Harry Potter and the Deathly Hallows, Part 1 – Anteprima Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1

Chiunque non conosca Harry Potter, il più grande fenomeno fantasy dai tempi del sempreverde capolavoro di J.R.R. Tolkien Il Signore degli Anelli, ha probabilmente vissuto gli ultimi dieci anni con la testa nella sabbia. Il maghetto nato dalla penna di J.K. Rowling ha saputo conquistare con il trascorrere degli anni una schiera enorme ed in continuo aumento di fan in tutto il mondo: prima con libri che, seppur con qualche magagna stilistica, possono vantare un’ottima capacità narrativa ed un buon senso di trasporto nel fantastico, poi con altrettanti film (sei, finora) in cui tuttavia il livello qualitativo è stato altalenante, ed infine con i videogiochi. Il primo Harry Potter (La Pietra Filosofale), era un titolo multipiattaforma orientato al platforming, con qualche spruzzata di action; nelle successive produzioni la formula fu mantenuta ed ampliata, sino ad arrivare ad un’inaspettata involuzione del brand nel quarto capitolo: se difatti il terzo (Il Prigioniero di Azkaban) poneva delle ottime idee come la cooperazione tra protagonisti e la possibilità di affrontare l’avventura in compagnia di amici, Il Calice di Fuoco rigettava tutto ciò e metteva a disposizione del giocatore un’avventura blanda, priva di particolari meriti e, in linea di massima, più consona a ciò a cui siamo stati abituati dai tie-in. Coraggiosa è dunque la formula proposta dall’ultimo capitolo uscito per console next-gen, ossia "Il Principe Mezzosangue": una Hogwarts liberamente esplorabile come in ogni buon free-roaming, un sistema di lancio delle magie coinvolgente e ben realizzato, un’ottima riproposizione delle atmosfere proposte dai libri e dai film del maghetto più famoso di sempre. Eppure, sembra che sia previsto un altro cambio di rotta per l’ultimo e sicuramente più cupo e violento dei sette volumi (infine otto, sia per il film che per il videogioco) in cui le avventure di Harry sono suddivise.

 


Il mondo dei maghi è ora più pericoloso che mai

 

Di nuovo a Hogwarts… O no?

La nuova direzione intrapresa da EA rende facile identificare in questo nuovo episodio una sorta di "Gears of Potter": niente più stemmi da raccogliere cercando in ogni anfratto della scuola di magia più famosa del mondo, niente più lezioni di pozioni e di Difesa contro le Arti Oscure… il nuovo Harry combatte, e lo fa grazie ad una nutrita schiera di incantesimi discretamente differenziati gli uni dagli altri, un nuovo sistema di copertura, ed una posizione di rilievo per l’azione concitata tipica dei più recenti shooter.
Partiamo dal sistema di combattimento, di cui una delle magagne più criticate dei precedenti capitoli era sicuramente la sensazione che veniva trasmessa dai duelli tra maghi: durante i combattimenti non ci trovavamo a dover affrontare un avversario più o meno valoroso con un potente strumento magico avvalendosi di altrettanto potenti incantesimi, poiché, a causa di un sistema di controllo degno della preistoria del third-person shooter, erano sufficienti pochi colpi, peraltro tutti simili tra loro, per abbattere qualsiasi "minaccia" priva d’intelligenza.
EA deve aver ascoltato le richieste dei fan, ed ha evidentemente deciso di dare maggior rilievo a questi eventi: i duelli saranno ora molto più concitati e, come di consueto, in decisa inferiorità numerica. Magie voleranno ovunque per il campo di battaglia, ed alcune si dimostrano già in grado di creare entusiasmanti effetti pirotecnici, andando a cozzare contro elementi dello scenario o dritti addosso ai nostri avversari; certo è che c’è ancora molto da lavorare: la differenziazione tra alcune di esse è minima e gli effetti non sono del tutto rifiniti, ma la qualità del materiale messo in campo c’è e si vede.

 


Mangiamorte ovunque, così come le magie che volano per lo scenario

 

I vari incantesimi a disposizione possono essere selezionati tramite pressione del D-Pad o richiamando un apposito menù a rotazione da cui prelevare l’incanto preferito, rendendo dunque l’azione anche più ragionata e strategica nei casi in cui non si avesse il tempo di pensare a come agire a causa dell’esplosione della nostra copertura.
Proprio parlando di coperture, salta all’occhio quello che attualmente è sicuramente il lato più grezzo della produzione: quando Harry si precipita dietro ad un oggetto per fornirsi copertura dai colpi nemici, è possibile notare che le animazioni sono legnose, che è impossibile sparare alla cieca dalla stessa copertura, e che usufruirne è estremamente scomodo; come se non bastasse, sembra anche che utilizzare ripari sia praticamente inutile visto l’attuale grado di sviluppo dell’IA nemica.
I livelli sembrano caratterizzati da un buon design e da una discreta varietà di colori adottati che contribuiscono a rendere i colpi lanciati ancor più sfavillanti, ma con tutta probabilità saranno resi lineari e privi di spunti utili a variare il gameplay come bivi ed affini.
La breve demo mostrata prendeva luogo in un cantiere in rovina per poi spostarsi in una sorta di vecchia fabbrica, e lungo il tragitto una quantità elevata di nemici sbucava da ogni dove mentre era possibile familiarizzare con le diverse magie. Di quelle provate è possibile dire che rappresentino in tutto e per tutto i canonici strumenti di morte messi a disposizione dai vari FPS, ma in salsa fantasy, e non si può non essere felici del fatto che il feeling restituito dal loro utilizzo contribuisca in maniera determinante ad immergersi al meglio nell’atmosfera del gioco. Atmosfera che dovrà essere in questo capitolo più che negli altri intensa, sia perché si è oramai prossimi all’inevitabile conclusione dell’epopea del Ragazzo Sopravvissuto, sia perché i temi trattati saranno qui molto più maturi di quelli degli ultimi titoli. Purtroppo (o per fortuna, a voi la scelta) ancora tutto tace sul fronte multiplayer: i produttori non si sono sbottonati più di tanto, ma va detto che il tipo di gameplay proposto ben si presta ad una cooperazione split-screen o, perché no, online.

 


L’utilizzo di Protego è per ora sicuramente preferibile a quello di una copertura

 

Coming Soon

Il nuovo prodotto EA sembra avere le carte in regola per regalare finalmente la grande esperienza giocosa che i fan di Harry Potter attendono da anni, a patto che nel periodo che ci separa dalla pubblicazione del gioco (prevista in concomitanza con l’uscita del film) sia svolto un grande lavoro di rifinitura ed implementazione di piccoli ragguagliamenti ad un sistema di controllo e copertura che, per quanto ben realizzato, presta il fianco a diverse critiche. Sicuramente il gioco venderà un sacco, è la "regola", ma questo non vuol dire che non si possa riporre qualche speranza nel team di sviluppo perché si impegni a dovere per rendere giustizia a quella che sarà, si spera, una conclusione epica alla saga della Rowling.

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