Illusion: A Tale of the Mind – recensione

Recensito su PlayStation 4

La nostra mente è complessa, in base al tempo passato, alle nostre emozioni e ad altre circostanze la realtà e i ricordi possono essere alterati da essa: ne si può dedurre quindi che la realtà è flebile e personale, contorta e talvolta inquietante. Con questa idea Illusion: A Tale of the Mind si presenta al giocatore, assieme ai suoi sue giovani protagonisti: il titolo sviluppato da Frima Studio è un puzzle game basato su enigmi ambientali e non, con enfasi particolare riposta in esplorazione e narrativa.

Come tutti i puzzle game che si rispettino, la fantasia e la complessità degli enigmi sta alla base della struttura del gioco, ma Illusion: A Tale of the Mind riesce a offrire molto di più, sebbene pecchi in alcune scelte stilistiche infelici.

Illusion: A Tale of the Mind

Il contesto in cui Illusion: A Tale of the Mind si ambienta è affascinante. Ci troviamo in un circo francese, a inizio 1900, seguendo la storia dell’uomo forzuto. I toni di ambientazione, storia e musiche  varia dal nostalgico al triste. Dopotutto Illusion è una storia sulla depressione, e riesce a trasmettere i sentimenti voluti tramite il proprio lato artistico. Infatti il più grande pregio del titolo è senz’altro l’estetica che accompagna alla perfezione l’avventura e riesce a creare degli scorci molto belli, pur con una grafica tecnicamente molto arretrata.

Le texture a bassa risoluzione però non intralciano lo spettacolo che il titolo riesce a creare con i suoi design. Buono anche il sound design, in particolare nel secondo episodio, dove, al di fuori dell’accompagnamento musicale egregio, aiuta molto la storia a dare il meglio di se. Peccato però che il gioco vada man mano a perdersi nel suo ultimo capitolo. Le ambientazioni subiscono un netto calo nella loro originalità e varietà ma rimangono comunque sufficienti. Lo stesso non si può però dire del comparto sonoro, presso che assente o anonimo per tutto il capitolo finale.

Illusion: A Tale of the Mind

La narrativa invece riesce a tenere un buon interesse per tutto il corso dell’avventura, sebbene pecchi in alcuni particolari. Difatti il titolo cercherà di creare un colpo di scena su cui punta molto, ma che risulta banale e scontato. Inoltre tra secondo e terzo atto c’è un cambio di focus che confonde un po’ le carte in tavola senza veramente chiarire i problemi che è andato a creare. Tirando le somme gran parte dei problemi che Illusion porta con sé derivano dall’ultimo terzo di gioco, dove il calo è evidente in quasi ogni settore.

A salvarsi è il gameplay, che rimane intrigante fino all’ultimo. Gli enigmi non sono particolarmente vari, ma data la breve durata del titolo, riescono a non annoiare né frustrare . Inoltre hanno un enorme pregio, sono intuitivi ma mai banali, per risolvere certe sezioni servirà pensare o provar diverse combinazioni, ma non abbiamo mai trovato un ostacolo che risultasse esageratamente criptico. L’unica pecca evidenziabile sotto il lato gameplay sono delle hitbox non precisissime, che possono portare alla morte in alcune fasi concitate di gioco. Il requisito essenziale per apprezzare lo stile di gioco di Illusion però, oltre alla pazienza nel risolver alcuni enigmi, è la voglia di esplorare. Per completare un capitolo sarà richiesta un esplorazione metodica, con anche spontaneo backtracking.

Il titolo si comporta bene su PlayStation 4 standard, sulla quale non abbiamo mai avuto cali di frame rate evidenti o caricamenti eccessivamente prolissi.

Illusion: A Tale of the Mind


Illusion: A Tale of the Mind è un titolo interessante, con un estetica ben fatta e eccezionalmente atmosferico. Peccato però che vada a perdersi con il proseguire dei capitoli. Una narrativa buona ma con qualche ingenuità riesce a tener alta l’attenzione, ma non lascia nulla una volta finito il titolo. Nonostante i suoi problemi e il calo finale, Illusion è un titolo che ci ha convinto, consigliato agli amanti dei puzzle game o a chiunque apprezzi l’estetica del titolo. 

6.9

Pro

  • Estetica ispirata al Surrealismo ben realizzata
  • Enigmi interessanti
  • La storia coinvolge....

Contro

  • ...ma non lascia nulla alla fine
  • Enorme calo qualitativo nelle sezioni finali
Vai alla scheda di Illusion: A Tale of the Mind
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