Eternal Sonata – Recensione Eternal Sonata

Quando musica e videogame s’incontrano

Quello dei JRPG è un genere che non ha mai attecchito in maniera consistente sulle piattaforme Microsoft, ma con la nuova generazione di XBOX360 sembra che le cose stiano cambiando in meglio. Dopo l’ottimo successo riscosso dall’incantevole Blue Dragon della Mistwalker, la Tri-Crescendo risponde e ci delizia a sua volta con Eternal Sonata, in un tripudio di luce, musica e colori. Una software house già nota per giochi come Baten Kaitos e per aver curato il comparto audio di capolavori del calibro di Valkyrie Profile e Star Ocean, questa volta ci accompagnerà in un mondo onirico che ripercorre le ultime ore di vita del grande compositore polacco Frédéric François Chopin. In un delizioso tributo al grande pianista, la trama del gioco si dipanerà attraverso un placido sogno che Chopin avrebbe fatto sul letto di morte, e che ci porterà in un mondo fantastico dove prenderanno corpo fantasie, dubbi, gioie e sofferenze dell’artista. Il gioco ci farà conoscere luoghi e personaggi strettamente legati a qualche aspetto della musica, ed ammirare paesaggi incantati che, con le loro tinte pastello, culleranno i nostri occhi estasiati. Una meccanica di gioco classicheggiante (ma che allo stesso tempo porta freschezza e novità al genere) ed un comparto tecnico strabiliante saranno i punti di forza di un titolo che brilla per la sua divertente originalità; la trama forse troppo lineare ed una longevità migliorabile gravano su quello che poteva essere un autentico capolavoro, ma le premesse per un ottimo titolo sembrano esserci tutte ed il risultato è decisamente notevole; vediamo insieme perché.

 

Un trionfo della tecnica

Dal punto di vista squisitamente tecnico, ci troviamo di fronte ad una realizzazione assolutamente ineccepibile, che rappresenta una delle vette più alte toccate su XBOX360, nonché un pregevole esempio di next generation. Questa è arte ludica. Partendo dalle ambientazioni, subito restiamo stupefatti da un trionfo di colori pastello che si sposano armoniosamente l’uno con l’altro in una forma artistica dal sapore deliziosamente bucolico: davanti ai nostri occhi prende corpo un incantevole dipinto impressionista, con i suoi paesaggi fiabeschi, ferventi di vita propria; ed è subito poesia. La natura sembra essere il filo conduttore di un’opera d’arte in cui ogni suo singolo elemento, sia questo un albero rigoglioso o un piccolo bocciolo, è un’apoteosi di dettagli; complice di questo grandioso senso di meraviglia sarà la telecamera di gioco, che si sposterà indipendentemente dalla nostra volontà, dandoci sempre la visuale migliore di questi ambienti eterei. Il cel shading con cui sono realizzati i personaggi tocca le vette più alte che si siano mai raggiunte finora; la loro resa è sbalorditiva, e ciò conferisce già una personalità visiva di spicco che contribuisce in una meravigliosa caratterizzazione a tutto tondo. La fluidità delle animazioni è totale e non presenta alcuna sbavatura, grazie anche all’uso di questa telecamera fissa che non infastidisce il giocatore, ma che piuttosto lo mette sempre in condizioni ottimali di gioco. Questo turbinio di luci, colori e splendide animazioni è accompagnato da un comparto sonoro assolutamente meraviglioso. Le melodie che seguiranno le nostre gesta, creano un’atmosfera di fiaba decisamente unica, e la proposta di ben sette brani dello stesso Chopineseguiti dal musicista Stanislav Bunin, aggiungono quel tocco di classe in più ad una realizzazione tecnica già di per sé perfetta. Gli effetti sonori si integrano armoniosamente al complesso, immergendo il giocatore in un commovente racconto onirico. Il doppiaggio, disponibile in lingua inglese e giapponese, è sicuramente eccellente, ma una particolare nota di merito deve però essere fatta a quello nipponico, nel quale spiccano nomi di tutto rispetto, come quello della tanto piccola (20 anni appena), quanto incredibile Aya Hirano, nella voce della dolce Polka. In un apposito menù sarà infine possibile selezionare ottimi sottotitoli, che ci permetteranno di apprezzare in lingua nostrana la bellissima storyline.

