James Cameron’s Avatar: The Game – Recensione James Cameron’s Avatar: The Game

Il film più atteso del nuovo anno…e il videogioco?

Data di uscita prevista per il 5 Gennaio 2010, eppure Avatar, il nuovo film di James Cameron, è sulla bocca di tutti da parecchio tempo. Merito del suo "prematuro" successo è la mente da cui è nato questo progetto. Chi non lo sapesse infatti, James Cameron è lo stesso regista del celebre Titanic, film premiato con ben undici premi oscar.

Avatar si discosta parecchio dai film a cui il regista ha abituato il suo pubblico. Si tratta di un film ambientato in un futuro non troppo lontano, in cui gli umani riescono a giungere in un pianeta denominato Pandora, molto simile alla Terra: esso è caratterizzato da giacimenti d’acqua, folta vegetazione, numerose razze di animali e sopratutto è abitato da popolazioni indigene denominate Na’vi, esseri fisicamente molto più forti degli uomini poichè sono dotati di un’altezza di circa due metri e mezzo e di una possente forza. Tuttavia vivono ancora in uno stato primitivo, basando la loro economia su agricoltura, caccia e pesca. Non hanno mai conosciuto la guerra e vivono nell’armonia del loro isolamento.

Gli umani quindi sfruttano la loro tecnologia avanzata e le loro tecniche militari per ottenere sotto il loro dominio un nuovo pianeta. Nonostante i Na’vi siano dotati di semplici armi rudimentali, l’amore per il loro pianeta riesce a infondergli il coraggio necessario per combattere questa guerra apocalittica. Seppur ancora ci sia da aspettare per vedere questo capolavoro cinematografico, è invece già disponibile, per console di ultima generazione, la sua controparte videoludica: James Cameron’s Avatar: The Game.

Il titolo potrà essere giocato senza alcun timore di rovinarsi il film, dato che le due trame si discostano tra loro.

 
Dalla parte degli oppressi o degli oppressori?

Prima di iniziare il gioco dovrete scegliere il personaggio da comandare. Si tratta di cinque uomini e cinque donne ognuno caratterizzati dai propri tratti somatici. La scelta essenzialmente si basa su questo fattore dato che nessuno è dotato di particolari peculiarità. Una volta scelto il vostro alter ego vi ritroverete su una astronave. Verrete a scoprire che il vostro nome è Rayder e che siete stato scelto poichè siete il miglior esperto di comunicazioni sulla Terra. Prima di entrate nel vivo del gioco, farete la conoscenza di importanti personaggi come il maggiore Midori Kendra e il cinico generale Falco. Entrambi avranno grande aspettative su di voi e quindi farete alcune brevi missioni per mostrare di che pasta siete fatti. In realte esse vi serviranno da tutorial. L’aspetto interessante giungerà a pochi minuti di gioco, quando farete la conoscenza del dottore del campo militare costruito su Pandora. 

Egli vi farà stendere su un particolare lettino e in pochi secondi vi ritroverete con l’aspetto di un Na’vi, abitante di Pandora.
Svolgerete quindi altre piccole missioni per prendere manualità con il nuovo personaggio. Potrete interagire con la fauna e con la vegetazione oltre che con i Na’vi originali. Quest’ultimi inizialmente approveranno l’arrivo degli umani sul loro pianeta, incuriositi di imparare la loro lingua, il loro modo di fare e così via. Tuttavia grazie ad un infiltrato dell’esercito verranno a scoprire gli umani in realtà stanno organizzando un attacco per conquistare il loro pianeta.

Il generale Falco vi assegnerà allora l’incarico di trovare la talpa che sta mascherando i suoi piani. Non sarà difficile scovarla, tuttavia questo incontro vi sconvolgerà. Verrete a scoprire di che cattiveria sono fatti gli umani e potrete scegliere se continuare a lavorare per loro oppure schierarvi dalla parte dei Na’vi per porre fine alle loro sofferenze.

