Dragon Quest Heroes II – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Una profezia. Una promessa. Il monito degli errori del passato. La storia che si ripete: dalla mente di Yuji Horii nel 30esimo anniversario della celeberrima saga del sol levante da 70 milioni di copie vendute giunge in Europa il seguito del divertentissimo Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le Radici del Male.

Era il 1986 quando sugli scaffali dei negozi compariva la cartuccia per NES del primo Dragon Quest: 30 anni, dieci titoli della serie principale (e un undicesimo in arrivo a luglio in Giappone) e innumerevoli spin off dopo hanno reso quella di DQ una delle saghe più fortunate e longeve dell’estremo oriente videoludico. Nata come mostro sacro tra i JRPG dalla mente di Yuji Horii, oggi Dragon Quest si è evoluto proponendo oltre ottanta titoli che vanno dal puzzle game, passando dal simil Minecraft di Dragon Quest Builders, fino al musou protagonista di oggi: Dragon Quest Heroes II.

La formula vincente è la stessa del predecessore: un roster di personaggi e mostri iconografici scaturiti dalla penna incantata del sempreverde Akira Toriyama, la mirabolante colonna sonora del maestro Koichi Sugiyama, i colori vivaci e il tono scanzonato che hanno fatto innamorare milioni di giocatori in tutto il mondo. Dragon Quest Heroes II è un hack’n’slash  figlio dell’esperienza del team di Omega Force (sviluppatori del titolo e meglio conosciuti per la saga di Dynasty Warriors), che hanno sapientemente saputo prendere in prestito i punti di forza della saga principale per confezionare un’esperienza di gioco che non ha nessuna pretesa di rivoluzionare un genere ma punta tutto e con successo a offrire un gameplay dinamico, variegato, sufficientemente profondo e divertente.

Dragon Quest Heroes II

Squadra che vince non si cambia

In Dragon Quest Heroes II faremo la conoscenza de cugini Laasar e Theresa, cadetti dell’accademia militare di Dunisia. Accompagnati dallo slime Koro che già abbiamo conosciuto in Dragon Quest Heroes: L’Albero del Mondo e le Radici del Male, i giovani eroi si imbarcheranno in un’avventura che ci porterà a smascherare i misteriosi schemi di un nuovo oscuro nemico nel tentativo di prevenire l’avverarsi della profezia di turno, portatrice di sventura e annunciatrice di una nuova devastante guerra tra le potenze dei Sette Regni.

Nel nostro cammino Laasar e Theresa stringeranno potenti alleanze e coi volti più e meno noti presi in prestito direttamente dall’universo di Dragon Quest. Terry e Carver di Dragon Quest VI, Maribel e Rolf di Dragon Quest VII, le gemelle Maya e Myra direttamente da Dragon Quest IV sono solo alcuni dei personaggi di cui gli affezionati della saga potranno assumere il controllo in qualsiasi momento della battaglia e che affiancheranno i volti inediti di Desdemona, consigliera reale di Sua Radiosità e Cesar, amico di infanzia dei cugini protagonisti e Principe del regno di Dunisia.

Uno Slime è per sempre!

Preparate le armi, come da tradizione rigorosamente “bianche”, a orde di agguerritissimi nemici: ogni battaglia delle numerose mappe di Dragon Quest verrà affrontata da un team di quattro personaggi composti dagli oltre dieci a disposizione. In qualsiasi momento potremo switchare da un personaggio all’altro prendendone direttamente il controllo per massimizzarne le caratteristiche a seconda dei nemici e delle situazioni che ci troveremo ad affrontare. A ogni combattente saranno associate differenti combo, abilità speciali ravvicinate o a distanza e un peculiare Coupe de Gràce che si scatenerà una volta subite e inferte sufficienti mazzate sul campo di battaglia.

Esclusivamente a Laasar e Theresa è conferita inoltre l’opportunità di cambiare la propria vocazione, scegliendo tra le cinque disponibili. La possibilità di sviluppare carriere diverse da quella iniziale del Guerriero aggiunge un gradito tocco di profondità al gameplay. Tutti i rispettivi progressi consacrati durante le vostre carriere da Mago, Sacerdote, Ladro o Lottatore saranno tenuti in memoria: a ogni cambio riprenderete il cammino dove l’avete interrotto, conservando livello, abilità e azioni acquisiti.

Come succedeva nel precedente capitolo, la sconfitta di un qualsiasi nemico potrà risultare nell’acquisizione della relativa medaglia: queste ultime ci permetteranno di evocare il mostro in questione come alleato in battaglia, sfruttandone le abilità speciali. Dragon Quest Heroes II introduce la possibilità di prendere completamente le sembianze dei mostri più potenti che andranno a sostituire per un breve periodo di tempo il personaggio attivo mettendo scatenando ferro e fuoco sul campo di battaglia. Un utilizzo tempestivo e strategico delle medaglie potrà fare la differenza nelle battaglie più ostiche.