 

L’eterna sonata del poeta della musica

La sera del 16 Ottobre 1849 il grande pianista e compositore Frédéric François Chopin giace in fin di vita sul suo letto di morte di Parigi e, ad un passo tra la vita e la morte, ecco prendere corpo quella che è la sua ultima fantasia, specchio poliedrico del suo animo nobile. Un mondo fiabesco acquista improvvisamente vita, con le sue distese fiorite appena accarezzate dalla brezza marina ed i suoi improbabili personaggi che lo popolano, tutti legati indissolubilmente a quel mondo musicale tanto amato da Chopin. Polka è una dolce ragazza che possiede l’incredibile dono della magia, ma che proprio per questa sua particolare condizione trascorre tristemente gli anni più belli della sua vita, discriminata da tutti per un dono visto come tremenda maledizione. Questa triste circostanza la porterà alla continua ricerca di quella felicità che troppe volte le è sfuggita, e che solo una triste notte sembra riuscire a portarle. Polka farà la conoscenza del grande compositore materializzatosi per incanto in questo mondo fatato, ed insieme intraprenderanno un viaggio melodrammatico che li porterà ad affrontare i propri conflitti, le proprie paure e le proprie ombre, nell’eterno conflitto tra luce ed oscurità, fino a scardinare i confini tra i due mondi, alla scoperta del senso della vita. Nel corso dell’avventura altri personaggi si uniranno al nostro gruppo, come il coraggioso Allegretto, l’ingenuo Beat e l’irriverente Salsa, portando allegria e freschezza ad un cammino commovente. La caratterizzazione dei personaggi è pressoché totale, e mano a mano che avanziamo nella storia, i loro animi verranno messi a nudo, per affrontare fragilità e paure tramite l’indomita forza dell’animo. Il capo della Tri-Crescendo, Hiroya Hatsushiba, dimostra il suo amore per questo poeta della musica, attraverso un accurato lavoro di ricerca che si riflette in parallelismi e similitudini con la vita di Chopin; l’amore per la patria, l’inquietudine costante ed i cocenti tormenti interiori, traspaiono in una sceneggiatura toccante che evidenzia l’accurata analisi storica e psicologica fatta sul personaggio. La trama pecca forse di una eccessiva linearità, e di una strana dispersione verso la fine di un’avventura che lascia inspiegabilmente aperte alcune questioni; che questo sia l’indizio di un futuro seguito?

 

