Fallen Legion: Rise to Glory – Recensione

Recensito su Nintendo Switch

Fallen Legion è un progetto nato circa un anno fa, più precisamente nel Luglio del 2017, quando uscì in 2 versioni (come ben insegnano i titoli di Pokémon): Sins of an Empire e Flames of Rebellion. Le due varianti non si differenziavano solo per la console di appartenenza, cioè PlayStation 4 e PlayStation Vita, ma anche per trama e protagonista. A Gennaio del 2018 Steam ci diede l’opportunità di giocare al titolo usando entrambi i personaggi e accorpando le due diverse storie, con il titolo di Fallen Legion Plus, e quest’oggi possiamo approfittare della portabilità di Nintendo Switch per giocare a casa o in mobilità alla versione definitiva di questa ode a Tri-Ace dal titolo Fallen Legion: Rise to Glory. Sviluppato dai ragazzi di YummyYummyTummy, Fallen Legion: Rise to Glory tenta di toccare gli animi di coloro che amavano – e tutt’ora amano – la stupenda serie di Valkyrie Profile, proponendo un battle system e un’atmosfera ad esso decisamente affine.

Fallen Legion: Rise to Glory

Due rivali e un tomo

La trama di Fallen Legion: Rise to Glory è ambientata nell’impero di Fenumia, regno sull’orlo del tracollo a causa della morte del suo sovrano e delle continue guerre. Due sono i prossimi candidati al trono: si sono mossi guerra a vicenda e sono anche i protagonisti delle due diverse storie raccontate all’interno del titolo. Cecille, figlia del deceduto imperatore ed erede, intende riportare alla gloria il regno ormai decaduto, mentre il suo rivale Legatus Laendur è il più grande e valoroso comandante dell’esercito di Fenumia, e in quanto tale gode della fiducia dei soldati e di molti nobili. Entrambi verranno accompagnati da Grimoire, un libro parlante estremamente fastidioso e arrogante, ma la cui presenza sarà fondamentale a causa della sua innata capacità da consigliere imperiale.

Fallen Legion: Rise to Glory

Sangue e Lame

La storia di Fallen Legion: Rise to Glory è narrata tramite dialoghi scritti e doppiati (da voci inglesi o giapponesi a seconda dell’opzione scelta), visualizzando semplici immagini statiche dei personaggi su uno sfondo, il quale non è nemmeno sempre coerente con la situazione in cui ci si trova. La narrazione è comunque molto lineare e interessante, e un giocatore attento non faticherà ad appassionarsi all’ambientazione tutta da scoprire e da leggere tra le righe. In ogni caso, terminati i dialoghi di turno, entreremo nel cuore del gioco gettandoci all’interno di uno stage di battaglia.

I protagonisti possiedono grandi poteri magici, e tra di essi c’è quello di “donare la vita” alle armi leggendarie, immaginandole come esseri umani che possiedono tratti distintivi dell’arma da cui sono nate. Se Longinus è una potente e seria lanciera, Winchester non mancherà di far sentire ai nemici la presenza del suo grosso fucile. Gli stage ci porranno in un settaggio bidimensionale dove il nostro eroe, accompagnato da tre Exemplars (questo il nome delle armi umanizzate) correranno in due dimensioni da sinistra verso destra, incontrando periodicamente gruppi di nemici ostili. Una volta entrati in battaglia sarà fondamentale il posizionamento dei personaggi del nostro gruppo: tutti e 4 avranno infatti posizioni collegate ai quattro tasti azione di Nintendo Switch. L’eroe sarà sempre posto in alto e adibito al lancio di incantesimi, mentre gli altri tre faranno il grosso del lavoro: ogni volta che premeremo il tasto dedicato a uno degli Exemplars esso attaccherà, in pieno stile Valkyrie Profile. Ogni Exemplar possiede una barra ricaricabile col tempo che mostra il massimo di attacchi consecutivi da esso lanciabili, e permettere la ricarica di tale barra sarà fondamentale per permetterci di effettuare combo devastanti sfruttando i diversi attacchi dei vari personaggi a nostra disposizione. Se inizialmente il tutto si riduce a un button mashing, contro i boss e quando la difficoltà si alzerà inevitabilmente sarà la strategia a farla da padrona: sarà importantissimo capire quando e con chi attaccare, sfruttando anche gli effetti bonus garantiti da un attacco ben numerato all’interno di una combo (per esempio durante uno scontro, il terzo e il quinto attacco all’interno di una combo possono produrre danni critici), e comprendere quando invece parare i colpi avversari così da subire meno danni e allo stesso tempo ricaricare più velocemente la barra di azione nel caso di una parata perfetta effettuata all’ultimo istante.

Durante gli stage capiterà anche di dover prendere decisioni più o meno importanti: potrebbe apparire una riga di dialogo che ci metterà al corrente di un furto o di un tradimento, ponendoci di fronte a scelte crudeli o pacifiche. A seconda del caso, tali decisioni potrebbero portare a un aumento di morale (e di potenza) nei ranghi, ma nel caso di scelte più importanti potrebbero addirittura cambiare del tutto il corso della storia .

Fallen Legion: Rise to Glory

Una storia da scoprire

In maniera similare a quello che accade in titoli come Dark Souls, l’ambientazione non ci viene spiegata in maniera dettagliata ma veniamo invece catapultati nel bel mezzo della guerra in corso. Starà a noi appassionarci ai dialoghi e scoprire la dettagliatissima lore che circonda l’impero di Fenumia. Il tutto sarà condito da ritratti bidimensionali disegnati in maniera alquanto bizzarra, forse azzarderemmo “abbozzati”, il che può non essere di gradimento per tutti. Gli sprite in battaglia sono invece ben dettagliati, anche se alcune animazioni di attacco lasciano un po’ a desiderare, per non parlare di alcuni assurdi rallentamenti durante le fasi più concitate, che portano la strategia e il tempismo a farsi benedire senza possibilità per il giocatore di evitare fastidiosi errori di combattimento.

La colonna sonora è molto potente ed eccitante e, nonostante il numero di tracce non sia elevatissimo, queste sono tutte orecchiabili e a tratti epiche. Il doppiaggio, d’altro canto, seppure in giapponese sia come sempre molto ben fatto, è assolutamente dimenticabile nella sua controparte inglese.

Fallen Legion: Rise to Glory

Fallen Legion: Rise to Glory è un titolo all’apparenza semplice, raffazzonato, privo di punti di forza. Basta però un po’ di pazienza per avventurarsi in un titolo che ha molto da offrire, a partire da una storia articolata e che narra grandi imprese intrise nel sangue, fino ad arrivare a un sistema di combattimento profondo e strategico che farà impazzire di gioia i fan di Valkyrie Profile. Peccato per i problematici rallentamenti nelle fasi più concitate, che rovinano pesantemente il flow della battaglia.

7

Pro

  • Ottima trama e ambientazione
  • Sistema di combattimento profondo e strategico
  • Decisioni che modificano la storia

Contro

  • Poco incline a spiegare elementi importanti tramite i tutorial
  • Assurdi cali di prestazione che rendono impossibile combattere al meglio durante le fasi concitate
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