Europa Universalis 4: Cradle of Civilization – Recensione

Ci sono giochi che nascono per durare. Europa Universalis 4 è un titolo che si rivela sempre in splendida forma, anche dopo oltre quattro anni dall’uscita, tanto che non riusciamo a trovare buoni motivi per un capitolo cinque. La profondità raggiunta dal gioco è immensa e questo anche grazie alle numerose espansioni, amate da alcuni e odiate da altri. Per chi non lo sapesse, Paradox Interactive propone da molto tempo un sistema di free patch per vari titoli, come ad esempio Stellaris. In sostanza, all’uscita di un’espansione come la nuova Europa Universalis 4: Cradle of Civilization, parte dei nuovi contenuti vengono rilasciati gratuitamente per tutti, mentre alcune features specifiche restano disponibili solo a coloro che acquistano l’espansione, che tipicamente si concentra su un’area culturale o geografica ben definita. Questa volta tocca al medio oriente ricevere grandi modifiche su varie meccaniche di gioco fra cui: religione, commercio, combattimento e molto altro ancora.

Europa universalis 4: Cradle of Civilization

Le mille e una notte

Prima di immergerci nelle novità esclusive di Europa Universalis 4: Cradle of Civilization, vogliamo subito descrivere le aggiunte gratuite di questo contenuto. L’intera mappa geografica della zona medio orientale è stata rielaborata: alcune vecchie conoscenze, come l’impero Timurid, sono state ridimensionate per fare spazio a varie realtà politiche dell’epoca rendendo la zona ancora più accurata. Vediamo nascere ad esempio Hisn Kayfa, un minuscolo stato che tiene in vita le ultime spoglie della dinastia di Salah-ad-din, nella speranza di ricomporre l’antico dominio su al-Jazira. Nuove nazioni come Samthske o Imereti, nel frattempo, possono competere alla formazione della Georgia. Per l’elenco completo delle modifiche alla mappa di gioco vi rimandiamo ai devlog ufficiali; per quanto riguarda le merci, invece, sono state aggiunte cinque nuove famiglie: bestiame, incenso, vetro, carta e gemme e, inoltre, ora i consiglieri e regnanti mostrano la loro religione e cultura al giocatore.

E’ importante specificare che, per poter godere appieno dei contenuti a pagamento, è necessario iniziare una partita con una delle nazioni comprese nella suddetta area di interesse. La religione islamica, ora divisa in scuole, è uno degli aspetti maggiormente modificati. Ogni nazione segue un particolare precetto che può essere motivo di migliori o peggiori relazioni con le altre potenze. Possiamo invitare illustri scolari alla nostra corte per godere di bonus esclusivi oltre a istituire ogni venti anni un particolare sistema di tasse nominato Iqta. Tale sistema permette di incentivare i guadagni o le relazioni con gli altri popoli. Anche il sistema di commercio è stato perfezionato:  all’interno dei nodi commerciali possiamo modificare la nostra politica al fine incrementare gli introiti o cambiare completamente strategia, facendo agire i mercanti come spie o diplomatici.

Prepararsi alla battaglia

Il contenuto che ha un impatto maggiore è sicuramente il nuovo sistema di Army Drill e Army Professionalism. In tempo di pace, un’armata guidata da un leader può allenarsi per aumentare il suo bonus Drill e quindi risultare più efficiente allo scoppio di un conflitto. Lo stesso generale ha la possibilità di incrementare le sue statistiche. Addestrare l’esercito è uno dei modi per far avanzare il valore di Professionalism. Svolgono lo stesso compito le azioni di reclutamento generali o la costruzione di edifici militari. In Europa Universalis 4: Cradle of Civilization, questo indice di prestigio dedicato all’esercito permette di sbloccare varie azioni. Una volta raggiunto il valore necessario possiamo costruire depositi, riempire le guarnigioni, ottenere sconti sul reclutamento dei generali oltre a subire una minore riduzione del morale e sul numero di uomini nella riserva nazionale.

Queste modifiche impattano enormemente sul classico metodo di gestione degli eserciti e portano il giocatore a seguire con maggiore attenzione l’evoluzione militare; anche dal punto di vista qualitativo dei singoli modificatori. Abbiamo provato a non utilizzare queste nuove possibilità, con conseguente disfatta nelle battaglie decisive e questo ci ha portato a dedurre che l’intelligenza artificiale ne faccia buon uso fin da subito. Europa Universalis 4: Cradle of Civilization contiene ancora tante piccole aggiunte, tra le quali menzioniamo la possibilità di sfruttare una provincia, riducendone i valori di sviluppo per ottenere un beneficio immediato.

Europa universalis 4: Cradle of Civilization

La nuova espansione del pluripremiato Grand Strategy Game di casa Paradox , l’undicesima se contiamo solo quelle principali, non si classifica né come la più scarna di contenuti né come quella dai cambiamenti maggiori. Come sempre il lavoro del team di sviluppo è stato svolto con qualità e le modifiche alle meccaniche militari sono quelle che coinvolgeranno di più i giocatori, indipendentemente dalla nazione scelta. Quasi tutto il resto è invece vincolato alle potenze medio orientali e quindi consigliamo l’acquisto solo se siete interessati ad approfondire il gioco in quest’area del mondo.

8

Pro

  • Profonda interazione con la cultura medio orientale
  • Modifiche alle meccaniche militari positive
  • Una valanga di eventi "in tema"

Contro

  • Sconsigliato a chi non interessa giocare in medio oriente
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