Last Day of June – Anteprima

In contemporanea con l’annuncio ufficiale, oggi vi raccontiamo di Last Day of June, il nuovo titolo di Ovosonico, il team di sviluppo italiano che è riuscito a farsi conoscere in passato grazie a Murasaki Baby, titolo per PS Vita datato settembre 2014.

Per raccontarvi di Last Day of June, è necessario però partire dalla storia di come è nato il titolo: Massimo Guarini, Creative Director di Ovosonico, un giorno era in macchina e stava ascoltando Drive Home di Steven Wilson, canzone che ha destato in lui emozioni e immagini che avrebbe poi voluto tradurre in un videogioco. Così si mise in contatto proprio con Steven, chiedendogli se volesse collaborare alla realizzazione di un titolo basato sui suoi componimenti, ma Steven rifiutò affermando di tutta risposta che a lui i videogiochi facevano schifo. Massimo e il suo team di sviluppo decisero quindi di lavorare a un primo concept del gioco e, qualche mese più tardi, lo proposero nuovamente a Wilson, facendogli cambiare idea in quanto impressionato da quella bozza. Stando alle parole di Guarini, il cantante era stupito di come i videogiochi potessero emozionare e raccontare storie in quel modo.

last day of june

Da quel momento in, Steven Wilson supportò pienamente il progetto di Ovosonico, non solo mettendo a disposizioni tutto il suo repertorio, specie quello mai utilizzato, ma anche mettendolo in contatto con Jess Cope, colei che in passato aveva realizzato i video musicali in stop motion per le canzoni di Wilson, oltre ad aver lavorato a progetti importanti come il Frankenweenie di Tim Burton. Partì così ufficialmente lo sviluppo di Last Day of June.

Spiegare concretamente che gioco sia Last Day of June non è esattamente la cosa più facile del mondo: Massimo lo ha definito un titolo con elementi puzzle contestualizzati alla storia e all’emozioni. Un gioco che dia un approccio totalmente nuovo al concetto di videogioco, basato su un lavoro cross mediale (vedasi la collaborazione con Steven Wilson e Jess Cope), con una forte espressione artistica atta a comunicare al giocatore un messaggio chiaro e significativo. Tutti concetti molto astratti che significano tutto e niente, ma una cosa chiara e diretta ve la possiamo dire: i primi 10 minuti di Last Day of June emozionano, tanto, al punto da richiamare non poco il toccante prologo di UP, celebre film della Disney/Pixar.

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Un uomo, Carl, e una donna, June (il cui nome non è casuale, riferito al titolo) sono al lago durante un bellissimo tramonto. Lei ha freddo e lui si reca in macchina a prenderle una coperta da metterle sulle spalle, ma non prima di aver raccolto un fiore e donarglielo. June a quel punto mostra un disegno realizzato da lei, seguito poi dalla consegna di un particolare pacco regalo, che, per motivi che non vi sveleremo, non verrà mai aperto. Il pacco diventa quindi simbolo di Last Day of June e il mistero del suo contenuto sarà uno dei primi grandi punti interrogativi del gioco.

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L’estetica richiama fortemente quella dei film in stop motion, con personaggi poco definiti e per lo più stilizzati (ad esempio i personaggi non hanno gli occhi). Comunicano tra loro solo attraverso versi incomprensibili, ma incredibilmente facili da interpretare che rendono il tutto ancora più poetico e suggestivo.

Il gameplay è composto da azioni semplici (molte indicate su schermo) dove nei panni di Carl (anche se in alcune fasi potremo usare June) dovremo risolvere dei puzzle assolutamente contestualizzati e mai forzati, necessari a portare avanti la storia e soprattutto, a cercare di comunicare sempre qualcosa. Ci sono dei momenti, come la raccolta fiore citato in precedenza, in cui è possibile fare un’azione extra, i cui risultati non influenzeranno gli eventi della trama, ma serviranno a dare un tocco speciale ad alcune scene, segno del fatto che non manca una certa cura dei particolari all’interno del gioco. L’empatia che si crea tra giocatore e protagonista diventa così incredibilmente ben riuscita.

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Ci rendiamo conto che la descrizione qui sopra possa sembrare vaga e molto generica, ma quando titoli di questo genere toccano le corde dell’emozione e dei sentimenti, è sempre difficile (se non impossibile) esprimerlo con le sole parole, motivo per cui vi invitiamo per lo meno a visionare il trailer e le immagini, fino a quando Ovosonico non rilascerà informazioni e materiale più specifico. Anche perchè, stando a quanto ci ha detto Massimo Guarini, il prologo che abbiamo assistito non era rappresentativo di quello che affronteremo negli eventi successivi.


Sappiamo al momento che Last Day of June uscirà su PlayStation 4 e PC, ma non abbiamo ancora idea della data d’uscita né del prezzo di lancio, motivo in più per tenere le orecchie tese e gli occhi aperti.

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