Dragon Quest Heroes II

In qualsiasi momento potremo ritornare presso la città di Acordia, campo base della nostra avventura, per modificare la nostra formazione, acquistare e migliorare nell’immancabile calderone alchemico nuovo equipaggiamento o sviluppare la maestria dell’arma associata ai nostri eroi per acquisire nuove tecniche e abilità.

Nulla è cambiato nello sviluppo dei personaggi giocabili: a ogni livello ottenuto potremo distribuire nuovi Punti Abilità nei rispettivi skill tree dei protagonisti personalizzandone ulteriormente statistiche e stile di gioco. Tra una mappa principale e l’altra accetteremo in città variopinte missioni secondarie che potranno avere un impatto diretto sulle mappe di gioco: in aggiunta ad agevolazioni quali la maggior capienza del nostro medagliere per l’evocazione dei mostri o il consueto bottino, garantiranno in alcuni casi accesso ad aree precedentemente precluse aumentando non di poco la già ottima longevità del titolo.

Non tutto è oro quel che luccica: soprattutto nelle prime fasi di gioco i menu scarni poco intuitivi potranno trarvi in inganno sugli effettivi requisiti di una data side quest, portandovi a vagabondare tra le mappe di gioco alla ricerca della corretta azione da intraprendere.

Dragon Quest Heroes II

Tutti per uno, uno per tutti

Sin dalle prime fasi di gioco e raggiunto il terzo livello dei protagonisti sarà possibile sbloccare presso il bancone di Nadine la modalità multiplayer. Verrà data la possibilità di partecipare a mappe online cooperative per un massimo di quattro giocatori, potremo correre in soccorso dei nostri amici o ricevere manforte nel momento del bisogno durante la nostra avventura principale.

Ad Acordia, capitale dei Sette Regni, Nadine ci offrirà anche un servizio chiavi in mano che a registrazione effettuata ci permetterà di proseguire comodamente la nostra avventura fino a quando il matching per una sessione multiplayer che risponda ai nostri criteri di ricerca non verrà individuata.

Se durante la nostra esplorazione riusciremo a sconfiggere gli iconici e rarissimi slime grigi potremo ottenere le preziose Chiavi Metargento, biglietto di ingresso grazie al quale dal banco del Ristoro del Cercatore potremo accedere a dungeon popolati esclusivamente dai celeberrimi mostri metallici e terreno di battaglia privilegiato per il grind di personaggi e vocazioni.

Dragon Quest Heroes II

Musica, maestro!

Sul character design di Akira Toriyama c’è poco da aggiungere: unitamente alle musiche del maestro Koichi Sugiyama tesse quella trama magica che rende oltremodo piacevole e mai noiosa la permanenza nell’universo dei Sette Regni anche quando nel late game il gameplay non avrà per noi più segreti e la memoria muscolare ci permetterà di eseguire automaticamente combo e selezioni ottimali senza eccessivi sforzi.

Sempre apprezzabile la possibilità di impostare l’originale lingua dei dialoghi in giapponese, in sostituzione all’inglese istituzionale e coadiuvato da sottotitoli disponibili anche in lingua italiana.

Ottimo lo svecchiamento grafico avviato nel primo capitolo e che prosegue in Dragon Quest Heroes II con buoni risultati: i poligoni 3D dei nemici sono di buona fattura e gli Slime corrono fieri e maestosi come mai prima d’ora nelle pianure soleggiate, passando per aridi deserti fino alle vette glaciali che compongono scenari e mappe che sanno di già visto ma non per questo sono meno efficaci o d’impatto. Non sono stati rilevati cali di frame rate anche nelle battaglie più concise e affollate: ogni mappa scorre fluida a 60 fps anche quando popolata da decine e decine di nemici su schermo.

Dragon Quest Heroes II

Se vi siete divertiti con Dragon Quest Heroes: L’albero del Mondo e le Radici del Male, saprete godere dei nuovi personaggi e delle seppur non numerose nuove funzionalità introdotte che svecchiano e migliorano una formula che ha reso vincente l’accostamento hack’n’slash ai punti fermi e iconici della saga. Se siete dei puristi del genere musou, se non avete mai giocato a un titolo principale della saga o non vi siete mai affacciati all’universo Dragon Quest, Heroes II potrebbe non essere il punto di partenza migliore: in tal senso varrà la pena attendere il nuovo Dragon Quest XI, in arrivo in Giappone a luglio per PlayStation 4 e Nintendo Switch.

8.1

Pro

  • Travolgente hack'n'slash forte del brand Dragon Quest
  • Gameplay dinamico, divertente e sufficientemente complesso
  • Il character design di Akira Toriyama e le musiche di Koichi Sugiyama

Contro

  • Carenza di materiale inedito
  • Menu scarni e poco intuitivi
  • Cast di protagonisti parzialmente riciclato dal primo capitolo
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