GamesCom 09 : Star Trek Online

Star trek online : GamesCom 09

Lo spazio, la tua casa

La Cryptic Studios è al centro dell’attenzione per l’imminente pubblicazione di Champions Online. Ma è anche una delle poche case che, nel giro di pochi mesi, pubblicherà un altro hype attesissimo come la licenza dedicata a Star Trek.  La rassomiglianza, o meglio, l’identificazione tra MMO e telefilm pare essere uno dei nodi cruciali dello sviluppo per Cryptic, che tiene molto a trasformare una sessione del suo gioco in un’esperienza che si possa avvicinare il più possibile alla sperimentazione di un episodio interattivo della serie. Ed il sentirsi nomadi, figli dell’avventura, senza mai essere legati per troppo tempo ad un posto o un pianeta, è senz’altro il feeling che si avverte anche solo osservando questa presentazione.

 
Star Trek Online, nello spazio aperto, impressiona e mostra i muscoli. La grafica, interamente sviluppata originalmente da Cryptic, è a livelli di eccellenza. La riproduzione di pianeti, stelle, circoli di asteroidi, buchi neri ed astronavi è veramente impressionante. Come impressionante è la gamma possibile di astronavi che avremo a disposizione: piccole, medie, giganti, da attacco, da velocità, da buff e tutte customizzabili, in colore e nome. Inoltre per le battaglie spaziali diventa fondamentale anche la varietà dell’arsenale di morte, in termini di armi, che potremo usare: tutte settabili, con differenti raggi d’azione. Ma il fiore all’occhiello del nostro equipaggiamento dovrà essere per forza di cose lo scudo di protezione, settabile in differenti modi, da bilanciare con cura intorno all’astronave per assorbire al meglio i colpi avversari. Quattro barre differenti che circondano la nostra nave ne esplicano la sua visualizzazione, e a forza di venire colpito inizierà a degradarsi progressivamente in alcuni punti.
Potremo impostare la nostra nave in modalità differenti, come attacco, difesa, velocità oppure scegliere un bilanciamento fra questi elementi. Osservando il combattimento nello spazio non possiamo non osservare che la velocità del tutto richiama sicuramente un’impostazione strategica più che arcade, quindi non servirà gettarsi a capofitto nella mischia sparando all’impazzata, ma occorrerà pianificare con cura ogni nostra mossa, in un gioco di scacchi con l’avversario che opta per ritmi più lenti di quelli di un fps puro. A questo scopo avranno un’importanza fondamentale i nostri Bridge officer, dotati di skill che assicureranno un bonus al nostro vascello,  variabili da quelli di attacco fino a quelli legati all’ingegneria. Nell’esempio a cui abbiamo assistito, gli officer erano rappresentati da icone situate in basso a destra dello schermo e, passandoci sopra il puntatore del mouse, potevamo vedere quali tipi di buff garantivano all’astronave. Alla fine degli scontri, ripulito lo spazio intorno al pianeta, è stato proprio uno di questi ad informarci che ora potevamo scendere tranquillamente sulla superficie.
Ed ecco allora che siamo passati alla visuale a terra, con una squadra formata da cinque persone, numero ideale per completare con successo le missioni. Qui però sono iniziate le note dolenti: se nello spazio STO ci ha impressionato, questo non si può dire per quello che riguarda la parte del gioco dedicata all’esplorazione dei pianeti. I movimenti dei personaggi non paiono sufficientemente fluidi e le schermaglie si svolgono in un classico stile fps in terza persona, caro a molti MMO attuali. Avremo la possibilità di impartire semplici comandi ai membri della nostra squadra, simili a quelli che si possono dare ai pet tradizionali di un gioco fantasy. Anche la grafica, sulla superficie, fa un passo indietro, segno che su questa importante parte del gioco la Cryptic dovrà ancora lavorare molto, anche se bisogna dire che la rappresentazione dei vari pianeti appare fin da ora degnamente diversificata.
 

Le razze che potremo impersonare percorrono tutto lo spettro possibile del mondo di Star Trek, con addirittura alcuni inediti. Sempre però dalla parte dei buoni: infatti non potremo calarci nei panni dei nemici  della confederazione, ed anche qui qualche dubbio ci viene, perchè un MMO a fazioni, WoW ci insegna, se fatto bene è una cavallo vincente. Le carriere percorribili saranno di tre tipi: tactical, science ed engineer. Confermando che il gioco avrà un canone di abbonamento mensile, il producer ci ha assicurato che potrà girare su un’ampia gamma di PC, anche se la grafica adottata per le fasi spaziali pare decisamente dare il meglio su un hardware molto aggiornato.
Non ci resta che aspettare la beta del gioco, ormai vicina, e sperare che le piccole pecche derivanti dalle missioni "terrestri" siano risolte al meglio.

 

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