I 5 giochi piu’ rivoluzionari, secondo Peter Molyneux

Al ritrovo annuale della British Academy of Film and Television Arts, Peter Molyneux ha condiviso con il mondo quelli che, secondo lui, sono stati i 5 titoli più rivoluzionari nel panorama videoludico degli ultimi 20 anni, accompagniati dalle sue motivazioni. Ve li elenchiamo di seguito.


 

Il primo è lo strategico Dune 2. Secondo Molyneux il gioco è stato il primo titolo ad incoraggiare un approccio più lento e riflessivo nei videogames. Inoltre, a parte il multiplayer innovativo, il gioco poteva essere sperimentato usando diversi stili di gioco, come quello che lui definisce "Tartaruga", dove il giocatore si chiude in una morsa difensiva.

Il secondo è Super Mario 64. Come in molti sapranno, Mario 64 è stato il primo platform 3D per cui è molto facile comprendere il punto di vista di Molyneux. Oltre che elogiare il gioco per i suoi ovvi meriti, Molyneux si complimenta anche con Shigeru Miyamoto, definendolo il "vero genio dell’industria videoludica". Per di più Molyneux definisce Mario 64 come il precursore del genere free roaming in quanto è stato uno dei primi ad offrire ampi spazi dove il giocatore può scorrazzare liberamente.

Il terzo in carica è Tomb Raider. In questo caso Molyneux si complimenta con Eidos per aver messo da parte lo stereotipo del classico protagonista, l’uomo d’azione tutto muscoli, ed aver creato il primo protagonista non convenzionale in questo genere di gioco. Non a torto visto che oggi Lara Croft è a tutti gli effetti diventata un’icona.

Il quarto invece è Halo. Le innovazioni legate a quest’ultimo sono il fatto di aver portato il genere FPS su console, di aver eliminato lo scomodo swapping di un intero arsenale per far posto solo ad una coppia d’armi per volta, ed infine per aver introdotto il ripristino automatico dell’energia, pratica sempre più diffusa oggigiorno.

Il quinto ed ultimo è il MMORPG World of Warcraft. Di quest’ultimo è stata la sua struttura "a carota penzolante" ad aver colpito Molyneux. Citando la propria esperienza passata con il gioco, Molyneux ricorda ancora come la possibilità di avere un destriero da cavalcare lo ha spinto ad arrivare fino al livello 40. Questo, secondo lui, andava contro la classica tradizione del videogame, dove tutto viene messo a disposizione fin dal principio per non far annoiare il giocatore.

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