo conferisce al titolo una sostanziale complessità di base soprattutto per i novizi, che però è facilmente superabile dopo qualche ora di sana pratica davanti allo schermo del nostro fido personal computer. Va da sé che assieme alla difficoltà troveremo però al contempo una profondità nell’esperienza di gioco come poche. In questo terzo capitolo inoltre sono state introdotte delle apprezzabilissime novità che fanno di Disciples III un titolo molto interessante. Il gioco è articolato in tre campagne distinte che prendono spunto dalle vicende di tre fazioni di chiaro stampo fantasy. Potremo quindi intraprendere la nostra avventura nei panni o dell’Impero o della Legione dei Dannati, o, infine, impersonando l’Alleanza degli Elfi. Ognuna delle tre fazioni dispone naturalmente di unità peculiari e di una concatenazione di eventi principali e secondari specifica. Tale profondità di gioco e la possibilità di giocare il titolo con tre civiltà diverse va tutto in favore della longevità; il titolo sarà infatti in grado di farvi divertirvi per parecchie ore.
 


 

No guerrieri no party!

Le campagne si dipanano in maniera piuttosto semplice e lineare. Attraverso l’esperienza di gioco e i combattimenti vinti potremo accumulare risorse per migliorare le condizioni della nostra forza bellica attraverso nuovi poteri magici, nuove infrastrutture, nuove abilità, nuovi equipaggiamenti o naturalmente nuove unità da combattimento. Più forte sarà il nostro party maggiori saranno le nostre opportunità di successo all’interno del gioco. L’avventura ruota attorno al perno del personaggio principale, che però potrà essere coadiuvato da molte altre unità uniche che si riveleranno più o meno utili a seconda delle circostanze. Gli esempi sono personaggi di stampo classico quali gli Accoliti, che si occuperanno essenzialmente di mantenervi in vita, gli Stregoni, che utilizzeranno la propria magia contro il nemico, i Guerrieri, che punteranno tutto sulla forza bruta e la resistenza immane, gli Arcieri, essenziali per gli attacchi a distanza e così via. Gli equipaggiamenti molto particolareggiati poi vi consentiranno un alto grado di customizzazione delle vostre truppe.

Combatti!

La novità maggiore introdotta in questo capitolo è quella di ritrovarsi in primo luogo all’interno del sistema di combattimento: il tutto infatti risulta nuovo di zecca e molto più libero e dinamico rispetto al passato. Quando ingaggerete uno scontro lo scenario si plasmerà sotto le vostre mosse e la vostra disposizione in campo delle vostre truppe: starà a voi decidere come e dove schierare le vostre forze per approssimarvi o allontanarvi da un dato nemico. È sempre importante infatti stabilire se avventurarvi nel corpo a corpo oppure scegliere la lunga distanza. La disposizione è molto importante perché, ad esempio, saremo in grado di colpire più nemici in un solo shoot, oppure di sfruttare gli elementi del territorio per ripararci e obbligare il nemico quindi a manovre diversive.   

3D

Il comparto tecnico è stato completamente rivisitato grazie anche all’introduzione del 3D. Ciò che impressiona molto positivamente, soprattutto anche per la dinamica e la funzionalità del gioco stesso, è la cura dei dettagli profusa negli scenari. Anche i personaggi sono stati realizzati con maestria, soprattutto per ciò che concerne le animazioni. Il sonoro non è da meno, e dà un grande contributo all’esperienza di gioco, grazie a musiche molto suggestive e in piena chiave fantasy unite a degli effetti sonori e a un doppiaggio di assoluto livello.

 

 

Alla luce di tutto questo, Disciples III risulta un buon titolo che sicuramente sarà in grado di coinvolgere tutti gli appassionati del genere. Il mix tra GDR e strategico gli conferisce poi sufficiente profondità da coinvolgere anche coloro che vogliono sperimentare qualcosa di nuovo e ben realizzato. Il prezzo contenuto poi ne invoglia e facilita ulteriormente l’acquisto.

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