Guida atipica a Metal Gear Solid V – Missione 28: Code Talker

La salvezza dei Diamond Dogs è nelle mani di un anziano navajo cieco: Code Talker. Si è scatenata un'epidemia e Big Boss è l'unico a potersi avventurare nel cuore della foresta africana dove si trova.

I nostri uomini stanno morendo. Colpiti da un parassita che attacca le corde vocali, frutto anche degli esperimenti di cui Big Boss è stato testimone nella missione 20, Voci, i Diamond Dogs stanno cadendo in numero sempre maggiore nella spirale della morte. C’è un solo uomo capace di fermare l’epidemia a malapena contenuta, lo stesso parassitologo che ha aiutato Skull Face nello sviluppo di questi minuscoli nemici: si chiama Code Talker ed è nostro compito recuperarlo il prima possibile.

Buona lettura!

Metal Gear Solid 5 Missione 28
La mappa della missione.

Obiettivi principali di Metal Gear Solid V – Missione 28:

  • Entrate in contatto con Code Talker.

Obiettivi secondari di Metal Gear Solid V – Missione 28:

  • Estrazione di Code Talker;
  • Estrazione di Code Talker senza che subisca danni;
  • Eliminate i Teschi;
  • Estrazione dei Teschi;
  • Estrazione del veicolo corazzato a Lufwa Valley.

La missione 28 di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain è quella in cui molti dei nodi vengono al pettine. C’è qualcosa che hanno in comune chi si ammala, ma le ricerche sono state vane. Per sviluppare un antidoto, sempre che ce ne sia uno, l’unico uomo capace di aiutare è anche ha dato origine a tutto, un vecchio Navajo utilizzato con la forza dalle forze americane mentre in lui nasceva un odio verso la lingua dominante inglese. Code Talker ha finito per lavorare che Skull Face, che ha impiegato le sue doti da biologo per un piano così nefasto che farebbe impallidire molti cattivoni dei videogiochi.

L’approccio a Metal Gear Solid V – Missione 28:

Il nostro compito è estrarre Code Talker e convincerlo a far parte dei “buoni” sviluppando un antidoto prima che sia troppo tardi. L’area da azione questa volta è Lufwa Valley, un bel cambio di scenario rispetto il terreno afgano e africano da cui siamo stati abituati, nel cui profondo della foresta il vecchio è imprigionato in una villa pattugliata da decine di soldati al servizio di Skull Face. Un consiglio è quello di raggiungere il punto d’inizio via elicottero: essendo Lufwa Valley localizzata nella parte estrema della mappa risulta piuttosto lontana da raggiungere.

La missione 28 è divisa in tre fasi: la prima è aggirabile, ma difficilmente, la seconda è fissa mentre la terza ha due possibili vie di fuga. In un primo momento ci troveremo in una fitta foresta, mentre quando ci ritroveremo nella villa lo spazio sarà più ristretto e bisognerà procedere con cautela. Come ogni missione di questo tipo, è meglio se affrontata di sera.

Metal Gear Solid 5 Missione 28
Non dimenticate di accarezzare D-Dog di tanto in tanto.

L’equipaggiamento:

Come ogni missione stealth che si rispetti il compagno ideale è D-Dog. Il cagnolone ci avverte in anticipo dei cambiamenti nell’ambiente circostante abbaiando e può distrarre i soldati nemici, sebbene così facendo si metta a rischio la sua vita e venga richiamato anzitempo al quartier generale, finanche estrarli tutti (se avete preso il kit di primo soccorso nella missione 23).

È bene dire in anticipo che Metal Gear Solid V – Missione 28 “Code Talker” ci dà il suo personale benvenuto con quattro Teschi circa a 600 metri da dove ci lascia Pequod. Stavolta però i Teschi sono donne e hanno un approccio diverso, meno aggressivo delle loro controparti maschili: sono infatti cecchini e noi dobbiamo rispondere fuoco col fuoco: ciò significa battaglia tra cecchini!

Metal Gear Solid 5 Missione 28
Il setup consigliato per la missione.

Armiamoci con il miglior fucile da cecchino che abbiamo a disposizione per affrontare questa missione. Che sia letale o meno non ha molta importanza, anche se a questo punto del gioco addormentare i Teschi è più un divertissement che altro. Un M-2000D è leggermente più potente di un RENOV-ICKX, ma l’importante è averne uno con cui controbattere i colpi dei Teschi femmina e soprattutto con il silenziatore (nella precedente guida vi consigliamo caldamente di prendere l’armaiolo leggendario).

