Dragon’s Crown Pro – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Erano gli anni ’90, i cabinati arcade impazzavano per le sale giochi di tutto il mondo e in Italia per sole 500 lire si poteva vivere una breve ma intensa avventura nell’evocativo e pixelloso universo fantastico prediletto. All’epoca le finanze di chi scrive erano soggette al severissimo giudizio materno, che dispensava striminzite paghette e storceva il naso al pensiero che il suo pargolo potesse dilapidare le sue limitate facoltà in un videogame. Decidere in quale cabinato inserire le poche monetine a disposizione diveniva quindi una scelta davvero ardua, da ponderare con la massima curatenendo sopratutto conto della disponibilità effettiva offerta dai cabinati presenti nella sala giochi: in quella vicino casa mia erano fortunatamente presenti Street Fighter 2 Turbo e Shock Troopers, catalizzatori assoluti delle mie monetine fino al giorno in cui incontrai il cabinato che cambiò la mia vita per sempre.

Dragon's Crown Pro

Era un pigro pomeriggio di Luglio quando io e la mia combriccola di soldi di cacio varcammo la soglia del magico bar di fiducia, fornito di una sparuta manciata di cabinati ma ai nostri occhi consacrato a tempio del videogioco. Ci accorgemmo da subito che qualcosa di insolito stava accadendo: il gruppo dei ragazzi più grandi non si stava come sempre cimentando al tetris con le donnine dune, ma attorniava un cabinato nuovo di zecca.

Ci avvicinammo timidamente ai lati del macchinario e scorgemmo un arciere e un possente stregone spazzare via un’orda di orchi e goblin, l’avvincente tenzone si impresse nelle nostre retine come furente ossessione: The King of Dragons era entrato a fare parte delle nostre vite e con lui iniziò il viaggio alla ricerca di Beat’em Up sempre migliori, che condusse all’inevitabile scoperta di titoli del calibro di Dungeons & Dragons: Tower of Doom, Golden Axe e Double Dragon, fino al più  recente Dragon’s Crown.

Dragon's Crown Pro

A proseguire la tradizione del Beat’em Up ci pensano i ragazzi di Vanillaware, noti per l’incredibile talento artistico che li ha portati a confezionare negli anni dei prodotti squisitamente artigianali, interamente disegnati a mano, e in grado di reinterpretare graficamente gli universi affrontati in chiavi originali, spesso estremizzando gli elementi del genere, tanto da erigerli a distorto vessillo.

Vanillaware ci aveva proposto nel 2013 l’ottimo Dragon’s Crown, che vede lo sposalizio tra Beat’em Up e GDR incarnarsi nella visione di George Kamitani, oggi la PlayStation 4 è pronta ad ospitarne la riedizione: stiamo parlando di Dragon’s Crown Pro.

Dragon's Crown Pro

I contenuti del titolo originale si ripresentano praticamente invariati, con qualche differenza di poco conto (come ad esempio la possibilità di scegliere immediatamente la lingua parlata dai nostri personaggi, tra Giapponese ed Inglese, che nell’originale era una feature sbloccabile post titoli di coda), mantenendo invariata l’esperienza di gioco.

In Dragon’s Crown Pro siamo chiamati a vestire i panni di uno dei sei eroi disponibili per salvare un regno fantasy dalla più classica delle minacce, laddove la trama è confinata ad elemento puramente accessorio e a farla da padrone è il gameplay puro.

Dragon's Crown Pro

L’esperienza di gioco consiste nel massacrare qualsiasi elemento ci si presenti su schermo, scorrendo lateralmente le mappe offerte, al fine di ricevere del bottino grazie al quale migliorare l’equipaggiamento del nostro eroe e abbuffarci degli agognati punti esperienza che ci condurranno all’immancabile level up.

Ognuno di questi elementi viene approfondito sufficientemente da risultare interessante, così come il gameplay offerto dalle sei classi disponibili è assolutamente variegato, ogni personaggio vanta infatti meccaniche uniche come l’utilizzo di arco e frecce dell’elfa, il lancio dell’arma del guerriero e l’amministrazione del mana da parte degli usufruitori di magia; ad ogni passaggio di livello guadagneremo inoltre dei punti abilità da spendere per insegnare al nostro eroe nuove abilità uniche o potenziare quelle già in nostro possesso, personalizzando da subito l’esperienza di gioco.

Dragon's Crown Pro

Alla fine di ogni livello saremo chiamati a fare una cernita dell’equipaggiamento raccolto nel dungeon affrontato, scegliendo cosa tenere, cosa vendere e cosa identificare, senza dimenticarci di passare alla bottega della maga per riparare l’equipaggiamento danneggiato durante i combattimenti. Gli elementi GdR sono una piacevole aggiunta alla natura classica del titolo, che modernizzano il genere senza rallentare l’esperienza di gioco.

Il massimo del divertimento in Dragon’s Crown è offerto dalla possibilità di poter giocare in cooperativa locale o online fino a quattro giocatori con i proprio amici, elemento in grado di spezzare la monotonia che fin troppo in fretta si verrà a creare, visto che dovremo ripetere più volte gli stessi scenari in maniera compulsiva per racimolare livelli e bottino di grado sufficientemente elevato per proseguire nell’avventura.

Dragon's Crown Pro

In Dragon’s Crown Pro la resa grafica è notevolmente migliorata, con la possibilità di combattere orde di nemici in 4k a patto di avere l’attrezzatura adeguata e senza mai scendere sotto i 60 FPS anche durante gli scontri più concitati. La nitidezza delle nuove texture è in ogni caso notevole, con un evidente miglioramento della resa finale e un ritocco alla palette cromatica d’ottimo gusto.

Stesso discorso per l’eccezionale colonna sonora, interamente rimasterizzata grazie all’intervento di un’orchestra, eterea ed evocativa riesce a trasportare il giocatore nel giusto mood medievale in un batter d’occhio.

Dragon's Crown Pro


Se vi siete lasciati sfuggire Dragon’s Crown nel 2013 questa è l’occasione perfetta per recuperare questa perla di Vanillaware, in grado di riproporsi in una nuova affascinante veste grafica senza mostrare segno d’invecchiamento alcuno. Meglio ancora se avete l’occasione di condividere l’esperienza di gioco con qualcuno ansioso quanto noi di andare a caccia di draghi alla vecchia maniera.

8.5

Pro

  • Esteticamente ispirato
  • Colonna sonora evocativa
  • Divertentissimo se affrontato in compagnia

Contro

  • Ripetitivo
  • Azione spesso confusionaria
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