E3 2018: Intervista a Cedric Mimouni, responsabile Xbox Italia

In occasione dell’E3 2018 abbiamo avuto il piacere di parlare con Cedric Mimouni, il responsabile di Xbox Italia che ci ha concesso questa intervista per parlare un po’ del presente e del futuro di Xbox.

Mimouni

Ciao Cedric! Da poco hai preso le redini di Xbox Italia, ma in realtà dirigi Xbox già da diversi anni. Ci racconti un po’ il percorso che hai fatto?

Mimouni: Prima di arrivare in Xbox ho fatto otto anni in Electronic Arts, praticamente subito dopo l’università, nella filiale italiana. All’inizio ero responsabile dei titoli distribuiti, quelli ottenuti tramite gli accordi che avevamo all’epoca con Capcom, Valve e Namco per distribuire i giochi in Italia. E poi mi occupavo anche di NBA Live. Questo per i primi due anni, poi invece mi sono occupato di FIFA per sei anni, dove il 90% del mio tempo era dedicato a questo titolo. È stato bellissimo perché erano gli anni con Pro Evolution Soccer e che ci ha permesso a far diventare quello che è oggi FIFA. Dopo di questo sono passato in Xbox Francia come responsabile marketing su tutta la parte dei contenuti, quindi giochi e servizi live per il mercato francese. Ho fatto questo per circa cinque anni e ora eccomi in Italia e sono molto felice di potermi occupare di Xbox Italia, insieme al resto del mercato mediterraneo composto anche da Grecia, Cipro e Malta.

Mimouni

Come vedi il mercato di Xbox in Italia in questo momento? 

Mimouni: Proprio quando ho saputo di dover tornare in Italia, mi sono proiettato un attimino in questo mercato e quello che ho trovato appassionate è che la community di Xbox è molto dinamica. Noi abbiamo visto, e vediamo, che anno dopo anno c’è una crescita molto importante su quello che noi chiamiamo adesso “Active Users”. Parliamo di una metrica fondamentale per noi in quanto non si tratta più di misurare quante persone comprano la console, ma quante persone sono attive sulla console. Sotto questo fronte possiamo notare come, a livello globale, ci siano 160 milioni di utenti attivi, con una crescita del 13% l’anno, e in Italia abbiamo più o meno lo stesso andamento. Io sono stato molto colpito da questo entusiasmo dei giocatori italiani per Xbox.

Parliamo ora di questo E3 2018: a detta di molti, è stata una delle migliori conferenze di sempre, con un ottimo ritmo, tanti annunci e, soprattutto, un bello sguardo al futuro del brand Xbox. Tu che ci dici?

Mimouni: Secondo me quello che hai appena toccato è un punto fondamentale, perché sì, la conferenza aveva come obiettivo primario quello di dire che noi siamo concentrati sullo sviluppo di tutto il contenuto sulla nostra piattaforma, a partire dal ritorno dei grandi franchise che hanno fatto la storia di Xbox, ovvero Halo, Gears of War e Forza, più tutte le altre esclusive e novità che abbiamo presentato. Poi abbiamo detto che raddoppiamo la forza di sviluppo dei nostri studios e quindi a quei cinque che avevano ne aggiungiamo cinque, di cui quattro sono state delle acquisizioni mentre l’altra è la costituzione di uno nuovo. Questa nuova forza creativa ti permette di alimentare sia per oggi, che per domani, la piattaforma. Infine c’è stato l’ultimo messaggio che secondo me è stato percepito molto bene è quello di proiettarsi verso il futuro e mostrare che Microsoft, e Xbox, investe sul lungo termine che è molto importante per la nostra strategia e che quindi stiamo già guardando a quello che potrebbe essere il gaming un domani.

Mimouni

A tal proposito, dopo la dichiarazione di Phil Spencer sul fatto che Microsoft sia già a lavoro sulla prossima console Xbox, sono già apparsi le prime indiscrezioni che puntano ad un uscita nel 2020. E’ davvero così vicina la prossima generazione?