Portiamoci anche una pistola tranquillante e un fucile d’assalto come un UN-ARC modificato (sempre con l’aiuto dell’armaiolo) se le cose si mettono male, insieme alle granate normali per lo stesso motivo e le granate fumogene che fungono da distrazione (e non solo). Come tuta mimetica optiamo per una che si mescoli con la foresta, quindi tendente al verde, o una sneaking suit per camuffare i nostri passi quando siete all’interno dell’abitazione. Ci servirà anche un visore notturno. Si parte, Pequod!

La missione 28 di Metal Gear Solid V:

Il pilota onorario dei Diamond Dogs lascia noi e il cagnolone – o il cavallo, se vogliamo un’altra valida alternativa – a circa 1100 metri distanti dalla villa. Percorso meno della metà l’area verrà avvolta dalla nebbia e quello che ne uscirà non sarà tanto piacevole: quattro Teschi mai visti prima geneticamente modificati per il combattimento a lunga distanza tramite un fucile da cecchino che “creano” dalle loro mani.

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Questi Teschi sono fatti di un’altra pasta rispetto quelli affrontati finora.

La differenza lampante con gli altri che hanno incrociato il cammino di Snake finora è che sono donne… e infatti Kojima non si attarda a ricordarcelo con un’inquadratura tattica al fondo schiena e ai seni. La battaglia vera e propria può cominciare… o se per questo anche saltata del tutto, andando con molta cautela oltre le “Teschie” e lasciandocele alle spalle: la nebbia si diraderà, ma è più facile a scriversi che a farsi e soprattutto, perché mai saltarle a piè pari? Ci sono sempre piaciute le lunghe battaglie tra cecchini. Vero, Metal Gear Solid 3: Snake Eater?

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Le donne sono ben attrezzate e implacabili.

Terminata la cut-scene, abbassiamoci e non pensiamo nemmeno ad alzarci finché non avremo debellato i Teschi. D-Dog dovrebbe fare il lavoro sporco per noi localizzando i Teschi sulle alture della mappa. Se così non fosse, ci sono diverse cose che possiamo fare: i loro fucili da cecchino hanno un sistema di puntamento laser che per quanto renda più preciso il colpo le scopre in maniera plateale. Basterà seguire il laser dopo essersi protetti dietro una roccia o un albero per scovare i loro nidi. Con un visore notturno sarà ancora più facile: a seconda del grado del nostro visore, i Teschi si staglieranno di un colore diverso rispetto al verde acceso dell’apparecchio. Imbracciamo il fucile da cecchino e cerchiamo di colpirle alla testa.

In questo modo ci vogliono circa quattro colpi ciascuno per uccidere un Teschio. Dopo averle colpite si sposteranno, ma potrebbe capitare che ci arrivino vicino provandoci a colpire con il machete. Una volta che è andato a segno il colpo, restiamo in allerta per qualche secondo e, se il Teschio decide di avvicinarsi, prepariamoci a premere il tasto del CQC per dar loro pan per focaccia. Così!

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Che soddisfazione.

La donna-teschio di in questione subirà il colpo per poi allontanarsi. Ri-abbassiamoci lesti e continuiamo in questo modo, avendo in mente che Snake può subire un colpo ma non due: è solo una questione di tempo e l’intelligenza artificiale non le rende molto pericolose. Le granate fumogene servono per far perdere loro le nostre tracce o addirittura lanciarle in maniera tattica, per poi indossare il visore notturno e colpire il Teschio che ci punta oltre la nube.

Se avvistati, i Teschi spareranno circa due secondi dopo averci puntato. Approfittiamo di questa finestra di tempo per correre verso un rifugio o schivare buttandoci a terra, rifugiarci e osservare bene la disposizione delle donne. Superata quest’ultima minaccia, procediamo oltre la foresta più fitta (priva di soldati). Sbucheremo distanti dalla villa il giusto per una sana ricognizione con il binocolo.

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La villa, al cui interno c’è il nostro uomo.

Per proseguire con la missione il percorso più semplice da fare è costeggiare la sinistra puntando il soldato che muove il faro, interrogarlo da dietro per scoprire dove si trova Code Talker e poi disporre di lui come meglio si crede. Tra i tanti accessi della villa, per ironia della sorte, Code Talker si trova più vicino all’accesso principale, quella che avremmo di fronte se fossimo arrivati dall’altra parte di Lufwa Valley.

