End of Nations – Anteprima End of nations

Siamo alle solite. Dopo una gigantesca e devastante crisi economica, le nazioni non esistono più: da una crisi del genere è impossibile riprendersi. L’uomo, dall’alto della sua intelligenza, non si fa scappare l’occasione, e comincia quindi la corsa al danneggio del proprio vicino di casa. In questa situazione non proprio felice compare un gruppo di soldati, chiamato Order of nations, che tenta di ristabilire l’ordine conquistando il mondo e togliendo libertà basilari come quelle di pensiero ed espressione.

Superfluo aggiungere che ciò non risolverà le cose, ma al contrario i ribelli si arrabbieranno ancora di più e la guerra sarà dunque ora totale.

Questo in sostanza è l’incipit del nuovo MMORTS di Petroglyph, che verrà pubblicato da Trion Worlds, pronto a raccogliere i frutti della sua massiva implementazione rts del gioco. Come sarà possibile questo? Innanzitutto al momento della registrazione si riceverà una base dove potremmo organizzare le nostre unità, e ovviamente costruirne di nuove. Prima di ogni battaglia dalla nostra base sceglieremo cosa utilizzare,  e una volta portata a termine acquisiremo delle ricompense che ci saranno utili per comprare nuovi mezzi o costruire ulteriori edifici per la base.

Al termine comparirà una mappa del mondo che ci permetterà di scegliere dove combattere. Inutile dire che ciò fa pensare a tutta una serie di possibilità allettanti. Per esempio, vediamo i nostri alleati che combattono in inferiorità numerica in una determinata zona del mondo: nulla ci vieta di entrare in battaglia per ribaltarne le sorti.

Una volta entrati in battaglia il gioco proseguirà come un rts standard, dove dovremo gestire le nostre unità su mappe enormi. Il tutto accompagnati dall’immancabile barra delle skill.

Nel corso degli anni abbiamo assistito all’uscita di moltissimi titoli rts che preannunciavano una totale innovazione del genere e volevano portare una ventata d’aria fresca. Nella stragrande maggioranza dei casi però, una volta in release questi prodotti si sono rivelati un insuccesso, spesso contenitori di buone idee mai sfruttate a dovere a tempo debito. In genere la scelta di variare l’rts viene attuata da alcune software house "coraggiose", le quali cercano di sfornare un titolo che possa inglobare più generi, attirando così l’attenzione non solo degli appassionati, ma anche dei casual player e di tutto coloro non propriamente affini allo strategico. D’altro canto non manca chi invece sceglie di attenersi alla formula pur di non deludere l’utenza ormai fidelizzata (vedi Starcraft II). Per quanto riguarda Ends of Nations, la sua natura mmo potrebbe aprirgli le porte del successo commerciale, ma dovremo aspettare la release per poter misurare il successo di questo mix videoludico.

Per ora non si sa molto sul gioco, ma potrebbe portare a un’innovazione nel genere degli rts, sempre lo stesso dai tempi di Dune II. La possibilità di intervenire in tempo reale durante uno scontro, su mappa mondiale, rende la definizione di "rts" particolarmente appropriata. Staremo a vedere dunque se i Petroglyph riusciranno veramente a smuovere questo genere. Le premesse, senza dubbio, fanno ben sperare.

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