Combattere come un Na’vi

Se deciderete di combattere con i Na’vi, fuggirete con la talpa in uno dei tanti villaggi sparsi nel pianeta. Il senso di angoscia è evidente negli abitanti, noterete infatti molti di essi inginocchiati intenti a pregare, altri stesi a terra bisognosi di cure. Nel corso dell’avventura farete conoscenza di diversi capi tribù che vi affideranno numerosi compiti. Solo così otterrete l’esperienza necessaria per avere armi e abilità più potenti. I Na’vi potranno usufruire di armi rudimentali ma molto pericolose. Consistono in bastoni con doppia lama, coltelli, archi, balestre, mazze uncinate e un fucile rubato agli umani. Quanto alle abilità i Na’vi, grazie alla simbiosi con Pandora, potranno dare origini ad attacchi davvero potenti e unici.

Con la pressione di L2 e X, ad esempio, perchè sarete voi a scegliere il tasto corrispondente all’attacco, darete un pugno sul terreno capace di stordire i nemici per alcuni istanti. Oppure sempre con la pressione del tasto L2 e O, potrete ripristinare l’energia persa, o ancora, con L2 e quadrato potrete diventare invisibile per passare inosservati se non vorrete combattere o per organizzare attacchi a sorpresa. In ogni caso più esperienza otterrete più a lungo dureranno gli effetti della vostre abilità e più dannosi e veloci saranno i vostri attacchi.

Ma ciò non è tutto, perchè per voi saranno determinanti anche le corazze. Ognuna proviene da un particolare villaggio e ovviamente il livello di esperienza corrisponde alla vostra abilità di combattente. Inizierete con la normale corazza di aspirante guerriero fino ad ottenere quella da glorioso combattente.
Altro elemento che contraddistingue gli alieni dagli umani saranno i mezzi usati per spostarsi. Anche in questo caso la tecnologia è sconosciuta dai Na’vi, che si sposteranno grazie a curiosi animali. Per colmare lunghe distanze vi converrebbe usare i banshee: aggressivi animali dotati di due paia di ali. I comandi sono molto semplici. Dovrete premere R1 per andare avanti ed L1 per fare retromarcia, col triangolo potrete atterrare. Unica nota negativa è il fatto di non poter combattere in groppa al volatile. Stessa cosa vale quando cavalcherete un animale molto simile ai nostri cavalli. Solo andando avanti riuscirete a cavalcare un animale davvero aggressivo, capace di ruggire, saltare, attaccare e correre velocemente.
Questa si rivelerà la scelta giusta se desiderate giocare con un’impronta decisamente platform/action.


 

Combattere come un umano

Se al contrario, preferite uno sparatutto in terza persona, combattere per gli umani si rivelerà l’opzione corretta. Ricollegando il discorso a quanto detto prima, anche gli umani potranno usufruire di particolari abilità. Innanzitutto la natura di Pandora vi si rivolterà contro, flora e fauna oltre ai selvatici Na’vi non vi daranno tregua. Proprio per questo potrete contare su qualità che vi permetteranno di tener lontani i nemici, di poter recuperare energia, di aumentare la difesa contro gli attacchi per breve tempo e così via. Quanto alle armi, si limitano ad armi da fuoco di diversa gittata e potenza: mitragliatrice, pistole, lancia-granate, fucile a pompa. Per ricaricare le armi, sono sparsi in tutte le zone del pianeta numerosi ricaricatori. Attenti però che i Na’vi potrebbero distruggerli.

Se ancora tutto questo non vi bastasse, potrete contare su torrette per colpire orde e orde di nemici, o guidare mezzi ultra-tecnologici: auto dotate di mitraglietta, gommoni, robot e chi più ne ha più ne metta.


