Il futuro di Nintendo (e del gaming) in un Q&A con Tatsumi Kimishima

Per capire il tasso di crescita del mercato videoludico mobile, basti pensare che il numero di nuovi giochi sull’App Store è aumentato del 270% negli ultimi due anni, con circa 500 nuove app aggiunte ogni giorno. Il numero sempre crescente di prodotti disponibili riflette, naturalmente, il cambiamento nel pubblico di giocatori, oltre che un aumento esponenziale nel numero dei « mobile gamers ». Stiamo parlando di cifre a sei zeri, con uno spostamento verso demografiche fino a pochi anni fa raramente presenti nell’universo videoludico : sempre più donne e sempre più giocatori over 40.

In vista dell’aumento vertiginoso di potenziali clienti – d’altronde chi non possiede uno smartphone al giorno d’oggi ? – è perfettamente logico che un numero sempre maggiore di società stiano spostando i propri sforzi creativi e finanziari verso il mercato mobile. Tra queste, quella che per anni è stata considerata la padrona indiscussa del mercato videloudico : Nintendo.

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In occasione di un Q&A tenutosi a Dicembre, Tatsumi Kimishima, di recente succeduto a Satoru Iwata alla presidenza della società, ha chiarito alcune delle domande che un po’ tutti ci siamo posti su Miitomo, la prima app per piattaforme mobili firmata dalla società giapponese. E ne sono emerse delle risposte interessanti che evidenziano la volontà da parte della società di adattare i propri titoli per il nuovo mercato mobile, che sta prendendo sempre più piede nell’universo videoludico.

Il mese scorso, infatti, la compagnia nipponica ha annunciato l’uscita del loro primo gioco per piattaforme mobili – una vera e propria pietra miliare nella loro pluriventennale storia – il prossimo Marzo. Secondo la società, si tratterà di un’esperienza videloudica inedita, volta a promuovere lo scambio tra giocatori. Si tratta quindi di uno dei numerosissimi « social games », dominatori indiscussi del mercato mobile.

Particolarmente degna di nota è stata la risposta di Kimishima al quesito che ha aperto il dibattito. Interrogato sul modello di monetizzazione scelto per Miitomo, Kimishima ha affermato di aver optato per un modello “freemium”. L’apparentemente banale scelta di un sistema di monetizzazione per un’app rivela in realtà una decisiva sterzata da parte della compagnia verso un modello che non solo non era mai stato utilizzato dalla società, ma che è anche fortemente associato con tutt’altra categoria di giochi. Il modello « freemium » è quello di giochi  come Candy Crush : mentre gli utenti possono scaricare l’applicazione e giocare gratuitamente, King propone di acquistare extra vite, boost e nuovi livelli attraverso acquisti in-app.

il futuro di nintendo

Per una società come Nintendo, scegliere questo tipo di modello significa fare il proprio debutto su un mercato composto di “casual players”, una categoria alla quale la compagnia non si era mai precedentemente indirizzata. La necessità di espandere il proprio mercato in questa direzione denota un ripensamento da parte del colosso nipponico sul proprio pubblico, oltre che, significativamente, un riconoscimento che questo tipo di audience costituisce ad oggi una fetta del mercato che la compagnia non può più ignorare.

Nintendo sta adattando i propri contenuti per rivolgersi ad una nuova demografica di gamers. La domanda che sorge spontanea di fronte a questo cambiamento di rotta è questa: riuscirà Nintendo a mantenere la propria integrità al livello dei prodotti, promuovendo l’innovazione di cui si è sempre fatta portabandiera? O, al contrario, l’ingresso in un mercato già saturo comporterà un ripensamento da parte della compagnia sul proprio modo di concepire i videogiochi, preferendo l’incasso alla qualità?

Se Shigeru Miyamoto (Amministratore delegato, ndr) riconosce la necessità da parte della compagnia di creare profitti da questo “nuovo” canale commerciale, allo stesso tempo afferma che la società è intenzionata a sfruttare le specifiche caratteristiche delle piattaforme mobili al fine di creare giochi di alta qualità. Kimishima, da parte sua, assicura che Miitomo, insieme agli altri quattro titoli in cantiere, saranno dei prodotti tipicamente « Nintendo ».

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Insomma, il consiglio di amministrazione rassicura i fan che i progetti nel campo del mercato mobile rappresentano un’occasione per ampliare i prodotti videludici firmati Nintendo su delle nuove piattaforme. D’altro canto, la società sta contemporaneamente lavorando sulla nuova consolle « NX », più specificatamente dedicata ai « core gamers » e che debutterà sui mercati internazionali nel 2017.

Nonostante i buoni propositi della compagnia e dei suoi delegati, è più che normale chiedersi cosa questo cambiamento di direzione significhi nell’ambito del panorama videoludico mondiale. Oggi, celebrità quali Taylor Swift stanno collaborando con aziende sviluppatrici di videogiochi per creare « mobile apps » personalizzate. È innegabile che la definizione di « videogioco », soprattutto quando si parla di applicazioni mobili, sta cambiando. L’esponenziale crescita di una nuova demografica di gamers ha ridefinito il modo in cui gli sviluppatori concepiscono i loro prodotti. Agli appassionati cresciuti con titoli storici quali Donkey Kong e Pokémon non resta che sperare che questa sia una fase passeggera.

Link al Q&A da cui gli estratti.

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