[Gamescom 2016] Tekken 7 – Provato

Dentro una piccola stanza all’interno del booth di Namco Bandai vi era seduto Katsushiro Harada, storico designer della saga di Tekken. Egli, assieme al producer americano e quello europeo ci hanno illustrato le novità dell’attesissimo Tekken 7. L’uscita è prevista per il 2017, e sarà disponibile per PlayStation 4, Xbox One e, per la prima volta, anche per PC.

Un punto che gli sviluppatori hanno più volte ribadito nelle presentazioni passate, così come in questa occasione, è il ruolo maggiore che avrà la modalità Storia: essa chiarirà le vicende legate attorno alla figura di Hehaichi Mishima. A tal proposito è stato mostrato uno screenshot in cui un giovanissimo Kazuya in posa di combattimento si allena con il padre. Il desiderio degli sviluppatori è infatti quello di proseguire e chiarire gli eventi principali che hanno caratterizzato i capitoli precedenti.

Tekken 7

Altra novità inedita per Tekken 7 è l’entrata nel roster di un personaggio italiano. Il suo nome è Claudio Serafino e anch’egli avrà un ruolo importante all’interno della storia dato il suo collegamento con la Zaibatsu di Hehaichi. Il gentiluomo italiano ha infatti un potere, lo Starburst, che utilizza per debellare i demoni. In termini di gioco questo si tradurrà  nella possibilità di effettuare una nuova tipologia di mosse. In onore di Claudio è stato realizzato uno stage apposito che rimanda alle ville toscane, eleganti ma allo stesso tempo sfarzose.

Tekken 7

Passando agli altri personaggi è stata confermata la presenza di Lee Chaolan, anche nei panni del suo alter-ego Violet, storico lottatore presente sin dal primo Tekken.  Anche in questo caso gli sviluppatori ci hanno dichiarato che la presenza di Lee era obbligatoria non solo per ripagare l’affetto dei fan, ma sopratutto per il suo ruolo non secondario nella storia, dati i suoi rapporti con la famiglia Mishima.

Questo interesse da parte degli sviluppatori nei confronti degli eventi e delle storie dei personaggi è sicuramente un aspetto interessante, anche perché parte del successo di Tekken deriva proprio dal fascino che hanno i lottatori, ognuno con una propria trama collegata a una più grande.
Passiamo però a occuparci del cuore pulsante di Tekken 7, vale a dire il lato del picchiaduro, anch’esso naturalmente arricchito di novità.

Tekken 7

Come in qualsiasi titolo del genere che si rispetti, effettuare delle combo perfette si rivela essere le chiave vincente poiché l’avversario non ha modo di rispondere. Questo aspetto, per quanto possa essere indice di bravura del giocatore, può risultare frustrante quando ci trova dall’altro lato, a subire colpi continui con le spalle al muro. In Tekken 7 sarà possibile evitare una situazione del genere grazie al Power Crush, che permetterà di spezzare le combo avversarie e riportare lo scontro a una situazione di equilibrio.

Un’altra aggiunta interessante è la modalità Rage, che permetterà di compiere due tipi di mosse differenti. Vi è infatti la Rage Arts, un’azione in cinematica e paragonabile alle prese, e la Rage Drive, che si inserisce all’interno delle combo, in modo da aumentare sensibilmente il danno contro il nemico.

Tekken 7

Graficamente Tekken 7 è molto dettagliato. Il motore utilizzato è l’Unreal Engine 4 e permette di ammirare i singoli particolari sia degli stage che dei personaggi, soprattutto nella tensione dei muscoli e nei dettagli dei vestiti. Anche i movimenti e le azioni sono fluidi e ben resi.

Ultima informazione che vi rilasciamo prima di concludere l’articolo, è che il roster dei personaggi è abbastanza ampio. Chiaramente all’inizio sarà limitato e crescerà proseguendo nella modalità storia, ma nella fase completa si parla di più di 30 personaggi e comprenderà volti noti come King, Marshall Law, Hworang e il già citato Lee, e volti nuovi, come Claudio, Master Raven, e l’arabo Shaheen, per citarne alcuni.

L’impressione che abbiamo di Tekken 7 è al momento positiva perché abbiamo toccato con mano la volontà del team di sviluppo di aggiungere importanti novità legate sia alla storia che al gameplay vero e proprio, lasciando però intatto il fascino e lo stile che hanno reso Tekken uno dei picchiaduro più celebri sin dagli (ormai) lontani anni 90.

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