Essenzialmente il gioco vissuto attraverso un Na’vi o attraverso un umano non comporta evidenti differenze. Certo è normale che scegliendo il primo, il gioco prenderà la scia dell’action/platform e la trama verrà vista con altri occhi. Al contrario comandando gli umani il gioco diverrà uno sparatutto. Inoltre le due fazioni sono ben distinte tra loro per armi, mezzi e tattiche di combattimento. Tuttavia le missioni, in entrambi i lati, si riducono principalmente a far fuori nemici su nemici. Che siano robot, umani ed elicotteri per i Na’vi, oppure animali, flora e alieni per i terrestri. E questo è un vero peccato perchè se il gioco avesse saputo sfruttare le qualità che presenta, la sua nomina sarebbe arrivata pari a quella della controparte cinematografica.

Ubisoft ha dato la possibilità, per dare un tocco di varietà, di dedicarsi alla conquista del pianeta tramite una modalità di gioco strategica. Basterà usare un albero delle anime da Na’vi, o un pc da umani e si aprirà una nuova schermata, in cui dovrete spendere i soldi per comprare nuove truppe e mandarle alla conquista dei territori occupati dai nemici. Vincerete solo secondo le statiche. Solamente anche questa modalità non entusiasma più di tanto, a causa di un tutorial poco chiaro.

Pandora…che mondo meraviglioso!

Le vere potenzialità del gioco vengono fuori quando vi perderete nei fantastici paesaggi di Pandora. La natura diventa uno spettacolo meraviglioso, grazie a una flora rigogliosa e agli effetti di luci che si disperdono tra i cespugli e gli specchi d’acqua.


Bellissimo inoltre il contrasto che vi è tra le zone ancora incontaminate dagli uomini e quelle distrutte. Passerete infatti da boschi folti a zone quasi deserte, con carcasse di animali che giacciono per terra, fuoco che divora la vegetazione e un cielo sempre più cupo a causa di enormi  nubi fumo, derivanti da elicotteri distrutti.

Anche le basi militari e i villaggi Na’vi sono stati riprodotti in maniera eccellente. Troverete utensili e oggetti tipici delle due fazioni, notando quante differenze ci siano tra i due mondi. Per quanto riguarda la fattura dei personaggi, i Na’vi risultano più curati rispetto agli umani. Interessanti i vari ornamenti ai capelli, i tatuaggi e le armature che cambierete durante l’avventura. Inoltre gli alieni presentano un fisico prestante, e tutta la muscolatura e nervatura è ricreata perfettamente. Al contrasto con la luce poi sembra di poter sentire la morbidezza della loro pelle. Gli umani invece risultano non solo più scarni ma anche più anonimi. Certo anche loro sono dotati di divise e armi particolari, ma i volti sono poco definiti.

Il sonoro è un altro elemento degno di elogi. Nelle fasi combattimento sarete intrattenuti da brani adrenalinici ma solenni, probabilmente ripresi dal film. Durante l’esplorazione invece ascolterete i suoni della natura o della guerra. Versi di animali morenti, esplosioni di armi, frasi del tipo "Ecco un dono dalla Terra!" o "Un colpo pulito, sognatore!", faranno da contorno alla vostra storia.

Un gioco che potrebbe meritare ma che poteva dare di più

James Cameron’s Avatar: The Game è un gioco che senza dubbio potrebbe piacere a tutti, non solo ai fan del film. Anche perchè, come è stato detto sin dall’inizio, le trame sono differenti. Gli unici elementi ripresi sono l’ambientazione e il sonoro che sono stati riprodotti in maniera quasi eccellente. Purtroppo il titolo supera di poco la sufficienza a causa di una scarsa varietà di gioco, tant’è che non si avverte affatto che la storia ha una durata di sole sei ore (dodici in totale, se si giocano entrambe). Non serve nemmeno la modalità di conquista, a causa di un tutorial poco esplicativo.
Il multiplayer online potrebbe allungare la longevità del gioco, ma non quanto basta per meritare al titolo la lode.

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