Un gameplay classico ed avvincente

Eternal Sonata si presenta come un gioco di ruolo dall’impostazione classica, in cui avanzeremo nella trama esplorando città, addentrandoci in intricati dungeon e combattendo i relativi boss che ci si pareranno davanti; la sua eccessiva linearità non permette particolari divagazioni, e questo mina in parte la godibilità di un ottimo titolo. Una telecamera fissa, che non avremo assolutamente modo di controllare, e la mancanza di una mappa potrebbere rendere ostico l’orientamento nei dungeon più contorti, anche se la visuale che ci viene offerta è sempre ottimale. Il sistema di combattimento invece sembra la fusione di quanto di meglio abbiamo potuto apprezzare in serie come Final Fantasy e Tales of, dal momento in cui strategia e azione si fondono insieme in una struttura action a turni. Prima di tutto c’è da sottolineare la mancanza dei tanto fastidiosi incontri casuali, a favore di combattimenti con nemici che vedremo chiaramente sullo schermo, e che potremo eventualmente evitare qualora non siano loro a darci la caccia. Una volta ingaggiata battaglia, verremo portati in un campo prerenderizzato dove avrà inizio lo scontro vero e proprio, controllando manualmente le azioni dei nostri tre eroi a disposizione. Due saranno i fattori principali con cui dovremo fare i conti nelle battaglie di Eternal Sonata: il "tempo tattico" e la "barra d’azione". Il tempo tattico è quel lasso di tempo nel quale potremo pianificare strategicamente le nostre mosse, diminuendo pian piano fino al suo termine, in cui entrerà in gioco la barra d’azione; questa scandisce invece il tempo nel quale il personaggio potrà svolgere tutte le azioni possibili, ed ogni volta che il nostro livello e le nostre abilità cresceranno, cambieranno anche questi fattori, rendendo le battaglie sempre più difficili ed avvincenti. Tramite l’utilizzo dei tasti del pad, con un sistema che ricorda vagamente quello visto in Valkyrie Profile, gestiremo le mosse dei nostri eroi attaccando, difendendoci, usando oggetti e scatenando potenti e spettacolari attacchi speciali. A fornire poi un ulteriore elemento tattico contribuisce la presenza o meno di zone di luce o di ombra sul campo di battaglia; sotto i raggi del sole di giorno e lunari di notte potremo scatenare attacchi speciali basati sull’elemento luce, mentre nelle zone ombrose quelli di elemento oscuro, e questi saranno più potenti in base a quanti attacchi normali siano stati inferti precedentemente. Una caratteristica particolare che influenzerà non solo i nostri status, ma anche quelli dei nostri nemici, che sotto la luce potrebbero rivelarsi esseri piccoli e innocui, per poi trasformarsi in potenti ed orrende creature nell’oscurità. Altro elemento strategico presente nel gioco è l’uso degli oggetti, che potremo portare con noi negli scontri in base al loro peso. Il sistema di crescita è affidato al consueto accumulo di punti esperienza, i quali aumenteranno le caratteristiche dei nostri eroi assieme ad un equipaggiamento che, inspiegabilmente, non modifica il loro aspetto fisico, come si era invece visto precedentemente in titoli di vecchia generazione. L’estrema precisione dei comandi potrebbe determinare un fastidioso senso di frustrazione nel giocatore, dal momento in cui se non si è vicini al nemico con accortezza millimetrica, non si riuscirà ad attaccarlo; così come nella pressione simultanea dei tasti LB ed RB per la fuga, basterà un’errata sincronizzazione per metterci nei guai. Il livello medio di difficoltà è discreto, seppure subisca delle impennate nelle fasi più avanzate di gioco, ma nulla di insormontabile, specialmente per i veterani del genere. Ci troviamo di fronte ad un titolo che per la sua linearità vi terrà impegnati per non più di 25 ore al fine di completare la trama principale, aumentando a circa 35 ore se ci soffermiamo sugli extra che il gioco propone; purtroppo questa poca variabilità di fondo pregiudica notevolmente la longevità e la rigiocabilità di quest’ottimo titolo, e neppure una modalità multiplayer in cui tre giocatori diversi potranno gestire i tre diversi combattenti, contribuisce ad aumentare e migliorare ulteriormente la giocabilità di Eternal Sonata. Ci troviamo dunque di fronte ad un gameplay sicuramente buono e affascinante, ma che poteva decisamente fare di meglio.

 

Peccato non sia veramente eterno

Eternal Sonata è il titolo che farà felici tutti gli amanti di JRPG su Xbox 360 ed è sicuramente uno dei migliori esponenti di questo genere su console Microsoft. L’ultima fatica della Tri-crescendo si rivela essere una vera e propria favola, in grado di commuovere ed appassionare colui che la vive. Un comparto grafico di prim’ordine, costituito da un trionfo di luci, colori e dettagli, unito ad un ottimo sonoro ed un doppiaggio eccellente, a cui aggiungiamo ben sette brani di Chopin eseguiti da Stanislav Bunin, impreziosiscono questo piccolo gioiello videoludico. Nonostante la sua lentezza in alcuni passaggi, la trama di Eternal Sonata è decisamente toccante e coinvolgente, e niente pregiudica la sua godibilità; è impossibile non commuoversi di fronte al dramma esistenziale di un artista in lotta tra la vita e la morte, tra sogno e realtà. Un gameplay tradizionale apporta quella giusta dose di novità che rinfresca e vivacizza un genere illustre come quello degli JRPG, ed è altrettanto impossibile annoiarsi. Eternal Sonata non è di certo esente da difetti, ma questi sono così piccoli da non inficiare assolutamente sulla riuscita di questo incanto; una trentina di ore, forse poche, saranno necessarie per completare questa splendida avventura, ma saranno ore liete che ci scuoteranno nell’intimo e ci metteranno in discussione. Veramente un peccato che questa dolce sonata della Tri-crescendo non sia come da titolo, eterna.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento