Hyperdimension Neptunia Re;Birth3: V Generation

A pochi mesi di distanza l’uno dall’altro, ecco arrivare anche su PlayStation Vita (e PlayStation TV) il terzo capitolo della famosa serie di giochi di ruolo giapponese Hyperdimension Neptunia. Se diversi anni fa, su PlayStation 3, uscirono tre capitoli di dubbia qualità, ultimamente gli sviluppatori hanno rimischiato le carte in tavola e proposto gli stessi tre giochi su Vita completamente rilavorati, sia tecnicamente, sia come gameplay vero e proprio. Se quindi i remake di Neptunia 1 e 2 sono stati riveduti e corretti per renderli più simili al gameplay del terzo capitolo (Victory), quest’ultimo, per forza di cose, non ha ricevuto enormi aggiornamenti rispetto alla sua precedente versione su PlayStation 3. Andiamo a vedere insieme di cosa si tratta.

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La console war non si ferma all’E3

Per chi non conoscesse la trama di Hyperdimension Neptunia, essa gira tutta intorno alla console war. Difatti i personaggi della saga, tutti rigorosamente femminili e di bell’aspetto, sono le personificazioni delle console e delle case produttrici di videogiochi. Naturalmente, in quel di Gameindustri, le varie regioni sono dedicate a Sony, Microsoft e Nintendo, con le loro divinità, dette CPU, sempre pronte a bisticciare tra loro e a tentare di conquistarsi l’un l’altra, ma disponibili anche a battersi insieme contro nemici comuni per il bene dell’industria stessa.
In questo terzo capitolo troviamo Neptune, la protagonista che, durante le sue quest per conquistare i favori del popolo, viene inghiottita in una dimensione parallela. Ciò che trova lì è molto vicino ma anche molto diverso al mondo reale: i personaggi che conosceva infatti esistono ancora, ma hanno caratteri e personalità completamente nuove. In questo mondo, tuttavia, sembra che si stia sollevando una minaccia che rischia di portare il caos in entrambe le dimensioni. Sette misteriosi saggi sono riuniti per un piano diabolico e che deve essere fermato a tutti i costi. Riuscirà Neptune a mettere insieme le sue alleate in questo mondo e a sventare questa malvagità?

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Chiacchiere e bla bla

Il problema principale di Hyperdimension Neptunia, in tutte le sue forme, è l’estenuante logorrea di tutti i suoi personaggi. Tra un combattimento e l’altro, proseguendo con la storia, i personaggi si metteranno a parlare molto a lungo essenzialmente del nulla. Se all’inizio della nostra avventura può risultare divertente leggere le gag e osservare i bisticci tra i personaggi, dopo pochissimo tempo ci renderemo conto che il tutto non ha la benché minima evoluzione narrativa. I personaggi di Hyperdimension Neptunia sono infatti delle macchiette con caratteri assolutamente lineari e dalla singola visione. La protagonista è una ragazza pigra, simpaticona, un po’ tonta, e le cose che ama fare nella vita sono il semplice dormire, mangiare, e giocare ai videogames. Non ci sono altre sfaccettature, non c’è cambiamento in tutta la saga, e il nero o bianco non si trasformano mai in grigio. Purtroppo ciò vale anche per tutti gli altri personaggi, che verranno presto a noia e che, nostro malgrado, parleranno così spesso e così a lungo tra di loro da farci solamente desiderare che la storia prosegua e che qualcuno strappi loro la lingua.

Fortunatamente il gameplay rialza il tutto positivamente, dandoci un sistema solido e ormai ben testato da anni di tentativi e di reazioni dei fan, al punto che i vari remake della saga sono stati reimpostati usando come standard proprio il battle system di quest’ultimo capitolo. Una volta entrati in battaglia, scontrandoci in un dungeon con uno dei nemici visibili su schermo, ci si paleserà una situazione a turni, dove potremo muovere ognuno dei nostri personaggi liberamente entro il loro raggio d’azione. Ogni arma ha un suo raggio d’attacco, e, a seconda del posizionamento e dell’arma utilizzata, potremo anche colpire più nemici alla volta, scegliendo tra tre tipi di assalti a disposizione con cui concatenare delle combo. In ogni round infatti si può colpire i nemici più volte, usando una combinazione di attacco leggero (che consiste in più attacchi in uno), un colpo pesante singolo, oppure un attacco medio che serve a rompere la difesa avversaria. Naturalmente, oltre ai semplici attacchi, è possibile anche utilizzare magie e abilità consumando parte dei punti MP, tuttavia è consigliabile mantenere quei punti per utilizzarli nella trasformazione dei nostri personaggi in versione CPU. Da trasformate, le nostre eroine ottengono non solo vestiti molto più succinti, ma anche un incredibile boost alle loro capacità combattive. Il consumo degli MP rende consigliabile però questa strategia solo contro i boss o nemici particolarmente ostici da sconfiggere.
Il sitema di gioco di Neptunia va molto oltre, ed è più profondo e interessante di quanto si possa pensare, ma non arriva mai a risultare complicato, grazie alle informazioni che vengono mostrate al giocatore in maniera molto scaglionata, senza riempirlo di nozioni difficili da comprendere.

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Differenze e tecnica

Ovviamente, in quanto remake, Neptunia 3 non è totalmente identico alla sua versione PlayStation 3. Alcuni elementi di storia sono stati corretti per essere messi in riga con ciò che è stato rilavorato nei precedenti due capitoli per Vita, e qualche scenario è stato aggiunto alla trama principale. I personaggi DLC sono tutti inclusi e le skill costano meno MP, così da poter essere usate più di frequente. Il resto è praticamente identico, a parte una grafica migliorata da quel disastro di qualche anno fa, con modelli poligonali e texture decisamente di un’altra qualità.
Il comparto audio presenta le medesime musiche di una volta, tuttavia il doppiaggio questa volta è esclusivamente in inglese. Probabilmente è stato fatto per alleggerire il carico a coloro che compreranno il gioco in versione digitale, ma il doppiaggio giapponese sarà disponibile come DLC gratuito. Naturalmente la longevità è molto alta, grazie a una storyline discretamente lunga, anche a causa di dialoghi infiniti e ripetitivi.

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[signoff icon=”quote-circled”]Hyperdimension Neptunia Re;Birth3: V Generation è il remake del terzo capitolo della saga. Se non consideriamo gli spinoff, con questo ora PlayStation Vita gode dell’intera serie Neptunia rivisitata e molto migliorata. Coloro che desiderano un buon jrpg dovrebbero provare a dare un’occhiata a questo titolo, iniziando naturalmente con il primo, ma con la consapevolezza di aver di fronte personaggi molto basici e dialoghi interminabili e privi di obiettivi.[/signoff]

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