Hotel Transylvania 3 Mostri in Mare – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Hotel Transylvania 3 Mostri in Mare è uno di quei casi in cui la locuzione “sparare sulla Croce Rossa” in riferimento alla recensione di un videogioco tie-in non solo è azzeccata, ma persino riduttiva: il gioco in questione mostra lo stesso sprezzo del pericolo di un uomo nudo, ricoperto di miele e frutta candita, lanciatosi a volo d’angelo e con un largo sorriso su un termitaio australiano dopo un lungo, rigidissimo inverno.

Se è possibile trovare giustificazioni e attenuanti per il folle gesto del suicida, è più complicato avere la stessa comprensione per un bene economico e commerciabile, frutto dello sforzo collettivo di più menti lucide e alle dipendenze di qualcuno, il cui lavoro viene (si suppone) sottoposto a test e controlli qualità che magari non eleva il lavoro originale da cui deriva, appunto, il tie-in incriminato, ma almeno cerca di non offenderlo.

Hotel Transylvania 3 Mostri in Mare si pone come seguito diretto degli eventi narrati nel terzo film d’animazione di Adam Sandler; il lungometraggio ha ricevuto pareri discordanti e non troppo successo al botteghino, con la maggior parte delle critiche incentrate sulla trama poco convincente e un eccessivo fanservice di battute e situazioni che puzzano ormai di già visto e avvicinano pericolosamente il brand a un livello più da cinepanettone che da brillante e frizzante commedia per tutta la famiglia.

Non serve quindi particolare malizia nel settore marketing per rendersi conto di come Hotel Transylvania 3 Mostri in Mare fosse l’ultimo chiodo sulla bara che il povero Dracula avrebbe mai sperato di ricevere: il gioco vanta i doppiatori originali del film, qualche tema musicale orecchiabile e modelli poligonali dei personaggi principali discretamente realizzati e animati, soprattutto considerata la natura multipiattaforma (e dunque poco ottimizzata) del titolo.

Tolto ciò, Hotel Transylvania 3 Mostri in Mare è semplicemente insalvabile sotto ogni punto di vista. Sia il rating che la natura tie-in lasciano intuire che il target a cui punta il gioco sia di un pubblico piuttosto giovane e non ci si può quindi aspettare meccaniche di gioco estremamente complesse o innovative; non vi è nulla di male nel riprendere un format convincente e reimpiegarlo sotto un’altra etichetta, ma quel che Hotel Transylvania 3 si limita a fare è riciclare il format da strategico in tempo reale, tipico di altri e ben migliori titoli come Pikmin, svuotandolo d’ogni profondità e divertimento.

Hotel Transylvania 3 Mostri in Mare

Gli Impa, questo il nome dei minion che il giocatore andrà a comandare, hanno abilità diverse in base alla propria tipologia, ma condividono una caratteristica, a sua volta comune al level design e all’aspetto dei nemici e dei boss del gioco: sono orribili a vedersi.

Esclusa infatti l’estetica dei personaggi del lungometraggio, tanto le creature quanto le ambientazioni di Hotel Transylvania 3 Mostri in Mare sono banali, figli bastardi di una mano artistica svogliata, senza carattere, senza nemmeno quei colori sgargianti che potrebbero attirare l’attenzione del pubblico più giovane.

Le isole da esplorare sono corridoi tortuosi con giusto qualche bivio e slargo, inutilmente contorti, privi di una mappa o minimappa a dar manforte a tutti gli sventurati acquirenti del gioco, mancanti di alcun elemento a renderli gradevoli alla vista o quantomeno identificabili come parte del mondo di Hotel Transylvania e con l’aggravante di texture a bassissima risoluzione e densità poligonale da far invidia a software di due generazioni videoludiche indietro rispetto a oggi.

Hotel Transylvania 3 Mostri in Mare

Il tentativo di “allungare il brodo” di una minestra senza condimento si percepisce tanto dalla struttura dei livelli, che prevedono strade a zig zag completamente prive d’interazioni o nemici, quanto nel fastidioso timer che scandisce le “notti” a disposizione per proseguire l’avventura. Pur mancando un reale limite di tempo, che una volta raggiunto porti al game over, il giocatore ha a sua disposizione solo dieci minuti per volta per esplorare la mappa prima che il sole sorga.

Non completare una missione entro la scadenza obbliga a ripartire dall’ultimo checkpoint, senza alcun reale malus che non sia una concreta perdita di tempo nella vita reale, un caricamento evitabile e tanta, troppa frustrazione: in assenza di una mappa in game, una guida online o un’infinita pazienza, infatti, sarà inevitabile perdersi nei corridoi tutti uguali, pieni di nemici tutti uguali e, se già un giocatore navigato riscontra evidenti problemi nell’orientamento, una persona molto giovane o con poca esperienza in ambito videoludico rinuncerà dopo poche ore ad apprendere una simile tarantella di trial and error, priva di premi o punizioni e traboccante di pura e semplice mancanza d’idee.

Come se non bastasse tutto questo, la natura multipiattaforma di Hotel Transylvania 3 Mostri in Mare ne mina anche l’ottimizzazione nel binding comandi: già il genere del gioco mal si adatta a input legati a un controller generico, ma se a questo si aggiunge la loro scarsa reattività (a dispetto di ostacoli e creature insospettabilmente ostili per un PEGI 7) l’impulso del ragequit s’insinuerà inesorabile anche negli animi più placidi.

Hotel Transylvania 3 Mostri in Mare

Hotel Transylvania 3 Mostri in Mare è la quintessenza del tie-in che il mercato videoludico dovrebbe aborrire: una creatura senz’anima e senza cuore, che copia (male) dei format di successo, senza fornire a una valida ossatura il benché minimo sostegno originale in design, bilanciamento e ottimizzazione generale. Si tratta di un prodotto meramente commerciale, venduto a una cifra ridicolmente alta per ciò che offre (che è assai meno di tanti free to play per smartphone) e il cui acquisto non può essere consigliato né ai fan dei prodotti di animazione, né a chi voglia un primo approccio al mondo dei videogiochi con qualcosa di leggero, facile e colorato.

5.2

Pro

  • I doppiatori hanno fatto un buon lavoro
  • I più giovani appassionati del brand potrebbero apprezzarlo
  • I modelli dei protagonisti sono gradevoli

Contro

  • Poco ispirato sotto ogni punto di vista
  • Noioso e ripetitivo, a tratti irritante
  • Superfluo anche se fosse stato gratuito... e non lo è
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento