[E3 2016] Devolver Digital, birra e videogiochi nel più bello stand della fiera

Come ogni anno visitare gli spazi di Devolver Digital riserva sempre piacevoli sorprese nonché un ambiente rilassato e fuori dal coro (e sopratutto fuori dal Convention Center) rispetto alla formalità del resto della fiera. Per questa edizione dell’E3 Devolver ci ha deliziato di quattro prove con mano di titoli molto differenti fra di loro, senza considerare fiumi di birra, un barbecue e una sala giochi all’aperto.

Vi raccontiamo come il nostro fegato è sopravvissuto a questa esperienza.

[E3 2016] Devolver Digital

STRAFE – Pixel Titans

I produttori di STRAFE, descrivono la propria creatura come “il futuro dei videogiochi: lo sparatutto più veloce, sanguinolento, mortale, abusante di aggettivi e ricco di azione dal 1996“. In pratica prendete Quake, Doom, Duke Nukem, Blood e altri FPS popolari degli anni ’90 dotateli una soundtrack da film di azione anni ’80, mischiate il tutto e quello che otterrete è STRAFE.

strafe
Più vintage di così si muore

Finanziato con una campagna Kickstarter a inizio 2015 e accolto da Devolver pochi mesi fa, STRAFE è uno sparatutto retro (ma dai?) assolutamente esagerato. Il gioco è composto di una serie di livelli che attraversano quattro differenti ambientazioni, ma con mappe e nemici generati casualmente a ogni partita: non si incontreranno mai due volte gli stessi percorsi o gli stessi nemici negli stessi luoghi, e soprattutto si rischia fortemente di non arrivare mai a vedere gli ultimi ambienti dato che esiste il permadeath. Il gioco può essere finito nell’arco di poche ore se fatto frettolosamente, ma possono volercene molte di più se si decide di esplorare tutto per raccogliere i numerosi power-up o scoprire tutti i segreti di ogni livello. Il giocatore parte scegliendo un’arma fra mitra, fucile a pompa e railgun ma durante il suo percorso potrà trovare decine di armi abbandonate dai nemici e decine di potenziamenti che cambiano completamente gli effetti dell’arma stessa: parliamo di trasformare il fucile a pompa in un lanciagranate e la railgun in un generatore di buchi neri, per intenderci.

Il più bel sparatutto del 1996 e dei 25 anni a seguire uscirà a inizio 2017 su PC e Mac, sarà solo single player e supporterà anche Oculus Rift e HTC Vive.

Shadow Warrior 2 – Flying Wild Hog

Ninja, cliché sull’oriente, scherzi fallici, sangue, ancora ninja, ma soprattuto più Wang per tutti: Shadow Warrior 2 continua le vicende di uno dei giochi più sopra le righe degli ultimi anni portando l’avventura su larga scala con livelli semi-generati proceduralmente, un motore grafico riveduto, molti nuovi nemici, oltre 70 armi a loro volta modificabili con effetti multipli, e soprattutto una modalità co-op multiplayer a quattro giocatori.

Shadow Warrior 2
Un gioco non violento, tranquillo, assolutamente pacato e soprattutto pudico

Rispetto alla nostra anteprima risalente alla Gamescom 2015 la nostra impressione non è cambiata molto: poterlo provare con mano ha dato conferma dell’ottimo lavoro che gli sviluppatori stanno facendo per mantenere le promesse, incluso l’uscita simultanea su PC, PlayStation 4 e Xbox One prevista per fine 2016.

Vi invitiamo a leggere il nostro articolo dello scorso anno per farvi un’idea più approfondita di cosa Shadow Warrior 2 offrirà e a vedere il video sottostante.

Serious Sam VR: The Last Hope – Croteam

Prima dell’E3 c’era forte fermento in attesa di una presentazione ufficiale di Serious Sam 4 ma, a sorpresa di tutti, il nuovo titolo di Croteam è semplicemente uno spin-off per headset di realtà virtuale denominato Serious Sam VR: The Last Hope (ogni riferimento non è puramente casuale). Il titolo, annunciato durante PC Gaming Show, è uno sparatutto statico ad ondate come molti altri già presenti sul mercato VR, con la differenza di offrire familiarità ai fan della saga con le sue tipiche ambientazioni a sfondo storico, humor e citazioni, ma soprattutto tantissimi nemici (sì, anche i kamikaze senza testa che urlano).
Ciò che lo rende probabilmente meglio della concorrenza è l’inventario: alla fine di ogni livello si ottengono soldi utilizzabili per comprare armi e munizioni che si potranno cambiare in tempo reale durante la partita, e soprattutto la possibilità di impugnare un arma in ciascuna mano e credeteci, niente da più soddisfazione di sparare a tutto ciò che si muove con due gigantesche gaitling gun.

Serious Sam VR: The Last Hope
Direi che questo riassume abbastanza bene la situazione

Serious Sam VR funziona con HTC Vive e Oculus Rift e richiede l’uso di un motion controller, per cui i possessori di Rift dovranno acquistare a parte Oculus Touch. Il duo Rift e Touch come anche il kit VR con cui abbiamo provato il gioco, ci hanno molto impressionato per la naturalezza con cui si maneggia la coppia di motion controller (che mai avevamo usato prima): ci è sembrato di tornare ai tempi in cui gli sparatutto arcade da sala giochi sembravano l’esperienza più immersiva disponibile, con la differenza che oltre a sparare in modo più preciso possiamo guardarci intorno a 360 gradi e muoverci dalla posizione per schivare i colpi.

Serious Sam VR: The Last Hope uscirà su Steam in Early Access  entro i prossimi sei mesi, sebbene chiaccherando con gli sviluppatori abbiamo appreso che arriverà probabilmente prima, entro fine estate.

Absolver – Sloclap

Sicuramente uno dei titoli più inattesi dell’intero E3, Absolver è un gioco creato da ex sviluppatori di Ubisoft descrivibile come un picchiaduro RPG online, e rispetto agli altri titoli di Devolver lo stile grafico e i toni sono decisamente più pacati. Absolver racconta del decaduto Impero di Adal in cui l’ordine è mantenuto dai cosiddetti “Absolver“, guerrieri di élite esperti di combattimento corpo a corpo e all’arma bianca, e ogni giocatore rappresenta un cadetto intenzionato a diventare parte di questo corpo.

Absolver
Calma zen e molto stile

Contrariamente a praticamente ogni RPG di azione online qui non si massacrano decine di mob premendo convulsamente uno o due pulsanti, piuttosto ogni scontro va valutato con attenzione considerando molteplici fattori: non esistono classi, ogni personaggio (NPC o altro giocatore che sia) può avere un differente stile di combattimento a mani nude o legato a una specifica arma, con mosse differenti e diverse varianti apprendibili raccogliendo esperienza e completando quest, rendendo ogni scontro unico per via delle combinazioni potenzialmente infinite di stili e mosse.

Il gioco finale sarà completabile sia da soli che in cooperativa con e contro altri giocatori, e saranno previste anche modalità alternative dove si affronteranno ondate di nemici di livello in livello. Aldilà della componente online, lo stile ricercato del gioco e il suo essere incentrato sulla meccanica di combattimento lo rende paragonabile a uno Zeno Clash in terza persona con maggiore complessità.

La versione da noi provata è allo stadio alpha e non sappiamo molto altro del gioco, le promesse sono però molto buone e da qua al 2017 (anno in cui prevedono di rilasciarlo) ne sentiremo sicuramente parlare ancora.

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