Hearts of Iron III: Semper Fi – Recensione Hearts of Iron III: Semper Fi

Il terzo capitolo della serie Hearts of Iron fin da subito ha suscitato un forte dibattito tra gli appassionati della serie. Il caso fu curioso poiché il gioco si ritrovò nella spiacevole situazione di essere considerato da buona parte degli utenti come un passo indietro rispetto al predecessore. Paradox Interactive tenta di correre ai ripari con questa espansione, ma sarà riuscita a rincuorare gli appassionati della serie che ambiziosamente continua catapultarci nelle scelte strategiche del secondo conflitto mondiale? Scopriamolo

Mancavano colpi in canna

Come dicevamo Hearts of Iron III si è ritrovato nella situazione in cui nessun seguito vorrebbe mai ritrovarsi, essere considerato un arretramento rispetto al titolo precedente della serie. Nel caso di HoI3 furono in particolare i Veterani ben presto a scegliere di tornare a giocare al buon vecchio Hearts of Iron II, nonostante la veneranda età. Per giudicare "Semper Fi" è senz’altro necessario ricordare i punti deboli del gioco base che portarono l’ utenza a storcere il naso, dunque ricapitoliamo. Quando si avviava HoI3 un problema che di certo non sfuggiva all’ occhio era la mancanza di semplicità nel layout del gioco, capire cosa cliccare e perché poteva risultare difficile da capire persino per chi già aveva giocato ai titoli precedenti ed in ogni caso risultava scomodo anche per i Veterani. In secondo luogo un problema non indifferente era dato dalla pesantezza del gioco, la nuova mappa 3d con gli annessi sprite, pur essendo probabilmente una delle più grandi innovazioni rispetto al titolo precedente, peccava di alcuni bug grafici che combinandosi con la mancata ottimizzazione nella gestione delle numerose unità e province rendeva il gioco eccessivamente faticoso da far girare per il computer. Ricordavamo che Il dramma del titolo è stato l’ esser considerato un titolo con minori contenuti di quello precedente, cosa che risultava essere vera, ad esempio rispetto al predecessore le opzioni politiche furono ridotte poiché sebbene fu inserita nel gioco una nuova schermata più ordinata e apparentemente più ricca rispetto al capitolo precedente, quest’ ultima si rivelò essere piena d’ informazioni di fatto inutili e le opzioni quasi del tutto ininfluenti al momento di fare la differenza in gioco. Il gioco presentava altri problemi sul piano logistico, nel vero senso della parola, in particolare dei bug al sistema di rifornimento delle unità che erano li pronti a rovinare anche le tattiche più geniali, inoltre in generale la gestione degli eventi durante il tempo di gioco alle volte era incoerente e imprecisa causando frustrazione, ad esempio non era difficile riscontare che in seguito alla sconfitta di una nazione avversaria i territori finissero ad una nazione alleata pur non avendo sparato nemmeno un colpo, ciò semplicemente perché la nazione del caso era a capo della fazione di cui il giocatore era alleato. Questi ed altri elementi insieme rendono l’ idea delle problematiche che minavano l’ esperienza di gioco al suo rilascio, ovviamente mi preme sottolineare, nonostante l’ oggettiva severità di queste osservazioni, che Hearts of Iron III non manca di lati positivi (seppur la maggior parte siano ereditati dai predecessori), lati che tuttavia proprio a causa di queste falle non possono dare il meglio di sè.
 