Mimouni: Onestamente non ho informazioni in merito. Però secondo me non è tanto questo il messaggio importante, ovvero di quando arriverà,  ma quello di dire che noi oggi abbiamo la macchina più potente che c’è sul mercato e siamo sempre focalizzati sull’innovazione e sul contento, oggi. Questo però non ci vieta di guardare anche al domani. Quindi informazioni sulle tempistiche o altro ne so quanto ne sai tu. L’importante però, ribadisco, non è sapere quando esce, ma il sapere guardare al futuro. Se ci voltiamo e guardiamo al passato, in quattro anni abbiamo lanciato la retro-compatibilità, Xbox One S, Xbox One X (una bomba tecnologica),  il controller élite, il Game Pass e tutta una serie di innovazioni che hanno smosso l’industria.

A proposito di Game Pass: questo servizio ormai definito come “il netflix dei videogiochi” sarà per te il futuro del gaming?

Mimouni: È una domanda che mi hanno fatto in molti durante questa fiera e io non credo sia solo questo il futuro. Io credo che questo sia UN elemento del futuro. La capacità di aprire diverse porte per entrare in un mondo secondo me non va a sostituire con i canali distributivi che abbiamo oggi, ma va ad aggiungere accesso a quelle persone che magari oggi non avevano voglia di entrare. Perché alla fine tu con Xbox Game Pass magari non hai voglia di giocare a un titolo specifico, però poi ti arriva il cugino o il fratello e insieme potete decidere a che gioco giocare. Secondo me questa possibilità di cambiare il modo di consumo è fondamentale. Game Pass per noi è un’aggiunta, un’alternativa, un di più, se poi questo sarà il futuro lo vedremo.

Parliamo di retrocompatibilità, un servizio sicuramente apprezzato e sempre più richiesto dalle community: ma nel concreto, le persone poi ne usufruiscono?

Mimouni: Noi vediamo dai dati di telemetria che c’è un sacco di entusiasmo a riguardo. Siccome c’è un programma sulla retro-compatibilità in cui i giochi vengono votati, tu puoi chiedere direttamente sulla piattaforma di riportare un determinato titolo. Di conseguenza c’è un engagement altissimo, anche se non ho un dato specifico da fornirti. Si inserisce un po’ nel concetto di entusiasmo e dinamismo di cui ti parlavo prima e sul fatto di come gli utenti attivi sulla nostra console crescono.

Mimouni

Come dicevamo prima, a questo E3 2018 avete annunciato parecchia roba, ma a livello personale qual è quella che stai aspettando di più?

Mimouni: Io lo dico sempre, sono nell’industria del gaming da un po’ di anni e sono molto affezionato gli “american heroes”, come il buon Master Chief. Quando ero più giovanotto ha alimentato molte delle mie serate, quindi ogni volta che lo rivedo subisco sempre il suo fascino. Di conseguenza, inutile dire che il ritorno di Halo nel nostro prossimo futuro è una super notizia per i fan, e anche per me ovviamente.

Oltre a quanto già annunciato qui a Los Angeles, c’è qualcosa che ancora bolle in pentola per questo 2018 e che ancora non avete rivelato?

Mimouni: L’E3 è il momento ovviamente in cui ci concentriamo maggiormente sugli annunci più importanti. Io sinceramente non posso neanche dirti se ce ne sono altri, però qui abbiamo annunciato talmente tanti contenuti e visioni verso il futuro che secondo me è già sufficiente così.

Fuori dal contesto E3 avete allestito un’interessante area chiamata Xbox Experience che sembra confermare quanto già mi avevi detto sulla community Xbox. C’è tanta gente e tanta passione. C’è l’intenzione di portare qualcosa di simile anche in Italia? Qualcosa lo avete già fatto con gli eventi che tenete alla Microsoft House a Milano, ma è lecito aspettarsi di più?

Mimouni: Ci sono diversi progetti che abbiamo in casa, però è un po’ presto per parlarne. Comunque sono d’accordo con te, questi eventi e questi aggregatori di fan sono fondamentali. Noi vogliamo realizzare quello che i nostri fan vogliono, quindi sì, ci sono delle cose a cui stiamo lavorando e spero di potervi condividere delle belle notizie nel prossimo periodo.

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