Dopo esserci occupato del soldato continuiamo ad andare verso la sinistra della mappa per posizionarci vicino all’entrata desiderata. Essa è pattugliata da due soldati. Entrati nella villa, Code Talker è immediatamente a sinistra senza nessuna guardia a sua protezione.

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L’entrata principale. Appena entrati, a sinistra, c’è il sotterraneo che porta al mistico Code Talker.

Prima di dirigerci verso di lui e dare via alla terza fase della missione, esploriamo la villa al piano superiore fino ad arrivare alla biblioteca per recuperare il progetto del BRENNAN, un fucile da cecchino dall’alta penetrazione e tra i più devastanti del gioco. È posto sulla piccola scrivania vicino all’altra entrata della biblioteca.

Ora è tempo di tornare indietro e fare la conoscenza del famigerato signor Code Talker. Scendiamo le scale della pseudo-cantina. Dietro all’unica porta della zona si cela il nostro (presunto) salvatore. Ci aspetta una lunga cut-scene.

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Code Talker.

Ti stavo aspettando, tł’iish (serpente). O dovrei chiamarti bidee’ hólóni (colui che ha un corno*)?

*In realtà l’espressione navajo bidee’ hólóni è di più difficile traduzione, perché “hólóni” significa “che esisteva un tempo (e adesso non più)” e non propriamente che ha un corno (lo shrapnel). Una spiegazione più accurata andrebbe a toccare l’epilogo di The Phantom Pain.

È chiaro dal primo momento che posiamo gli occhi sul vecchio che possiede delle capacità soprannaturali. Egli ci invita a non parlare, pena la morte. Questo perché i parassiti che stanno uccidendo dall’interno i nostri uomini attaccano le corde vocali, accoppiandosi a uno specifico suono divorando i polmoni dell’infetto… la lingua che osano pronunciare. Anche noi (Snake) potremmo essere infetti.

Code Talker è l’ennesimo di una lunga lista di scienziati sfruttati e forzati a trasformare la loro passione in un’arma di distruzione di massa nella saga di Metal Gear Solid. Non più.

Se i miei “figli” hanno turbato l’hózhǫ́ (la bellezza, l’equilibrio) del mondo, spetta a me porvi rimedio.

Preso sulle spalle un volenteroso Code Talker, tutto quello che rimane da fare è portarlo via. Purtroppo la dipartita dei Teschi è arrivata alle orecchie di Skull Face, che ha mandato rinforzi alla villa. Risaliamo verso l’entrata principale e mettiamo Code Talker in un posto sicuro: due soldati pattugliano l’entrata prima e entrano poi nella villa. Sbarazziamoci di loro con un’arma silenziosa e usciamo. L’obiettivo è arrivare in un punto sicuro e chiamare l’elicottero.

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È consigliato andare per la via a destra dall’uscita principale.

Possiamo scegliere tra due strade: la foresta, da dove siamo arrivati, o l’area davanti a noi. Abbiamo provato entrambi e la foresta si è dimostrata più complicata da attraversare, soprattutto per via di un elicottero poco amichevole. Nell’altra via dovremo fare i conti con un carro armato, senza dubbio di più alla nostra portata. Questa volta dobbiamo costeggiare la destra, facendo bene attenzione ai vari soldati di ronda (potete contare su D-Dog), abbandonando temporaneamente Code Talker per occuparsi di loro o aspettando i momenti propizi per continuare a andare avanti. Se ci comportiamo bene durante questo passaggio, il carro armato non si sarà mosso e potremo facilmente recuperarlo da dietro con il Fulton Cargo 2 (mettendo K.O. il soldato vicino), in caso contrario metteremmo in pericolo la vita dell’anziano navajo, pena il fallimento della missione.

In volo, Code Talker ci spiega che pianifica di impiantare negli infetti un microbo che trasforma i parassiti maschi in femmine, impedendo la riproduzione e quindi l’avanzare della morte. Il contagio può essere fermato, ma l’ospite risulterà alterato a vita. Sterilità.

Metal Gear Solid 5 Missione 28
To be continued…

Finisce quindi la nostra guida di Metal Gear Solid V – Missione 28: una nube marrone avviluppa l’elicottero. “Sono loro”. Appuntamento con la prossima missione di questa serie di guide, la numero 29, che vede i Teschi fare un ultimo, grande assalto: Archaea Metallici.

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