Catena di comando

Arriviamo dunque a parlare di "Semper Fi" e delle innovazioni apportate ad Hearts of Iron III. Una delle prime cose che salta all’ occhio se non la più evidente e una nuova e meglio caratterizzata gestione degli HQ, cioè i Quartier Generali, In Hearts of Iron III infatti il giocatore aveva la possibilità di allestire una catena di comando gerarchica che oltre a fornire nei suoi vari livelli dei bonus nell’ efficienza delle unità era in grado di gestire in modo autonomo alcune funzioni. In questa espansione gli HQ svolgono letteralmente un ruolo di gestione delle direttive e degli ordini forniti dal giocatori, in primo luogo grazie alla nuova grafica sarà possibile vedere in modo esplicito l’ ordine gerarchico tra le unità e gli HQ anche se alle volte ciò finisce per risultare poco utile nel caso di eserciti e fronti numerosi (cosa che capita spesso) perché il tutto purtroppo diventa eccessivamente confusionario con un intersecarsi di linee e simboli. Altra innovazione legata agli HQ è la possibilità di dare ordini generici direttamente agli HQ che automaticamente si preoccuperanno di disporre e mettere in movimento le unità sotto il loro comando in modo che possano svolgere il loro compito nel modo migliore possibile e alle volte riuscendovi in modo davvero efficace, tuttavia non occorre preoccuparsi di ritrovarsi senza nulla da fare perché non basterà affidarsi all’ A.I. per ottenere la vittoria , infatti oltre a non essere in fondo particolarmente brillante vi sarà del tutto inutile nel caso il bilanciamento delle forze nemiche sia a vostro sfavore, a quel punto toccherà ancora una volta a voi scegliere le mosse decisive, unità per unità, al fine di ottenere il successo del vostro esercito, e a parte ciò è sicuramente da segnalare il fatto che dare ordini al vostro HQ sarà abbastanza inutile nel caso vi siano da spostare le truppe oltremare in quanto difficilmente l’ A.I. gestirà lo spostamento e in generale non gestirebbe in modo efficace uno sbarco su larga scala, anche perché solitamente l’ I.A. opta per la cautela e il mantenimento dello status quo, quindi rimane più adatta per la gestione di un largo fronte più che per organizzare operazioni offensive più complesse. Tuttavia le innovazioni di "Semper Fi" non si limitano certo a questo, o meglio non sono moltissime… ma non sono soltanto quelle riguardati i Quartier Generali, Paradox Interactive in questa espansione ha scelto infatti d’ inserire nuove modalità di visualizzazione dello scenario, ad esempio adesso sarà possibile poter visualizzare la mappa con in evidenza i dati più utili per le operazioni aeree oppure per quelle navali, modalità che sono utili ma non fondamentali. Più interessante è invece la lista di "obbiettivi" presenti nella mappa che segnalerà il necessario per ottenere alcuni vantaggi strategici, ad esempio quali province occupare militarmente per trarre profitti dal canale di Suez e privare i nostri nemici di ogni beneficio legato ad esso. Altra innovazione è la possibilità di segnalare un alleato un territorio dove vorremmo un suo intervento per fornirci supporto, grande idea se non fosse che l’ A.I. manchi di ricettività in tal senso, comunque utile per segnalare mosse se si è in modalità multigiocatore. Infine la possibilità di selezionare all’ inizio di ogni partita le condizioni vittoria per ogni fazione che se conseguite permetteranno di proclamarla vincitrice, ciò è utile per i giocatori che si vogliono dare uno specifico obbiettivo da conseguire nelle loro partite, ad esempio conquistare importanti città oppure portare a termine operazioni militari storiche specifiche.
 

Broken arrow

Dopo aver parlato dei problemi che affliggevano HoI3 e dopo aver elencato le innovazioni di "Semper Fi" è ora di trarre un giudizio su quest’ espansione. La domanda da porsi è semplice, l’ espansione è riuscita a mettere delle pezze sulle carenze e sui difetti del gioco? La risposta risulta essere negativa ahimè, "Semper Fi" infatti si limita ad aggiungere nuove opzioni e contenuti ignorando totalmente il problemi del gioco base continuando così a portarli con sé. In verità sul piano dell’ ottimizzazione va segnalato un miglioramento che tuttavia non è sufficiente, lo stesso vale per la correzione dei difetti grafici, per il resto continuiamo con incoerenza degli eventi, mancanza d’ intuibilità, con bug al sistema dei rifornimenti e mancanza di profondità, niente che lo renda il degno successore di Hearts of Iron 2. Inoltre gli stessi contenuti dell’ espansione sono eccessivamente poveri, seppur la catena di comando abbia il suo fascino, non è sufficiente a giustificare un espansione che ha sicuramente un costo davvero eccessivo per così pochi contenuti. Nonostante la Paradox Interactive continui a seguire i suoi giochi anche dopo anni dall’ uscità, cosa lodevole, purtroppo non ha ancora affrontato i problemi cardine di HoI3, né con patch, né con quest’ espansione.
 

Conclusione

Hearts of Iron III con "Semper Fi" si ritrova con nuove interessanti e positive innovazioni che non cambiano però l’esperienza di gioco in modo decisivo. Purtroppo anche Il costo eccessivo rispetto ai contenuti rende l’ espansione non particolarmente irresistibile, portando a consigliare di acquistarla quando diverrà più accessibile, o comunque quando HoI3 verrà messo a punto, sperando che il momento arrivi.

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